La pensione di invalidità civile, o inabilità, costituisce un sostegno economico destinato a mutilati e invalidi civili con un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, per i quali è accertata una totale inabilità lavorativa, equivalente al 100%. Questa provvidenza economica assume un carattere assistenziale, indipendente dalla presenza di un rapporto assicurativo e contributivo del beneficiario, ma è soggetta al rispetto di specifici requisiti reddituali. Di seguito, illustreremo in modo conciso i requisiti e le condizioni necessarie per accedere a questo sostegno economico.

Quale reddito per avere la pensione di invalidità?

Gli interessati devono rispettare specifici limiti reddituali, notevolmente superiori rispetto a quelli previsti per l’assegno mensile di invalidità. Nel 2024, il limite di reddito annuo da osservare è di 19.461,12€. Nel calcolo del reddito rilevante, sono inclusi i redditi di qualsiasi natura calcolati ai fini Irpef, al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali. Non vengono considerati nel computo il valore della prestazione di invalidità, le rendite Inail, le pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento e i redditi soggetti a imposta sostitutiva dell’Irpef. Va sottolineato che la casa di abitazione è esente dalla valutazione del reddito. La corresponsione dell’assegno avviene a condizione del soddisfacimento del suddetto requisito reddituale.

  • Destinatari: La prestazione è rivolta ai cittadini italiani residenti in Italia. Sono equiparati, purché residenti in Italia, i cittadini comunitari e i cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti. La normativa prevede che la titolarità della carta di soggiorno non sia più un requisito essenziale per l’assegnazione del beneficio.
  • Età: Dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2026, la pensione può essere richiesta da individui con un’età compresa tra i 18 e i 67 anni. Dopo tale data, il requisito anagrafico potrebbe essere adeguato in base agli incrementi della speranza di vita. La prestazione è erogata per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda per l’accertamento dell’inabilità. Non è reversibile ai superstiti e, per il 2024, ammonta a 333,33 € al mese.