È giallo a Firenze sulla morte di un detenuto, che da tre settimane si trovava in cella nel carcere di Sollicciano. L’uomo aveva accusato un malore e per questo era stato ricoverato presso l’ospedale di Careggi, dove però non si è più svegliato. Ora la famiglia chiede l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Ombre sulla morte di un detenuto a Sollicciano: chiesta l’autopsia

Ci sono molti punti oscuri sulla vicenda che ha coinvolto il carcere di Sollicciano, un quartiere nella periferia di Firenze. La casa circondariale, attualmente, ospita circa 470 detenuti. Uno di questi, un uomo di 51 anni era detenuto da circa tre settimane.

Secondo alcune testimonianze, l’uomo si è sentito male mentre si trovava in cella e per questo trasportato all’ospedale di Careggi. Per cause ancora da accertare, il 51enne è morto durante il ricovero. La famiglia, quindi, si è rivolta a un avvocato, Francesco Del Pasqua, e, per suo tramite, ha richiesto l’autopsia sul corpo dell’uomo.

Come dichiarato da Del Pasqua, il detenuto non soffriva di alcuna patologia nota e chiede, perciò, che sia fatta chiarezza sulle cause del decesso. A corroborare i dubbi dei familiari e del legale, il fatto che l’uomo, di origine serba, avesse scritto in alcune lettere di un clima turbolento all’interno del carcere.

Nelle missive, infatti, il 51enne aveva lamentato di continue risse e aggressioni violente all’interno della sezione dove si trovava la sua cella. Dunque, l’autopsia, se approvata, servirà a validare o smentire eventuali tracce di aggressione.