Sono state annullate le prime due tappe della Vuelta Andalucia a causa della protesta degli agricoltori che sta paralizzando l’Europa. In Spagna la corsa sta subendo delle pesanti cancellazioni e delle modifiche importanti in quanto, al fine di contenere la protesta degli agricoltori, gli organizzatori non riescono ad avere un numero sufficiente di personale della Guardia Civil sul posto. Si tratta di personale necessario per organizzare una corsa, in quanto è necessario chiudere le strade per garantire la sicurezza dei corridori. Ad oggi, purtroppo, essendo venuta meno la possibilità di garantire un certo numero di addetti sul percorso, il comitato organizzatore è stato costretto ad annullare le frazioni del 14 e del 15 febbraio.

Protesta agricoltori, Vuelta Andalucia ridisegnata

Nella serata di ieri, il comitato organizzatore della Vuelta Andalucia – Ruta del Sol ha reso noto non solo l’annullamento della seconda tappa in seguito alla prima, ma ha anche spiegato che domani si svolgerà una tappa a cronometro, che inizialmente non era prevista nel calendario. Per la giornata di domani, infatti, sarebbe impossibile riuscire ad organizzare una frazione in linea: la cronometro vedrà la propria partenza e arrivo ad Alcaudete e sarà lunga 5 km. Dato che le squadre non sapevano che si sarebbe dovuta affrontare una prova contro il tempo, non ci sono team che hanno a disposizione bici e altro materiale da crono: i corridori affronteranno quindi la prova contro il tempo con le bici tradizionali.

La formula del circuito

Messo in ginocchio dalla protesta degli agricoltori, il comitato organizzatore della Vuelta Andalucia si è ritrovato a ridisegnare anche la tappa di sabato, che sarà un circuito da ripetere più volte per un totale di 100 km, con partenza e arrivo a Lucena. la formula del circuito è l’unica che può salvare la corsa e garantirne il corretto svolgimento. Non è la prima volta, quest’anno, che le gare ciclistiche vengono stravolte dalla protesta degli agricoltori: oltre alla Vuelta Andalucia, anche l’Etoile de Besseges, in Francia, ha visto la propria prima frazione annullata sempre per le stesse motivazioni, mancanza di personale sul percorso in quanto la Gendarmerie era impegnata a sorvegliare la protesta degli agricoltori. In quella circostanza, però, fu annullata solo una tappa: adesso, in Spagna, le cose sono di gran lunga più gravi. Non è sicuro nemmeno il corretto svolgimento della Benahavís – La Línea de la Concepción, frazione di 168 km che dovrebbe chiudere la Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista Del Sol. Per la giornata di domenica non ci sono ancora certezze, ma non è da escludere che anche in questo caso gli organizzatori possano proporre un circuito per far sì che un’altra frazione sia annullata, con un danno economico difficilmente calcolabile.

Vuelta Andalucia ancora ferma per la protesta dei corridori

La Vuelta Andalucia era una gara molto attesa dagli italiani in quanto al via si presentavano Damiano Caruso e Antonio Tiberi, il duo della Bahrain-Victorious che sta preparando nel dettaglio l’assalto al prossimo Giro d’Italia. Secondo varie indiscrezioni, il giovane corridore laziale dovrebbe essere il leadr della formazione del Bahrain, mentre Damiano Caruso dovrebbe correre in suo appoggio. Una grande novità per Tiberi, ragazzo di soli 21 anni, che si sta preparando a vivere la sua prima esperienza alla corsa rosa dopo aver preso parte, in carriera, a due edizioni della Vuelta a Espana. Al via è iscritta anche la formazione italiana della Polti-Kometa. Per ora tutti sono fermi in attesa dlla cronometro di domani, con la speranza che non si corra solo venerdì e sabato.