Fabio Rampelli –  presidente di turno alla Camera quando ieri è scoppiato il caos in seguito all’approvazione della proposta istitutiva della Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid – è intervenuto e ha detto la sua su quanto accaduto. Ha riferito di aver gestito l’Aula “in maniera imparziale” e di essere stato costretto, proprio a causa della confusione che si era scatenata, a sospendere la seduta.

Caos alla Camera per la Commissione d’inchiesta sul Covid: le parole del presidente Rampelli

Da ieri, mercoledì 14 febbraio 2024, si continua a parlare del caos scoppiato alla Camera in seguito al via libera alla Commissione d’inchiesta sul Covid: ad intervenire questa mattina è stato direttamente il presidente di turno Fabio Rampelli, il quale ha dovuto gestire l’infuocato dibattito, non senza difficoltà.

Il vicepresidente FdI della Camera Rampelli ha riferito di aver agito come un soggetto imparziale e di aver assicurato a tutti quanti i presenti

Il pieno esercizio della libertà di pensiero e di parola, perché questo prevede un libero Parlamento.

Secondo il politico, intorno a quanto accaduto ieri, sarebbero state fatte delle “ricostruzioni fantasiose” che oggi lui smentisce con forza. Rampelli ha citato un parere della Giunta per il regolamento in cui, al punto 4.2, si dice:

È dovere della Presidenza garantire nei dibattiti parlamentari il pieno svolgimento della libertà di manifestazione del pensiero e del diritto di critica e di denunzia politica.

A scatenare la bagarre in Aula è stato solo il via libera definitivo all’istituzione della Commissione, ma anche l’intervento di Alice Buonguerrieri, di Fratelli d’Italia. La deputata ha ricordato che il suo partito ha “portato in tribunale” l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza.

Queste le sue parole:

FdI ha trascinato in tribunale Conte e Speranza per ottenere la verità ed è solo grazie alle sentenze con cui sono stati condannati che abbiamo potuto conoscere i documenti.

Le dichiarazioni della deputata hanno subito suscitato le proteste da parte delle opposizioni. Il leader del Movimento 5 stelle ha riferito che si tratta in realtà di una “menzogna” e che non c’è stata nessuna condanna.

Speranza ha parlato di “un intervento squadrista inaccettabile” da parte della collega.

Buonguerrieri comunque è stata ripetutamente interrotta e il presidente di turno Fabio Rampelli si è visto costretto a sospendere la seduta in Aula.

Nel corso del suo discorso, la deputata di FdI ha affermato:

Questa Commissione è ciò che ci chiedono milioni e milioni di italiani, che hanno subito lockdown, greenpass, restrizioni. Soluzioni che non avevano alcun supporto scientifico, ma che sono state adottate come misure di cieca disperazione.

Rampelli: “Il presidente non può censurare nessuno”

Fabio Rampelli, presidente di turno alla Camera ieri, nell’intervento rilasciato questa mattina a proposito del caos in Aula, ha ribadito, tra le altre cose, di non avere alcun titolo nel fermare, interrompere o addirittura censurare un deputato nel momento in cui svolge le proprie funzioni.

Fatta eccezione per la pronuncia di cosiddette ‘parole sconvenienti’, cioè insulti, ingiurie e volgarità.

Ha aggiunto.

Inoltre, lo stesso ha ricordato che quando un deputato si sente offeso da un collega, ad intervenire è il Regolamento della Camera. Quest’ultimo, ha puntualizzato Rampelli

Offre all’interessato la possibilità di prendere la parola per ‘fatto personale’. Strada che ho indicato al presidente Conte e al deputato Speranza che l’hanno poi percorsa esplicitando le proprie ragioni.

Per quanto riguarda la sospensione della seduta, il politico di Fratelli d’Italia ha ribadito che si è trattato di una decisione necessaria al fine di prevenire “comportamenti più gravi”. Di fatto, secondo Rampelli, era impossibile proseguire.

Ha riferito inoltre che il presidente Conte e il deputato Speranza hanno abbandonato le loro postazioni per andare a protestare sotto la poltrona della Presidenza. A questo punto, quando Rampelli si è avvicinato, dall’ex ministro della Salute sarebbero partiti dei “pesanti insulti”.

Di conseguenza, il presidente di turno alla Camera, secondo quanto riferito dallo stesso, ha ammonito il collega di non utilizzare mai più simili toni nei confronti della Presidenza.

Fabio Rampelli ha concluso dicendo che quanto dichiarato è

Documentabile e utile per tutti i colleghi deputati, unitamente a quei giornalisti che fossero interessati ad approfondire la reale dinamica dei fatti accaduti.

Le parole di Conte e Speranza

A commentare per primo l’istituzione della Commissione d’inchiesta per fare luce su alcune dinamiche che si sono verificate durante l’emergenza Covid è stato l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L’ex premier, premettendo la legittimità della Commissione, ha criticato quello che lui definisce un “utilizzo improprio e abnorme” per colpire il governo precedente. Ha precisato che lui stesso farà di tutto per dimostrare che si è comportato “con onore” nel periodo della pandemia.

Ha definito le accuse rivolte a lui e al suo governo “infamanti”.

Della stessa idea si è detto Roberto Speranza, ministro della Salute ai tempi del governo Conte. Il deputato si è detto “a disagio” nell’ascoltare gli interventi da parte del partito di maggioranza.

Ha parlato poi di un “intervento squadrista” contro lui e Conte. Un intervento

Che ricorda le epoche peggiori di questo Paese.