Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà a Berlino e Parigi per firmare accordi bilaterali sulla sicurezza. Questi accordi includono anche un maggiore sostegno all’Ucraina, come la fornitura di moderne attrezzature militari e l’addestramento dei soldati ucraini.
Zelensky si recherà in Germania per firmare patti di sicurezza
Zelensky sarà ricevuto dal cancelliere Olaf Scholz in tarda mattinata, segnando la sua seconda visita ufficiale in Germania dall’inizio della guerra. Durante l’incontro, le parti firmeranno un accordo che riguarda “impegni di sicurezza e sostegno a lungo termine” per l’Ucraina.
Durante il giorno, Zelensky incontrerà anche il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier.
Incontro tra Zelensky e Macron
Nel tardo pomeriggio, Zelensky è atteso a Parigi per incontrare Emmanuel Macron. Il partenariato bilaterale tra Ucraina e Francia riguarderà “il sostegno militare a lungo termine all’Ucraina”, così come “il sostegno economico e l’assistenza civile per rafforzare la resilienza del paese”.
L’ufficio di Macron ha annunciato che “questo accordo fa seguito agli impegni assunti nell’ambito del formato G7 a margine del vertice Nato di Vilnius nel luglio 2023“. I leader della Nato non avevano fissato un calendario per l’adesione dell’Ucraina all’alleanza, ma si erano impegnati a fornire al paese un sostegno di sicurezza a lungo termine.
Il Regno Unito è stato il primo paese a firmare un patto simile durante la visita del primo ministro Rishi Sunak a Kiev il 12 gennaio. Attualmente, l’Ucraina sta negoziando con una serie di altri paesi, inclusa l’Italia, per concludere accordi simili.
Zelensky parlerà alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza
Il presidente ucraino interverrà alla 60esima Conferenza di Monaco sulla sicurezza domani, 17 febbraio 2024. L’incontro è considerato “il Davos della difesa”.
A Monaco, Zelensky terrà colloqui con la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris. Sono inoltre previsti incontri con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.