Riapertura Rottamazione quater con nuova scadenza nel 2024 per le prime tre rate della definizione agevolata 2023, ecco chi potrà pagare in ritardo e ottenere nuovamente gli sconti su interessi, sanzioni e aggi. La proroga è stata inserita nella conversione in legge del decreto “Milleproroghe”, provvedimento del quale si è concluso l’esame in Commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.

La nuova scadenza, fisata per il 15 marzo 2024, non sarà per pochi. Le prime stime parlano di 5,4 miliardi di euro di cartelle fiscali non pagate che verrebbero rimesse in gioco dalla riapertura dei termini. Potenzialmente, il 45,4 per cento degli incassi che l’Agenzia delle entrate contava di realizzare, per un totale di 11,9 miliardi di euro. Tuttavia, quasi la metà del quantitativo di carichi fiscali e cartelle si è arenato nelle scadenze di fine 2023, subendo la decadenza. Ma ora le condizioni agevolate potrebbero riaprirsi.

Riapertura Rottamazione 2024, chi interessa?

Saranno potenzialmente 5,4 i miliardi di euro che l’Agenzia delle entrate potrebbe realizzare con la riapertura dei termini di pagamento delle rate della Rottamazione quater. A prevederlo è una norma contenuta nella legge di conversione del decreto “Milleproroghe”, in questi giorni in esame alla Commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.

La data da ufficializzare con il provvedimento è quella del 15 marzo 2024. Entro questa data dovranno essere pagate – per rimanere nella definizione agevolata 2023 o per rientrarvi – le prime tre rate della Rottamazione quater. In questo modo, i contribuenti interessati potranno continuare a beneficiare del pagamento agevolato dalla rateizzazione (fino a 18 rate per l’intero carico fiscale), nonché a vedersi azzerare le spese relative agli interessi, alle sanzioni e agli aggi.

Con i cinque giorni di tolleranza nel pagamento previsto per ciascuna rata, il termine ultimo per saldare le prime tre rate slitta al 20 marzo 2024. Ulteriori indicazioni arrivano anche per i debiti scaduti e la possibilità di compensazione.

Riapertura Rottamazione 2024, chi e quali rate non sono state pagate?

Complessivamente, dunque, non sarà una riapertura per pochi. Chi non ha pagato almeno una rata delle prime due di fine 2023, oppure ha pagato ma in ritardo, sarà riammesso alla Rottamazione quater. Considerando le varie scadenze, entro il 20 marzo 2024 si dovrà procedere con i pagamenti:

  • della prima rata, che scadeva il 31 ottobre 2023, salvo i 5 giorni di tolleranza e il giorno festivo del 5 novembre, con termine ultimo del 6 novembre 2023; 
  • della seconda rata, che era in scadenza il 30 novembre 2023, salvo i 5 giorni di tolleranza per i quali la scadenza finale era fissata al 5 dicembre 2023; 
  • della scadenza del 18 dicembre 2023, fissata dalla legge di conversione del decreto “Anticipi” (Dl 145 del 2023), per effetto della quale si potevano pagare le prime due rate in ritardo per non perdere i vantaggi della definizione agevolata; 
  • della terza rata, in scadenza a fine febbraio 2024, con scadenza prorogata al 15 marzo per l’entrata in vigore – in concomitanza – della conversione in legge del decreto “Milleproroghe”.

Ravvedimento 2024: scadenza versamento 2 aprile, pure a rate

La legge di conversione del decreto Milleproroghe contiene anche la riapertura della scadenza del ravvedimento speciale. La nuova data è quella del 2 aprile 2024. Dopo la riapertura della sanatoria del 20 dicembre scorso, arriva dunque la nuova scadenza che consente di ripristinare gli effetti del ravvedimento speciale enunciato dai commi dal 174 al 178, dell’articolo 1, della legge 197 del 2022. 

Si prevede, pertanto, che le violazioni commesse in riferimento al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 possano essere sanate dando comunicazione al Fisco dei dati corretti ed effettuando il pagamento di quanto spettante non oltre il 2 aprile 2024. Il debitore può effettuare il versamento anche in 4 rate con le seguenti scadenze: 

  • 2 aprile 2024 (I rata); 
  • 30 giugno 2024 (II rata); 
  • 30 settembre 2024 (III rata);
    20 dicembre 2024 (IV rata).