Era il 15 febbraio 2009 quando Matteo Renzi a Firenze vinceva le Primarie del Pd. Da quel giorno sono passati esattamente 15 anni. A ricordarlo è stato lo stesso leader di Italia Viva nella sua Enews, dove ha riportato anche una breve considerazione riguardante i giorni nostri.
Primarie Firenze 2009: la vittoria di Matteo Renzi 15 anni fa
Oggi, giovedì 15 febbraio 2024, ricorre il 15esimo anniversario del trionfo di Matteo Renzi alle Elezioni Primarie del Pd di Firenze del 2009. Il politico, in questa speciale giornata, ha ricordato la sfida e la sua conseguente vittoria come uno dei momenti più incredibili della sua carriera politica.
L’ex premier ha affermato che la campagna elettorale compiuta 15 anni fa non è stata la più bella perché
La più bella sarà la prossima.
Ha continuato dicendo inoltre che quasi nessuno si aspettava quel risultato, eccetto lui e tutta la sua squadra. Lo ha scritto nella sua pagina Enews.
Al tempo stesso, il leader di Italia Viva ha spiegato che oggi, ad anni di distanza, sente che sta crescendo lo stesso clima di allora. Secondo il politico questo è assolutamente un “buon segno”.
Matteo Renzi si è mostrato così ottimista e positivo nei confronti di quello che accadrà dal punto di vista politico nei prossimi mesi nel nostro Paese.
Nelle dichiarazioni rilasciate questa mattina ha mandato poi un pensiero a tutti coloro che lavorano nel settore dell’agricoltura. A proposito delle problematiche che stanno affrontando nell’ultimo periodo gli agricoltori e tutti gli addetti del settore, Renzi ha detto:
Giorgia Meloni è riuscita in un capolavoro: ha aumentato le tasse due mesi fa, ha difeso la misura in Parlamento, poi ha visto i trattori e ha cambiato idea.
Ha aggiunto che, in tutto questo, i media, i giornali e le televisioni starebbero, secondo lui, applaudendo la Presidente del Consiglio
Senza dare spazio alle ragioni oggettive di chi segnala l’assurdità di un simile comportamento,
Le prossime elezioni in Italia e nel mondo
Matteo Renzi nella sua Enews questa mattina ha ricordato inoltre le votazioni che si terranno nel corso di tutto il 2024 sia in Italia che nel mondo. A proposito delle Elezioni Europee, il segretario di Italia Viva ha ribadito la sua volontà di candidarsi.
Ha detto che lo fa con lo scopo di
Rimettere le questioni geopolitiche al centro dell’agenda di Bruxelles. Capisco che possano sembrare noiose. Ma da queste questioni dipende il futuro del pianeta. E la dignità della politica.
Il politico, ex esponente del Pd, ha affermato anche quest’anno è “l’anno elettorale per eccellenza”. In totale infatti sono oltre quattro miliardi le persone che sono già andate o andranno alle urne nei prossimi mesi, in vari stati del mondo.
Ha proseguito con un focus sui cittadini e le cittadine indonesiane, i quali sono decine di milioni. Si tratta di una delle più popolose democrazie asiatiche che ultimamente sta facendo i conti con diversi problemi scatenati da una battaglia elettorale che si sta compiendo, come ha spiegato Matteo Renzi
A colpi di fake video generati dall’intelligenza artificiale, con personalità del passato, defunte, che invitano a votare in un certo modo.
Il politico fiorentino non ha perso occasione per porsi una domanda molto importante, che oggi è al centro della nostra attenzione.
Qual è il confine tra vero e falso? Come aiutiamo le persone a credere alla realtà e non alle fake news?
Matteo Renzi ha affermato che si tratta di un tema rilevante e, al tempo stesso, drammatico. Un tema che lui con la sua squadra vuole affrontare e gestire.
La vittoria alle Primarie 15 anni fa
Nel 2009 Matteo Renzi aveva preso la maggior parte dei voti dei fiorentini alle Primarie del Pd. Aveva trionfato con il 40,52%, scongiurando subito l’ipotesi del ballottaggio.
Dopo di lui c’erano stati Lapo Pistelli (26,91%) Daniela Lastri (14,6), Michele Ventura (12,5) ed Eros Cruccolini (5,5).
In quell’occasione il politico aveva parlato di una vittoria del partito. Subito dopo la notizia del suo trionfo, queste erano state le sue parole:
Oggi non è una vittoria di parte ma di partito: non ha vinto Matteo Renzi ma il Pd.
Il politico era diventato così il candidato sindaco di Firenze del centrosinistra, dopo essersi guadagnato appunto la candidatura al primo turno delle Primarie di coalizione. Il fiorentino aveva espresso grande gioia e contentezza per ciò che lui e la sua squadra erano riusciti a fare.
Si era detto pronto al lavoro per costruire un partito più forte, al fine di arrivare sicuri e sereni all’appuntamento di giugno di quello stesso anno.
Nel capoluogo toscano per queste votazioni erano stati allestiti 55 seggi. L’affluenza era stata di oltre 37mila cittadini. Circa 2.000 in più rispetto a quelli che votarono alle primarie per Veltroni.
Le operazioni di voto si erano svolte in un clima sereno e regolare. La macchina organizzativa, a parte qualche piccolo intoppo o qualche piccola coda, aveva funzionato e non si erano registrati particolari problemi.