Così come in Italia, anche in Francia l’appuntamento politico più importante dell’anno è rappresentato dalle elezioni europee del 2024. Questo appuntamento elettorale si preannuncia come un momento cruciale per il futuro politico del paese, offrendo agli elettori la possibilità di esprimere la propria voce in un contesto europeo sempre più integrato e complesso. La data fissata per il voto è domenica 9 giugno 2024, un giorno in cui i cittadini francesi saranno chiamati alle urne per decidere chi rappresenterà la Francia nel Parlamento Europeo. Cosa dicono i sondaggi attuali?

Elezioni europee 2024: il contesto politico attuale in Francia

Le elezioni europee del 2024 arrivano in un periodo di tensioni e sfide significative per la Francia. La nazione sta navigando attraverso una crisi economica che ha messo a dura prova sia il tessuto sociale che quello produttivo, con un aumento preoccupante del debito pubblico. Inoltre, il settore agricolo francese vive un periodo di forte malcontento, alimentando ulteriori dibattiti sulla direzione che il paese sta prendendo sotto la guida dell’attuale governo.

In risposta a queste sfide, il presidente Emmanuel Macron ha optato per un rimpasto di governo, nominando Gabriel Attal come nuovo primo ministro. Questa mossa ha segnato un punto di svolta nella politica interna francese, con Attal che si distingue come il più giovane primo ministro nella storia recente del paese. Questa scelta strategica riflette la volontà di Macron di iniettare nuova energia e nuove idee nel suo governo, in vista di sfide future sia a livello nazionale che europeo.

La corsa verso l’Eliseo e le elezioni presidenziali del 2027

Le elezioni europee del 2024 potrebbero quindi fungere da preludio alle elezioni presidenziali francesi del 2027. Con Emmanuel Macron che non potrà candidarsi per un terzo mandato, il panorama politico francese appare aperto a nuove leadership. In questo contesto, Marine Le Pen e il suo Rassemblement National sembrano posizionarsi come forze politiche di primo piano, pronte a sfruttare l’attuale clima di incertezza per consolidare il proprio supporto tra l’elettorato.

Elezioni europee 2024 in Francia: come funziona il sistema elettorale

Le elezioni europee in Francia si caratterizzano per l’adozione di un sistema proporzionale plurinominale, con una soglia di sbarramento fissata al 5%. Questo sistema assicura una rappresentanza equilibrata delle varie forze politiche all’interno del Parlamento Europeo. La Francia, con i suoi 81 seggi, rappresenta una delle delegazioni nazionali più numerose, superata solo dalla Germania. La distribuzione dei seggi avviene tramite il metodo D’Hondt, garantendo così un’aliquota proporzionale di rappresentanza basata sui voti ricevuti da ciascun partito.

Chi sono i partiti in gara

Il panorama politico francese per le elezioni europee del 2024 si annuncia vario e competitivo. Diversi partiti sono pronti a contendersi i seggi, ognuno con le proprie proposte e visioni per il futuro dell’Unione Europea. Tra questi, spicca il Rassemblement National di Marine Le Pen, che secondo gli ultimi sondaggi, appare in netto vantaggio. Altri partiti come Renaissance, guidato da alleati di Macron, ed Europe Écologie, rappresentante dei Verdi, si preparano a giocare un ruolo chiave nella determinazione della futura composizione del Parlamento Europeo.

Elezioni europee 2024 Francia: cosa dicono gli ultimi sondaggi

Secondo un recente sondaggio Ifop realizzato l’8 febbraio per Le Figaro, Sud Radio e LCI, il Rassemblement National vanterebbe 10 punti percentuali di vantaggio su Renaissance: se la lista guidata da Jordan Bardella gode di un 28-29% dei consensi, il versante macroniano è molto più giù, al 18-19%.

Alle loro spalle, i Socialisti (10,5%) sarebbero in vantaggio rispetto a La France Insoumise (7,5%), mentre i Repubblicani (7,5%) e i Verdi (8,5%) stanno perdendo terreno.

In conclusione, e da non sottovalutare, Reconquête di Éric Zemmour sarebbe sopra la soglia di sbarramento del 5%, e più precisamente al 6%.

La novità Reconquête di Éric Zemmour

Un’ulteriore novità nel panorama politico francese è rappresentata da Reconquête, il partito fondato dallo scrittore Éric Zemmour. Dopo aver ottenuto un significativo 7% alle presidenziali del 2022, Zemmour e il suo partito si candidano come nuovi protagonisti nel dibattito europeo, proponendo una visione alternativa per il futuro della Francia e dell’Europa.

Come anticipato, Éric Zemmour e il suo partito Reconquête si affacciano sul panorama politico europeo con un 6% delle intenzioni di voto, superando la soglia di sbarramento e prospettando l’ingresso di nuovi europarlamentari. L’affiliazione di Reconquête al gruppo ECR, guidato da Giorgia Meloni, segnala una potenziale nuova alleanza tra le destre europee, mirando a rafforzare le posizioni identitarie e nazionaliste all’interno del Parlamento Europeo.

Chi è Éric Zemmour?

Éric Zemmour, figura controversa della estrema destra francese, ha costruito la sua reputazione attraverso decenni di giornalismo e commento politico, affrontando temi come l’identità nazionale, l’immigrazione e il multiculturalismo con una prospettiva critica. Nonostante le accuse di populismo e le condanne per incitamento all’odio, Zemmour ha guadagnato un seguito significativo, riflettendo una porzione dell’elettorato francese attratta dalle sue tesi sul declino culturale e sociale della Francia.

Le dichiarazioni di Zemmour sulla immigrazione e la sua visione di una società francese tradizionale hanno suscitato dibattiti accesi. La sua proposta di deportare milioni di musulmani francesi ha sollevato questioni etiche e legali, mentre le sue critiche al femminismo e alle influenze esterne sulla Francia hanno evidenziato la sua agenda conservatrice. Tuttavia, la sua capacità di influenzare il dibattito pubblico e di catalizzare il supporto attorno a tematiche identitarie dimostra il modo impellente di avvicinarsi alle preoccupazioni dell’elettorato su questioni di integrazione e sovranità nazionale.