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Guerra a Gaza, continuano bombardamenti di Israele lungo la Striscia. Tajani: “Bisogna assolutamente impedire una carneficina della popolazione civile”

Proseguono gli incessanti bombardamenti a Gaza da parte dell’esercito israeliano anche per questo 16 febbraio 2024. Nel campo profughi Nuseirat si registrano 12 persone morte, altre due sono state uccise e ritrovate nei pressi di Jabalia. Nel corso della notte ancora vittime e feriti: 6 morti a Rafah. Netanyahu e Biden hanno interagito telefonicamente e intrapreso una lunga conversazione in cui il presidente USA ha ribadito l’importanza di proteggere i civili.
Ci si aspetta un nuovo annuncio da parte di Nasrallah, leader di Hezbollah. Inizierà la conferenza sulla sicurezza presso Monaco di Baviera.

Re di Giordania: “Attacco a Rafah sarebbe una catastrofe”

23:03

Il Re di Giordania, Abdullah II, in visita all’Eliseo ha dichiarato che un attacco israeliano a Rafah, dove quasi 1,5 milioni di persone sono state spinte in una piccola area per rifugiarsi dalla devastazione in corso a Gaza, avrebbe conseguenze umanitarie catastrofiche. Lo riporta l’agenzia di stampa giordana Petra.

Per Abdullah II è necessaria una soluzione politica che porti alla pace basata sulla soluzione dei due Stati è l’unico modo per garantire la sicurezza ai palestinesi, agli israeliani e all’intera regione.

Il Re ha sottolineato che la Giordania ha collaborato con la Francia per fornire forniture mediche vitali a Gaza tramite lanci aerei:

Cosa che fa parte dei pochi metodi che abbiamo utilizzato per rafforzare il più possibile la risposta umanitaria. Naturalmente occorre fare di più. Il sostegno all’UNRWA deve continuare. Si tratta di un’ancora di salvezza vitale per quasi 2 milioni di palestinesi di Gaza che affrontano la minaccia della fame

Tajani: “G7 spingerà per il cessate il fuoco a Gaza”

22:40

Alla riunione dei ministri degli Esteri del G7, che si terrà domani a Monaco di Baviera, Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha detto che si cercherà di “trovare soluzioni per spingere Israele e Hamas al cessate il fuoco“.

La strategia è quella di due popoli due Stati: Israele ha diritto a esistere, nessuno può pensare di cancellarlo da mappe, ma dobbiamo dare un sogno ai palestinesi, uno Stato palestinese, perché senza un sogno rischiamo che Hamas sia il garante del popolo palestinese. E Hamas ha sulla coscienza la morte di tanti palestinesi

Il Ministro ha anche esortato Israele a “non attaccare Rafah e attendere e lavorare per il cessate il fuoco“:

Ovviamente non può essere unilaterale. Hamas se vuole il bene del proprio popolo, deve liberare gli ostaggi perchè senza la liberazione degli ostaggi diventa difficile qualsiasi tipo di negoziato

Icj: “Non ci saranno più misure provvisorie”

21:37

La Corte internazionale di giustizia ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sul suo sito, dove afferma che la situazione umanitaria a Rafah e l’imminente operazione militare di Israele non richiedono l’indicazione di ulteriori misure provvisorie

Secondo quanto si legge, il Sudafrica ha richiesto ulteriori misure provvisorie alla luce della situazione a Rafah, dove più di 1,4 milioni di palestinesi si stanno attualmente rifugiando in attesa di un attacco su vasta scala promesso da Israele, all’inizio di questa settimana:

La Corte rileva che i più recenti sviluppi nella Striscia di Gaza, e a Rafah, in particolare, aumenterebbero in modo esponenziale quello che è già un incubo umanitario con conseguenze regionali indicibili. Questa situazione pericolosa richiede l’attuazione immediata ed effettiva delle misure provvisorie indicate dalla Corte nella sua ordinanza del 26 gennaio 2024, che sono applicabili in tutta la Striscia di Gaza, compresa Rafah

A dicembre, la Corte ha dichiarato che:

Israele deve adottare tutte le misure possibili per prevenire gli atti delineati nell’articolo 2 della Convenzione sul genocidio del 1948

Ucciso adolescente a Rafah

20:15

Un adolescente di Gaza è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli agenti di Hamas al valico di Rafah, tra la Striscia e l’Egitto, mentre cercava di recuperare del cibo dai camion con aiuti umanitari.

Lo riferisce Channel 12 spiegando che in seguito alla morte del ragazzo sono scoppiati disordini con migliaia di manifestanti palestinesi che urlavano contro Hamas e assaltavano i tir con le derrate alimentari. Filmati mostrano spari ed esplosioni nei pressi del valico, riferiscono i media israeliani e palestinesi. Ynet aggiunge che il giovane ucciso si chiamava Muhammad al-Araja. Hamas ha negato l’incidente.

Tir di aiuti assaltati da manifestanti, la polizia spara

19:46

Migliaia di persone hanno manifestato oggi contro Hamas al valico di Rafah. Bruciati pneumatici e gridato slogan contro Hamas e il suo leader Sinwar.

La folla, inoltre, ha sfondato il cancello danneggiando la recinzione che protegge il valico, poi ha assaltato i camion che trasportavano aiuti umanitari portando via derrate alimentari. Gli agenti di polizia hanno usato la forza e sparato contro le persone che prendevano d’assalto i tir. Il dipartimento del valico ha dichiarato in una nota alla stampa che i manifestanti non hanno attaccato il terminal, ma hanno bruciato le gradinate davanti al cancello.

Kamala Harris incontra Herzog

19:42

La vice presidente americana Kamala Harris ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog, a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco. Queste le parole della politica statunitense:

Non si può procedere ad un’operazione militare a Rafah senza un piano credibile e fattibile per assicurare la sicurezza e l’aiuto all’oltre milione di persone che vi ha trovato rifugio. Ribadiamo il fermo sostegno a Israele e al suo diritto a difendersi di fronte alle minacce di Hamas, una organizzazione barbarica e terrorista

I due leader hanno discusso degli sforzi per la liberazione degli ostaggi e per raggiungere una prolungata pausa nei combattimenti. Harris ha enfatizzato l’importanza di proteggere i civili, aumentare l’assistenza umanitaria e assicurare che l’aiuto raggiunga i bisognosi a Gaza. Nel comunicato in cui si riporta il colloqui fra i due leader si legge che:

Israele deve essere sicuro, non ci deve essere un trasferimento forzato dei palestinesi da Gaza e i palestinesi devono godere dei loro diritti di libertà, dignità, sicurezza e autodeterminazione

Chi è Kamala Harris

Fratoianni: “Netanyahu è un pericolo”

19:14

L’attuale capo del governo israeliano prosegue imperterrito nelle operazioni militari a Gaza con conseguenze sempre più drammatiche sulla popolazione palestinese, e in modo sprezzante dice no a chiunque gli proponga la formula “Due Popoli due Stati”

Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra:

Ci auguriamo che gli israeliani vadano al più presto al voto e riescano a liberarsi di questi fanatici. Ma nell’attesa che questo avvenga non ci sono più alibi: la comunità internazionale e anche il nostro Paese abbiano più coraggio. Netanyahu è un pericolo per la pace in quell’area e per il mondo intero, lo costringano a fermarsi

proteste agricoltori fratoianni

Borrell: “No all’operazione di terra a Rafah di Israele”

18:49

L’Unione europea è molto preoccupata per i piani del governo israeliano per una possibile operazione di terra a Rafah, dove oltre un milione di palestinesi si stanno attualmente rifugiando dai combattimenti. L’Ue riconosce il diritto di Israele di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. L’Ue chiede al governo israeliano di non intraprendere un’azione militare a Rafah che peggiorerebbe una situazione umanitaria già catastrofica e impedirebbe la fornitura urgentemente necessaria di servizi di base e assistenza umanitaria

Queste le dichiarazioni dell’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell e aggiunge:

L’Ue ribadisce l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto internazionale umanitario e di rispettare l’ordinanza del 26 gennaio della Corte internazionale di giustizia, che è giuridicamente vincolante. L’Ue ribadisce il suo appello a Hamas per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Nella sua riunione di lunedì prossimo, 19 febbraio, il Consiglio per gli affari esteri dell’Unione europea esaminerà la situazione

Borrell

Riad e Teheran concordano aiuti umanitari per Rafah

18:26

Riad e Teheran hanno concordato nuovi aiuti umanitari per la popolazione di Rafah. L’accordo è stato raggiunto durante la telefonata di oggi fra il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan e il suo omologo iraniano Amir Abdollahian.

Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale saudita Spa. Israele ha detto che lancerà un’offensiva per eliminare l’ultimo bastione di Hamas a Rafah, dove oltre un milione di palestinesi hanno cercato rifugio dall’inizio dell’operazione militare contro Gaza.

Per l’agenzia iraniana Irna, Hossein Amirabdollahian e Faisal bin Farhan hanno esaminato:

Le brutalità perpetrate dal regime israeliano a Rafah, che ora ospita più di 1,3 milioni di sfollati palestinesi. In una conversazione telefonica, i due ministri degli Esteri hanno sottolineato la necessità di uno sguardo strategico alle relazioni Iran-Arabia Saudita nel mezzo della situazione regionale e internazionale e degli altri problemi che circondano il mondo musulmano

Secondo il ministro degli Esteri iraniano la situazione a Gaza e in Cisgiordania si svolge sotto il via libera di Washington e ribadisce che la guerra non è una soluzione:

Se una soluzione politica non verrà raggiunta immediatamente, gli effetti negativi del genocidio sionista sulla sicurezza e la stabilità regionale saranno inevitabili

Nuovi attacchi nel Mar Rosso

18:12

Stati Uniti e Regno Unito stanno effettuando nuovi attacchi nella regione di Hodeidah in Yemen. Lo rende noto il canale affiliato agli Houthi, Al Masirah, affermando che gli attacchi hanno avuto luogo nell’area di Taif, nel distretto di al-Durayhimi, nello Yemen, e dando la responsabilità a Stati Uniti e Regno Unito.

Incontro segreto fra Herzog e leader del Qatar

17:57

Sarebbe avvenuto un incontro segreto fra il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier del Qatar, Mohammed Bin Abdul Rhaman al-Thani, a margine della Conferenza sulla sicurezza a Monaco.

Lo ha riferito il giornalista Barak Ravid, citando due fonti, secondo le quali i due hanno discusso dei negoziati in corso per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas.

Isaac Herzog

Israele, ritrovate le medicine per gli ostaggi all’ospedale di Nasser

17:30

L’esercito israeliano ha comunicato di aver trovato le medicine destinate agli ostaggi nell’ospedale Nasser, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. 

L’IDF ha condotto un’operazione nella struttura medica, dove credeva fossero stati tenuti prigionieri dei rapiti. Una ventina di uomini di Hamas sospettati di aver preso parte all’attacco del 7 ottobre sono stati arrestati. Alla metà di gennaio, è stato raggiunto un accordo tra Israele e Hamas mediato dal Qatar per l’ingresso nella Striscia di medicine destinate agli ostaggi insieme ad aiuti per i palestinesi. 

Israele: “Il 12% degli impiegati dell’Unrwa è affiliato ad Hamas”

17:15

Secondo il governo dello Stato ebraico, il 12% dei 13mila impiegati dell’Unrwa è affiliato a Hamas o alla Jihad islamica palestinese. Lo dichiara in un incontro con i giornalisti il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant.

Secondo il Ministro 1468 impiegati dell’Agenzia dell’Onu sono noti per essere attivi in Hamas e nella Jihad. E spiega:

185 dipendenti dell’Unrwa sono attivi nell’ala militare di Hamas e 51 in quella di Jihad islamica

Gallant ha poi rivelato nomi e foto dei 12 dell’Unrwa, già denunciati in passato da Israele, che hanno partecipato attivamente al massacro del 7 ottobre. E aggiunge:

E ci sono indicazioni che altri 30 siano coinvolti

Gantz: “Raid a Rafah anche in Ramadan se non saranno liberati gli ostaggi”

16:29

La guerra a Gaza continua ininterrottamente, anche nel sacro mese della religione Islamica, quello del Ramadan e continuerà fino a quando gli ostaggi nelle mani di Hamas non verranno restituiti. A dirlo è il ministro israeliano Benjamin Gantz, sottolineando che non ci sarà neanche un giorno di cessate il fuoco fino ad allora.

I combattimenti continueranno finché i nostri obiettivi non saranno raggiunti. Potranno continuare anche nel mese di Ramadan. O gli ostaggi verranno restituiti, oppure estenderemo i combattimenti a Rafah. Agiremo in dialogo con i nostri partner, compreso l’Egitto, indirizzeremo la popolazione verso le aree protette

Israele: “Ci coordineremo con l’Egitto per la popolazione di Gaza”

16:17

Israele ha detto che si coordinerà con l’Egitto in merito ai rifugiati palestinesi e troverà un modo per non danneggiare gli interessi del Cairo.

A riferirlo il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, a seguito della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Il Ministro ha dichiarato che lo Stato ebraico dovrà occuparsi di Rafah perché non si può lasciare lì Hamas. Incalzato con le domande su dove sarebbero andati i palestinesi in fuga da Rafah, il capo della diplomazia israeliana ha suggerito Khan Younis, ma ha detto che Israele si coordinerà con l’Egitto.

L’annunciata operazione militare israeliana a Rafah preoccupa la comunità internazionale, a cominciare dal Cairo che teme l’esodo di massa di palestinesi nel Sinai, da qui la costruzione di un’area murata cementificata sicura e in grado di ospitare fino a 100 mila sfollati.

Macron: “Riconoscere lo Stato Palestinese non è un tabù per la Francia”

16:12

Il riconoscimento di uno Stato palestinese non è un tabù per la Francia

Così, per la prima volta Emmanuel Macron si è espresso venerdì ricevendo a Parigi il re Abdullah II di Giordania. Il presidente francese ha inoltre ribadito che un’offensiva militare israeliana a Rafah porterebbe a un disastro umanitario senza precedenti e rappresenterebbe un punto di svolta nel conflitto tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas a Gaza:

Condivido i timori della Giordania e dell’Egitto di uno sfollamento forzato e massiccio della popolazione. Ciò costituirebbe nuovamente una grave violazione del diritto internazionale e un grave rischio di escalation regionale. La priorità assoluta è ottenere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza

Il capo di Stato francese ha compiuto  un notevole passo diplomatico.

Macron e re di Giordania

Iran: “Genocidio a Gaza avrò impatto negativo sulla sicurezza e la stabilità regionale”

16:08

Se non viene raggiunta immediatamente una soluzione politica, l’impatto negativo del genocidio da parte dei sionisti sulla sicurezza e la stabilità a livello regionale sarà inevitabile

Così ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante una conversazione telefonica con l’omologo saudita Faisal bin Farhan, ribadendo che l’Iran non vede la guerra come una soluzione. Amirabdollahian ha detto che quello che sta succedendo a Gaza avviene con il via libera degli Stati Uniti e ha ricordato di avere discusso con il Segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) di tenere una riunione straordinaria urgentemente riguardo alla crisi di Gaza.

Secondo quanto riporta Irna, il ministro saudita ha accolto la proposta del vertice straordinario dell’Oic sulla situazione a Gaza e ha criticato il fatto che Israele ignori le richieste a livello internazionale per porre fine al conflitto.

Hossein Amirabdollahian

Mar Rosso, attacco missilistico a ovest dello Yemen

16:00

L’agenzia di sicurezza britannica (Ukmto) riferisce di un attacco missilistico a una nave a ovest di Mokha, al largo dello Yemen. Un’esplosione è stata riferita vicino alla nave. Non ci sono feriti tra l’equipaggio e l’imbarcazione non è stata colpita. Secondo l’Ukmto c’è stata una risposta militare.

Fonte Ue: “Operazione Aspides nel Mar Rosso rischiosa”

15:55

Una fonte dell’Ue ha dichiarato che l’operazione Aspides nel Mar Rosso potrebbe essere rischiosa in questo momento:

Lunedì lanceremo la missione navale nel Mar Rosso Aspides. Il Comando strategico . Sarà una missione difensiva in linea con la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu e in pieno rispetto del diritto internazionale. Si tratta di proteggere i beni, il commercio internazionale e la libertà di navigazione. Non ci sarà attacchi diretti sul territorio yemenita

Nasrallah: “Israele sogna uno Stato tutto suo”

15:45

Secondo il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, Israele vuole costituire uno Stato ebraico puro, cacciando tutti i palestinesi non solo da Gaza, ma anche dalla Cisgiordania e dai territori del 1948:

Israele mira a spostare la popolazione della Cisgiordania in Giordania, quella di Gaza in Egitto, e la popolazione del 1948 in Libano. In fondo, sono gli israeliani che sognano uno Stato tutto per loro dal fiume (Giordano) al mare (Mediterraneo)

Yolanda Diaz: “La spagna appoggi la Palestina”

15:38

La leader di Sumar e vicepresidente del governo, Yolanda Diaz, ha lanciato un appello a partecipare alla manifestazione di domani a Madrid per appoggiare il popolo palestinese e a favore di sanzioni a Israele accusato di “violare” i diritti umani:

In Palestina si sta violando la legalità internazionale, si stanno violando i diritti umani, si stanno assassinando bambini. Dobbiamo fare moltissimo di più da parte del nostro Paese e della comunità internazionale

Diaz,  in un messaggio su X, cui chiede di “inondare” le strade di Madrid in segno di solidarietà alla Palestina. La marcia per la libertà per la Palestina è stata indetta da una trentina di organizzazioni fra le quali, oltre a Sumar e Izquierda Unida, vede anche i sindacati Ugt e Comisiones Obreras. La manifestazione ha l’obiettivo di “riflettere l’opinione della maggioranza degli spagnoli nella piazza” , così che il governo di Pedro Sanchez continui a “fare passi per frenare la mattanza a Gaza“.

Fra le Ong che saranno presenti, Amnesty International e la Commissione spagnola di aiuto ai rifugiati (Cear). La vicepremier per il Lavoro Yolanda Diaz ha annunciato due giorni fa un viaggio in Palestina, invitata dal suo omologo Nastri Abu Jaish, e del quale non è stata fissata ancora la data. Tuttavia,  il ministro per gli Affari esteri, José Manuel Albares, ha chiarito che il suo dipartimento non sta preparando nessuna missione della Diaz in Palestina.

Yolanda Diaz

Hamas: “Guerriglia in risposta alla guerra di sterminio di Israele”

15:30

Hamas ha dichiarato che:

L’operazione di guerriglia è una risposta naturale alla guerra di sterminio commessa dal criminale esercito di occupazione contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza. Continueremo nella nostra lotta e resistenza fino alla liberazione della nostra terra, dei luoghi santi e la nascita di un completo stato palestinese con Gerusalemme capitale

Nella guerriglia, i miliziani di Hamas hanno ucciso 2 israeliani e ferito altri 4 soldati.

Erdogan: “Supporto alla popolazione di Gaza”

15:21

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che aumenteranno gli aiuti della Turchia a sostegno della popolazione di Gaza durante il mese sacro per l’Islam del ramadan, che inizia l’11 marzo:

Durante il ramadan, abbiamo la responsabilità fraterna di dare maggiore aiuto a Gaza

Queste le parole di Erdogan, durante un comizio a Giresun, sul Mar Nero, trasmesso dalla tv di Stato Trt:

Il ramadan si avvicina e aumentano i massacri di Israele. L’obiettivo è la dichiarazione immediata di un cessate il fuoco e l’invio ininterrotto di aiuti umanitari nella Striscia

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Hezbollah: ” Il nemico pagherà con il suo sangue quello dei nostri.

15:07

 Il leader degli Hezbollah, Hasan Nasrallah, si è espresso in un discorso in tv:

Il nemico pagherà con il suo sangue quello dei nostri. All’escalation rispondiamo con l’escalation

Dopo l’attacco sferrato mercoledì dalle forze armate israeliane nel Libano del sud nel quale sono morti 10 civili e 5 miliziani, tra cui un comandante. Il leader del gruppo sciita filo-iraniano ha dichiarato:

I nostri missili di precisione possono raggiungere Eilat, nell’estremo sud dello Stato ebraico

Attentato in Israele: salgono a 2 le Vittime e 4 feriti

13:20

La situazione tragica dell’attentato terroristico allo svincolo di Masmiya, nel sud di Israele, si aggrava ulteriormente. Secondo quanto riportato dai media locali, il numero dei morti è salito a 2, mentre altre 4 persone sono rimaste ferite, alcune in condizioni gravi.

 Tajani: “Israele deve rispettare i limiti della proporzionalità”

12:00

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato la necessità di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e ha espresso la richiesta di un’immediata liberazione di tutti gli ostaggi. Ha inoltre sottolineato l’importanza che Israele non superi la soglia della proporzionalità nei suoi attacchi, come avvenuto a Rafah, per evitare una tragedia per la popolazione civile. Le sue parole sono giunte durante un evento di Forza Italia a Milano, richiamando l’attenzione sulla situazione critica in corso:

“Bisogna assolutamente impedire una carneficina della popolazione civile”.

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Jihad Islamica parteciperà ai colloqui palestinesi a Mosca

9:30

Secondo quanto riferito dal vice ministro degli Esteri russo e inviato speciale del presidente per il Medio Oriente e l’Africa, Mikhail Bogdanov, è in corso la pianificazione di un incontro inter-palestinese nella capitale russa. L’evento è previsto tra il 29 febbraio e il 1-2 marzo e vedrà la partecipazione della Jihad islamica.

Attacco israeliano su obiettivo Hezbollah: confermati terroristi uccisi

9:26

Nelle ultime ore, in risposta ai missili lanciati dal Libano su Kiryat Shmona, le forze aeree israeliane hanno bombardato un “centro militare di Hezbollah” nella città di Qantara, a sud del confine. Lo ha reso noto il portavoce dell’esercito, confermando la morte di terroristi nel raid. La fonte ha aggiunto che è stata presa di mira un’altra struttura militare di Hezbollah nella stessa zona.

Netanyahu respinge vincoli esterni sullo Stato palestinese

8:00

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ribadisce la posizione di Israele contro diktat internazionali riguardo al riconoscimento di uno Stato palestinese. Sottolinea che l’accordo dovrebbe derivare solo da negoziati diretti tra le parti coinvolte, senza condizioni predefinite. Netanyahu, dopo il colloquio con il presidente americano Joe Biden sulla situazione a Gaza, afferma che Israele continuerà a contrastare il riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese, poiché lo considera una ricompensa al terrorismo, con conseguenze negative per future trattative di pace.

Biden al telefono con Netanyahu: “Senza una giusta tutela dei civili, no all’attacco a Rafah”

7:00

 Joe Biden, presidente Usa,  ha deciso di intraprendere una conversazione telefonica con Benjamin Netanyahu, per ribadire quanto gli  Stati Uniti siano contrari ad  un possibile attacco a Rafah che non consideri la tutela dei civili palestinesi. A riferirlo, è una nota ufficiale della Casa Bianca.