Matteo Salvini esalta il progetto del ponte sullo Stretto di Messina durante l’interrogazione al Senato sull’avanzamento del progetto presentata dal senatore Mario Occhiuto di Forza Italia. Il ministro delle infrastrutture si presenta estremamente orgoglioso di un’opera che, lui ne è convinto, avrà ricadute più che positive sull’intero Paese e non soltanto su Sicilia e Calabria.

Ponte sullo Stretto, Salvini nell’interrogazione al Senato: “Opera che unisce l’intero Paese”

Più che leggere, Matteo Salvini sembra che decanti la sua relazione sullo stato dei lavori del ponte sullo Stretto di Messina. Snocciola numeri ed elenca obiettivi – raggiunti o da raggiungere – con il trasporto di chi è ansioso di far vedere a chi gli sta davanti chi è che ha vinto.

Il ponte sullo Stretto è stato per anni quasi una creatura leggendaria della politica italiana. Il vicepremier è convinto, quindi, che portarlo in porto rappresenterebbe quel risultato straordinario di cui lui e il suo partito – in calo di consensi – hanno bisogno per rilanciarsi.

Nessun cenno, quindi, agli screzi nella maggioranza, con l’emendamento sullo slittamento della spending review per la società incaricata del progetto, che la Lega è stata costretta a ritirare dal decreto Milleproroghe dopo la ferma opposizione dei colleghi di coalizione.

Spazio, invece, al resoconto dei molteplici lati positivi che l’opera porta con sé, a partire dai dati economici, che Salvini cita proprio in apertura.

“Un’opera che porterà lavoro sviluppo e crescita non solo in due regioni affamate di infrastrutture e di lavoro, ma in tutta Italia. Infatti, i dati distribuiscono sull’intero territorio nazionale ricadute occupazionali e di maggior ricchezza proprio grazie al ponte sullo Stretto. E la prima regione per incremento di Pil e posti di lavoro creati sarà la mia Lombardia. Quindi è veramente un’opera che unisce l’intero Paese”.

“Così si fa la decarbonizzazione, non imponendo per legge auto elettriche ‘made in China’”

Salvini sottolinea come quella di oggi, 15 febbraio 2024, sia una “giornata importante” per il ponte sullo Stretto di Messina, con la riunione del consiglio di amministrazione della ‘Stretto di Messina Spa’ che ha approvato la relazione di aggiornamento al progetto definitivo.

Un Cda, spiega Salvini, che “procede celermente” anche sulle altre attività propedeutiche alla realizzazione, e cioè:

  • aggiornamento della documentazione ambientale
  • l’analisi costi-benefici
  • l’aggiornamento del piano degli espropri
  • il programma delle opere anticipate

Sempre nel merito dei vantaggi per il Paese, Salvini mette in risalto gli altri interventi infrastrutturali che il progetto porta con sé, con i relativi investimenti.

“Ricordo che il ponte si inserisce in un contesto in cui stiamo investendo come Paese 30 miliardi di euro per ammodernare e velocizzare le ferrovie, le strade e le autostrade in Sicilia e altri 30 miliardi per le stesse in Calabria. Quindi oggi non avere il ponte non darebbe senso alle decine di miliardi che stiamo investendo per arrivare più velocemente a Messina e Reggio Calabria”.

Un intervento, insomma, per ammodernare ed efficientare tutto il territorio nazionale. E una risposta, nella visione del ministro, a tutti coloro che vedono nel progetto uno spreco di denaro pubblico.

Al punto che Salvini si permette anche una battuta velenosa ai militanti ambientalisti:

“La de-carbonizzazione si fa così non imponendo per legge le auto elettriche ‘made in China’“.

Infine, il vicepremier indica la ‘road map’ per i lavori e la conclusione dell’opera.

“Confermo che l’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024 e aprire il ponte al traffico stradale e ferroviario nel 2032“.

Un anno, il 2032, che il ministro vede come un crocevia per l’infrastruttura italiana, visti i tanti progetti che dovrebbero vedere la luce, dall’apertura del tav Torino-Lione al primo treno che attraverserà il tunnel del Brennero e unirà in 25 minuti Fortezza e Innsbruck; dalla nuova metropolitana in costruzione a Roma fino, appunto, al ponte sullo Stretto.