La Riscossione riapre i termini per i decaduti della Rottamazione quater. Nel DL Milleproroghe, la remissione in bonis per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali è una buona notizia, ma non per tutti. Vediamo cosa prevede l’emendamento sulla riammissione ai benefici della Rottamazione quater.
Riscossione riammissione Rottamazione quater
Per coloro decaduti dalla Rottamazione quater, giungono buone notizie. La legge di conversione del DL Milleproroghe DL 215/2023, in fase di approvazione, potrebbe riaprire i termini per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Si tratta di una mini proroga che consentirebbe ai contribuenti decaduti di regolarizzare le prime due rate scadute il 18 dicembre 2023.
Pare si stia avvicinando un’altra mini proroga, simile a quella di dicembre, che permetterebbe di saldare l’intero debito, ovvero le prime due rate del 2023 e la terza del 2024, in un’unica soluzione.
In sostanza, i contribuenti potrebbero essere riammessi alla Rottamazione quater a patto di pagare l’intero debito in un’unica scadenza. Tuttavia, questa procedura mette i contribuenti nell’angolo, richiedendo il pagamento di tutte e tre le rate scadute del 2023 in un’unica data.
La scadenza cruciale sembra essere il 15 marzo 2024. Resta da vedere come verrà gestita questa sfida.
Rottamazione quater in pagamento la terza rata del 2024
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ricorda che per mantenere i benefici della Rottamazione quater introdotta dalla Legge n. 197/2022, è indispensabile regolarizzare il pagamento della terza rata entro il 28 febbraio 2024.
La norma prevede una tolleranza nel pagamento di cinque giorni; pertanto il pagamento verrà considerato valido a tutti gli effetti di legge se effettuato entro lunedì 4 marzo 2024.
Le restanti rate del 2024 vanno in scadenza il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre, in base al proprio piano di rateizzo contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.
Per i contribuenti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori indicati dall’allegato n. 1 del “Decreto Alluvione”, convertito con modificazioni nella Legge n. 100/2023, i termini e le scadenze della Rottamazione quater sono prorogati di 3 mesi. Pertanto, la seconda rata scade il 28 febbraio ma, grazie ai 5 giorni di tolleranza, può essere pagata entro il 4 marzo 2024.
È importante sottolineare che in caso di mancato, ridotto od omesso pagamento delle somme dovute a titolo di definizione agevolata oltre il termine ultimo, si perderanno i benefici della misura agevolativa e la Riscossione considera gli eventuali versamenti effettuati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Proroga e riammissione al beneficio della definizione agevolata 2024
Per quanto riguarda la proroga e la riammissione in bonis della Rottamazione quater, un emendamento al DL Milleproroghe stabilisce che i contribuenti che non hanno regolarizzato le prime due rate del 2023, entro il 15 marzo 2024 possono farlo.
In questa data è attesa anche la proroga per la terza rata, originariamente fissata per il 28 febbraio 2024. I soggetti interessati includono coloro che non hanno pagato le prime due rate del 2023 e hanno saltato la mini proroga del 18 dicembre 2023, così come coloro che hanno pagato le prime due rate e si avvicinano alla scadenza della terza rata del 2024.
La nuova scadenza, sia per la riapertura dei termini che per la proroga della terza rata, è il 15 marzo 2024, con una tolleranza di 5 giorni che sposta il pagamento entro il 20 marzo.
In conclusione, l’emendamento al DL Milleproroghe consente ai contribuenti di sanare le rate scadute della Rottamazione quater entro il 15 marzo 2024, incluso il prolungamento della terza rata prevista per il 28 febbraio 2024.