Cinquant’anni di carriera: Maurizio Mattioli è un’icona di comicità, simpatia e innegabile bravura. Tanto lavoro, studio e sacrificio prima di raggiungere la fama e poi una serie infinita di film, spettacoli e trasmissioni tv di grandissimo successo. Una voce inconfondibile e la romanità che gli scorre nelle vene. Ha fatto ridere intere generazioni e non ha ancora smesso di divertirsi per il lavoro della sua vita. In parallelo al cinema, il teatro e la televisione però, immancabile la sua Roma. Tifoso giallorosso da sempre, per commentare il ritorno dell’Europa League e la sfida di questa sera, Feyenoord-Roma, Mattioli è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Feyenoord-Roma, Mattioli a Tag24

Dopo l’esordio in campionato, ora mister Daniele De Rossi è pronto a confrontarsi con l’Europa League. Dal suo arrivo sulla panchina della Roma, la sua squadra sembra rinata e i risultati non hanno tardato ad arrivare. Le prime tre vittorie contro Verona, Saleritana e Cagliari hanno lanciato il primo segnale, ma il carattere di questi ragazzi si è visto soprattutto nella sconfitta di sabato contro l’Inter. La prestazione c’è stata anche se il risultato non è arrivato ed è proprio da lì che il tecnico romano intende ripartire stasera. I giallorossi devono dimostrare di aver archiviato il 4 a 2 maturato contro i nerazzurri e di voler pensare solo alla competizione europea. D’altronde, ai sedicesimi di finale, non ci sono possibilità di errori. In due partite, la prima in trasferta e la seconda all’Olimpico, si deciderà il futuro. Per commentare Feyenoord-Roma, Mattioli, noto tifoso romanista, è intervenuto a Tag24.

Torna l’appuntamento con l’Europa League e ancora una volta la Roma si troverà contro il Feyenoord. Che tipo di partita ti aspetti?

“Giochiamo di nuovo contro quei mascalzoni che rovinarono tutta la fontana di Piazza di Spagna! Io non lo so che tipo di partita sarà dal punto di vista tattico perchè non so se effettivamente loro sono in salute o meno. E’ certo che il Feyenoord resta una squadra ostica, soprattutto dovendola affrontare in trasferta. L’unica cosa che mi auguro però è che i tifosi non abbiano alcun tipo di problema e che si possa parlare solo delle partita. I romanisti vanno dappertutto nel mondo e hanno tutto il diritto di farlo. Gli italiani però hanno la nomea e gli altri fanno i fatti. Spero solo che non ci siano tafferugli. La Roma è all’altezza di contenere la gara, aspettando poi il ritorno. E’ meglio giocare la prima fuori casa per potersi reglare al ritorno”.

Hai la sensazione che questa Roma sia rinata?

“Con l’Inter abbiamo buttato un secondo tempo dove avremmo dovuto solo contenere. De Rossi dice che sarebbe stato giusto un pareggio e questo è probabile. Quel che è certo è che non meritavamo due gol di scarto. Nel primo tempo siamo stati all’altezza se non superiori alla prima in classifica”.

Questo ti fa ben sperare per il futuro?

“Non bastano 4 partite per stare tranquilli. Dobbiamo aspettare e vedere cosa succedere di qui alla fine del campionato. Sarà fondamentale il posizionamento in classifica e io mi auguro che questa squadra possa andare a prendere la Champions League. Speriamo bene!”.

Cosa pensi del lavoro fatto da De Rossi finora e del suo impatto sulla squadra?

“Daniele ha questa spada di Damocle sulla testa. Potrebbe essere l’allenatore del futuro, al di là dei risultati, perchè ha già dimostrato di saperci fare. Probabilmente però la società vorrà un allenatore di grido per poter competere con gli squadroni, magari giudicando De Rossi ancora inesperto. Per fare una squadra però non serve tanto il nome altisonante in panchina, quanto spendere soldi per comprare giocatori. In questo modo si rischia di bruciare un romano, romanista che è un grande atleta e un ragazzo straordinario. Io mi pregio di conoscerlo personalmente e spero che i risultati gli diano ragione”.

Esordio di De Rossi in Europa League. Fin qui ti ha convinto il mister?

“E’ una bella responsabilità, un fardello che si porta dietro. Se ripete le prestazioni fatte in campionato, sono convinto che può fare bene anche in Europa League”.

E’ una Roma più serena rispetto al nervosismo che si vedeva con Mourinho in panchina?

“Era una Roma nervosa con gli arbitri, che però hanno fatto la loro parte. Per il resto non mi sembra una squadra diversa. I giallorossi erano fuori fase, hanno buttato tante occasioni importanti. Mourinho però resta Mourinho e non si può discutere. Nessuno ci dirà mai cosa sia successo realmente quella sera dopo la sfida con il Milan. La squadra ora sta giocando bene, parliamo del presente e del futuro. Il passato è alle spalle”.