Con l’incremento dei tassi d’interesse da parte della BCE, i certificati di deposito stanno ritornando in auge tra gli investitori che cercano di collocare una somma di denaro in un investimento a termine.
L’ascesa dei tassi d’interesse è positiva per chi ricerca la stabilità finanziaria, poiché i certificati di deposito offrono un tasso di interesse garantito e predefinito. Questi strumenti finanziari diventano particolarmente attraenti per coloro che desiderano proteggere il proprio capitale e ottenere rendimenti più sostanziosi rispetto ad altre opzioni di investimento. Sebbene in periodi di tassi d’interesse bassi i certificati di deposito abbiano perso un po’ di popolarità, l’attuale contesto li rende nuovamente interessanti, fornendo rendimenti più elevati senza compromettere la sicurezza del capitale investito.
Quanto rende un certificato di deposito?
I certificati di deposito rappresentano strumenti finanziari attraverso i quali gli investitori possono depositare una determinata somma presso un istituto di credito per un periodo di tempo prestabilito. Fondamentalmente, si tratta di titoli vincolati emessi dalle banche in cambio di un deposito vincolato, garantendo al cliente il rimborso del capitale più gli interessi alla fine del periodo di vincolo.
La durata dei certificati di deposito può variare, generalmente oscillando tra 2 e 5 anni, con la possibilità di offrire un rendimento fisso o variabile. Gli interessi accumulati possono essere corrisposti al cliente attraverso cedole emesse periodicamente o in un’unica soluzione alla scadenza del contratto.
Questi strumenti finanziari sono adatti a chi cerca un investimento relativamente sicuro e a basso rischio, con un rendimento stabile e prevedibile. Tuttavia, è essenziale valutare attentamente il tasso di interesse offerto, i costi associati e esaminare le alternative di investimento disponibili prima di prendere una decisione.
I certificati di deposito costituiscono accordi contrattuali tra l’investitore e la banca emittente, nei quali l’investitore trasferisce una determinata somma di denaro alla banca e, in cambio, riceve un certificato che attesta il diritto al rimborso del capitale, incrementato degli interessi maturati, alla scadenza del contratto.
Le principali caratteristiche di questi contratti includono:
- Versatilità temporale: Le banche emittenti offrono diverse opzioni di durata, con vincoli che variano da un minimo di tre mesi a un massimo di cinque anni.
- Scelta della modalità di liquidazione: Gli investitori possono optare per la liquidazione degli interessi alla fine del periodo di vincolo o ricevere pagamenti periodici sotto forma di cedole.
- Protezione del capitale investito: Il capitale inizialmente investito mantiene il suo valore e, al momento della scadenza, viene restituito all’investitore insieme agli interessi maturati.
- Garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD): Ogni depositante è garantito fino a 100.000 euro grazie al FITD, fornendo una sicurezza aggiuntiva.
- Possibilità di svincolamento: Nel caso di necessità di liquidità anticipata, la banca restituisce la somma vincolata, trattenendo gli importi degli interessi corrisposti fino a quel momento.
Tipologie di certificati di deposito
Esistono diverse tipologie di certificati di deposito, ognuna con caratteristiche specifiche:
- Certificati a tasso fisso: Il capitale investito viene remunerato a un tasso fisso, previamente stabilito, che rimane costante per l’intera durata del vincolo.
- Certificati a tasso fisso con premio finale: Simili ai certificati a tasso fisso, questi offrono in aggiunta una cedola come premio al cliente alla scadenza del contratto.
- Certificati a tasso fisso “one coupon”: Il capitale investito è remunerato a un tasso fisso, e gli interessi vengono pagati in un’unica soluzione alla data di scadenza.
- Certificati a tasso fisso crescente (step-up): Garantiscono un tasso fisso con pagamenti periodici di cedole che crescono nel tempo.
- Certificati a tasso variabile: Il capitale investito è remunerato in base alle variazioni di un parametro nel tempo, come ad esempio l’Euribor a 12 mesi, maggiorato di uno spread.
Certificati di deposito, vantaggi
I certificati di deposito presentano una serie di vantaggi che li rendono attraenti per gli investitori in cerca di stabilità e rendimenti sicuri. Ecco alcuni dei principali benefici associati a questi strumenti finanziari:
- Sicurezza del Capitale: I certificati di deposito sono considerati sicuri poiché il capitale investito è protetto da garanzie come il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. In caso di insolvenza della banca emittente, gli investitori possono recuperare il loro capitale fino a una soglia prestabilita dalla legge.
- Tasso di Interesse Garantito: Offrono un tasso di interesse prefissato concordato all’inizio dell’investimento, consentendo agli investitori di conoscere in anticipo il rendimento del proprio investimento durante il periodo di vincolo.
- Versatilità nelle Scadenze: Le banche emittenti offrono una varietà di scadenze temporali, consentendo agli investitori di selezionare la durata più adatta alle proprie esigenze finanziarie. Questa flessibilità agevola la pianificazione degli investimenti a breve, medio o lungo termine.
- Liquidità: Nonostante il vincolo temporale, i certificati di deposito offrono una certa liquidità. Gli investitori spesso possono svincolare la somma depositata prima della scadenza, anche se potrebbero essere applicate penali o riduzioni degli interessi maturati.
- Facilità di Accesso: I certificati di deposito sono facilmente accessibili presso molte istituzioni finanziarie, tra cui banche tradizionali e online. Ciò consente agli investitori di trovare opzioni convenienti e competitive in termini di tassi di interesse e servizi.
- Diversificazione del Portafoglio: Essendo strumenti finanziari a basso rischio, i certificati di deposito possono essere utilizzati per diversificare un portafoglio di investimenti. Costituendo una componente stabile, contribuiscono a bilanciare eventuali strumenti più rischiosi presenti nel portafoglio.
Certificati di deposito, rischi
I certificati di deposito, sebbene generalmente considerati investimenti sicuri, comportano alcuni rischi che è essenziale considerare attentamente:
- Rischio di Tasso: Coinvolge l’incapacità di beneficiare di eventuali aumenti dei tassi di mercato e la variazione dei tassi di interesse, influenzando il valore del certificato sul mercato secondario. I certificati a tasso fisso sono più suscettibili a questo rischio rispetto a quelli a tasso variabile.
- Rischio di Liquidità: Si riferisce alla mancanza di possibilità di riscatto anticipato, il che potrebbe limitare l’accesso ai fondi investiti prima della scadenza del certificato.
- Rischio di Distruzione del Titolo: Applica ai certificati al portatore, che possono essere persi senza possibilità di rimborso. Per mitigare questo rischio, è consigliabile optare per certificati depositabili presso un dossier titoli o deposito titoli.
- Rischio Relativo al Debitore: Riguarda la possibilità che la banca emittente possa fallire o incontrare difficoltà nel rimborso. Tuttavia, i depositanti possono fare affidamento sul Fondo di Garanzia Interbancario, che offre un rimborso fino a 100.000 euro in caso di insolvenza della banca.