Nelle prime ore della mattinata di oggi, venerdì 16 febbraio 2024, a Roma, gli agenti della Polizia di Stato hanno proceduto con il fermo e l’arresto di diversi soggetti accusati di aver compiuto rapine in diversi uffici postali della città. L’obiettivo dell’operazione, denominata “Pascià”, era quello di sgominare la cosiddetta “banda del buco” ritenuta responsabile di tali delitti.
Roma, rapine negli uffici postali: Polizia sgomina banda
Gli arresti sono avvenuti oggi a Roma, ma le indagini e le attività investigative su questo caso si sono svolte nei mesi scorsi e sono andate avanti per svariato tempo: i soggetti finiti in manette e raggiunti da ordinanze di misure cautelari sono accusati di essere responsabili di una serie di rapine avvenute in uffici postali della Capitale.
Ad eseguire le operazioni questa mattina sono stati i membri della Polizia della Squadra mobile di Roma e del Centro operativo sicurezza cibernetica del Lazio. Gli arresti sono arrivati in seguito ad una complessa attività investigativa svolta nella seconda metà dell’anno scorso, del 2023.
Le indagini erano state fatte sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Roma – Gruppo Reati contro il patrimonio. Sono 6 in totale le persone raggiunte da ordinanze. Le misure sono state notificate oggi.
Tre di questi soggetti inoltre sono accusati di far parte di una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine negli uffici postali e altri tre di concorso in rapina.
Che cosa è emerso durante le indagini
Sono diversi i dettagli venuti alla luce nel corso delle indagini e delle attività investigative durate svariati mesi nella seconda metà del 2023. In particolare gli investigatori e gli esperti del settore che hanno lavorato sulla cosiddetta “banda del buco” hanno capito che a capo ci sarebbero due uomini di avanzata età anagrafica.
Secondo gli esperti a promuovere e a guidare tale organizzazione ci sarebbero un uomo di 75 anni e un altro di 70. Essi risultano essere i presunti capi di tale gruppo criminale. Il primo, il 75enne, avrebbe svolto il ruolo di “palo”.
Il secondo invece, stando alle accuse, avrebbe eseguito materialmente le rapine insieme ad un terzo soggetto di 66 anni. Le tre persone accusate e arrestate questa mattina, in tal caso, hanno tutte più di 65 anni.
Ma non è finita qui. Sempre nel corso delle indagini degli investigatori è è emersa la presenza di altri indagati in concorso, i quali questa mattina sono stati raggiunti dall’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Si tratta di un soggetto di 68 anni che pare si occupasse della riproduzione di chiavi adulterine al fine di poter accedere agli uffici postali o a locali attigui. A questo punto, secondo lo schema evidenziato dagli investigatori, sarebbero entrati in azione altri due soggetti, rispettivamente di 50 e 53 anni.
Questi ultimi pare che facessero dei fori nei locali interessati per consentire poi ai loro complici di accedere all’interno delle filiali postali e colpire.
Le accuse
Agli uomini arrestati nelle prime ore della mattinata di oggi, venerdì 16 febbraio 2024, gli agenti della Polizia di Roma hanno contestato la rapina avvenuta il 3 maggio del 2023 in zona San Giovanni, un’area molto frequentata della Capitale.
Stando alle ricostruzioni degli agenti, l’uomo di 70 anni e quello di 66 sarebbero entrati nell’ufficio postale armati di pistola con una chiave adulterina precedentemente fabbricata.
I due avrebbero minacciato la direttrice dell’ufficio, la quale in quel momento stava caricando lo sportello Atm. Avrebbero dunque portato via con tanti per circa 195mila euro. Avrebbero agito sempre grazie alla presenza del “palo” posizionato all’esterno della filiale.
Nel corso di successive indagini sono emersi poi altri possibili reati. Gli investigatori hanno monitorato le attività degli indagati e hanno contestato loro, a vario titolo, due tentativi di rapina avvenuti nei mesi di settembre novembre scorsi, rispettivamente a Setteville di Guidonia e nel quartiere Tuscolano.
In quell’occasione tre uomini erano stati arrestati in flagranza di reato mentre si apprestavano ad entrare Gli agenti li avevano fermati mentre tentavano di fare ingresso in una sede delle Poste Italiane, armati di taglierino.
Pare che stessero tentando l’accesso da un buco praticato dai complici in un locale adiacente all’ufficio.
A gennaio 2024 un uomo a Modica è stato fermato per aver rapinato un ufficio postale.