Un emendamento contro Alternativa Popolare. Per impedire al partito dove Stefano Bandecchi è il segretario nazionale di poter partecipare alle prossime Elezioni Europee. Sembra uno scherzo, ma non lo è affatto, anche perché tra i vari emendamenti presentati da Fratelli d’Italia sul decreto Elezioni in Commissione Affari costituzionali del Senato, ce n’è proprio uno con cui si cancella la possibilità di presentarsi alle Elezioni Europee senza raccogliere le firme per i partiti che, pur non avendo conseguito eletti alle elezioni politiche sulla quota proporzionale, hanno eletto propri candidati nei collegi uninominali ovvero sono affiliati a un partito europeo rappresentato all’Europarlamento. Una cosa aberrante e mai vista nella storia politica.
Elezioni Europee, Paolo Alli: “Emendamento di Fratelli d’Italia? E’ come cambiare le regole a partita in corso”
Insorge il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi e il presidente di Alternativa Popolare Paolo Alli che, davanti a questa situazione, promettono attenzione, ma soprattutto una durissima battaglia anche a livello costituzionale. “E’ come cambiare le regole del gioco quando una partita è già in corso, non si fa, ma non tanto perché non sia giusto, non si fa e basta”, la amara e furiosa considerazione di Paolo Alli a Tag24.
Il presidente di Alternativa Popolare Paolo Alli non ci sta e va avanti dritto come mai ha fatto. Questa volta, lui che di solito è una persona pronta al dialogo e al confronto, non riesce a capire perché ci debba essere una situazione di questo genere o meglio, lo sa bene, ma preferisce aspettare e vedere cosa accade, anche se nel frattempo è pronto alla battaglia. E intanto spiega a Tag24 la situazione cosa è successo: “Noi di Alternativa Popolare siamo esentati dalla raccolta firme in quanto siamo iscritti al Partito Popolare Europeo sulla base di una sentenza della Corte Costituzionale, confermata da una sentenza in Cassazione nel 2017 in modo molto chiaro, perché il diritto comunitario prevale sul diritto nazionale, quindi quel pronunciamento fu fatto dicendo in sostanza che la legge italiana può dire ciò che vuole ma un partito europeo rappresenta i cittadini europei e se un partito italiano è iscritto ad un partito europeo, ha il diritto all’esenzione delle firme. Fine. Infatti, in base a questo Alternativa Popolare sta facendo da settimane la sua camapgna“.
Ma cosa è successo oggi? Ed è qui che Paolo Alli spiega per filo e per segno cosa avvenuto in Commissione Affari Costituzionali del Senato: “E’ stato depositato da Fratelli d’Italia un emendato che modifica un articolo della legge italiana del 1979, introducendo una condizione che toglierebbe a noi questa esenzione, anche perché sostiene che non basta che un partito italiano sia iscritto a un partito europeo ma serve che quel partito si sia presentato alle ultime elezioni e che abbia eletto almeno un parlamentare. Ed è tutto strumentale ed è palese che è contro Alternativa Popolare“
Ora c’è da seguire un iter e Paolo Alli prosegue nella sua precisa ed esaustiva spiegazione: “Ora è in discussione alla Commissione del Senato e se passa non staremo fermi a guardare, perché tutto questo si presta a un ricorso alla Corte Costituzionale. Noi comunque faremo la raccolta firme, è anche vero che se passa ci lede un altro diritto. Già perché in quel caso della legge madre del 1979, c’era la possibilità di poter lavorare 180 giorni prima per raccogliere le firme alla consegna delle liste, ma già oggi, ad esempio, ne mancano 60, quindi non possiamo usare i fatidici 180 giorni. E’ una modifica in corso d’opera, ma poi ci sono altre tempistiche che sono ancora più scandalose. Questo emendamento va ora al Senato, poi andrà in aula e successivamente passerà alla Camera, prima che diventi legge passerà un altro mese e noi nel frattempo abbiamo perso trenta giorni e questo, se permettete è ulteriormente anticostituzionale, praticamente ci avrebbero dato un mese di tempo per raccogliere le firme e non si può. E palese che è stato fatto contro di noi, è evidente perché l’unico partito che ha un’esenzione siamo noi. E’ come se si cambiasse la regola del fuorigioco un minuto dopo che la partita sia iniziata….”