Le lotte della comunità Lgbtq+ in materia di matrimoni e adozioni stanno per arrivare a una volta: il governo della Grecia è pronto a dare il via libera alle unioni gay e alla possibilità per coppie di persone dello stesso sesso di adottare bambini.

Grecia, via libera a matrimoni e adozioni per coppie gay

È una svolta epocale quella raggiunta dal governo della Grecia, che ha dato l’autorizzazione a celebrare matrimoni e a permettere le adozioni a coppie gay, nonostante le opposizioni della Chiesa ortodossa, la cui influenza è forte nel Paese.

Una riforma sociale importante, che apre allo stato la possibilità di diventare il 37esimo Paese al mondo a legalizzare le adozioni per coppie composte da genitori dello stesso sesso, mentre sarebbe il 17esimo nell’Unione Europea.

La Grecia è un Paese ancora estremamente dominato dal modello tradizionale di famiglia, dove la religione ha molta presa sulla popolazione. Il primo ministro di destra, Kyriakos Mitsotakis, ha dichiarato:

Da domani verrà rimossa una barriera in più e diventerà un ponte di convivenza in uno Stato libero tra cittadini liberi

Queste le sue parole durante l’intervento in Parlamento, dove si attenderà il voto definitivo sull’approvazione nella serata di oggi 15 febbraio. Il premier greco, però, è ottimista e parla di “momento storico” e di “giornata di gioia“.

Il disegno di legge gode del sostegno di diversi partiti di opposizione di sinistra e sembra indubbia la sua approvazione. Certamente, però, il primo ministro deve ancora affrontare la reazione dell’ala più estremista del suo partito, Nuova Democrazia (Nd), che, invece, si oppone strenuamente alla riforma. Nel governo greco, sono 300 i deputati e Mitsotakis potrà contare solamente su un centinaio di voti dei 158 presenti.

La riforma sociale

Le elezioni dello scorso anno hanno visto nuovamente Kyriakos Mitsotakis vincitore. Così, il primo ministro ha potuto portare avanti la sua riforma, punta di diamante della sua campagna politica. Mitsotakis aveva, infatti, dichiarato:

Questo migliora notevolmente la vita dei nostri concittadini omosessuali e dei loro figli

Ribadendo che si tratta di una realtà sociale esistente, che non si può e non si deve ignorare, e ha aggiunto:

Votando per il matrimonio omosessuale i deputati eliminerebbero una grave disuguaglianza per la nostra democrazia

Infatti, la Grecia ha approvato nel 2015 le unioni civili, ma senza le medesime garanzie legali dei matrimoni civili. Dunque, il primo ministro ha insistito molto sull’importanza e sulla necessità di mettere un punto a queste disuguaglianze, che alimentano stereotipi e situazioni spiacevoli.

Attualmente, nel Paese, solo il genitore biologico ha diritti sul bambino e, per questo motivo, alla sua morte il governo ha la facoltà di revocare l’affidamento dell’altro genitore. Inoltre, se si tratta di figli di una coppia composta da due uomini, i bambini non possono ottenere la carta d’identità, in quanto è obbligatorio il nome della madre sul documento.

Mitsotakis spiega:

Le coppie dello stesso sesso non hanno ancora le stesse possibilità giuridiche per garantire ai propri figli ciò di cui hanno bisogno, per poterli portare a scuola, per poter viaggiare, per andare dal medico o in ospedale