Il bonus per le mamme single del 2024 è un importante aiuto a favore di coloro che si trovano ad affrontare la sfida della genitorialità da sole. Si tratta di incentivi promossi dal governo italiano, che mira a garantire un aiuto finanziario per sostenere le madri single.

È importante considerare che le mamme single affrontano una serie di sfide uniche, che vanno dalle spese quotidiane per il sostentamento dei propri figli a quelle legate all’istruzione, incluse la cura e le attività sportive.

Insomma, i bonus per le mamme single sono stati creati sia per promuovere la natalità che per mitigare le difficoltà delle donne che si ritrovano a gestire una vasta gamma di problemi, come ad esempio l’affitto, le bollette domestiche, gli acquisti alimentari e altre spese familiari. Vediamo insieme quali sono gli aiuti per le mamme single nel 2024.

Bonus mamme single 2024

 Le mamme single disoccupate possono richiedere l’Assegno di inclusione, un aiuto pensato per famiglie composte anche da un genitore solo con figli minori. Nello specifico, possono accedere al sussidio le famiglie che includono almeno un minore disabile o ultrasettantenne.

Possono accedere al sussidio le famiglie che si trovano in condizioni svantaggiate e ricevono assistenza da parte dei servizi socio-sanitari. Chi intende richiedere l’Assegno di inclusione deve soddisfare diversi requisiti, inclusi un reddito certificato ISEE non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare entro certi limiti, oltre a rispettare i criteri che riguardano il patrimonio immobiliare e mobiliare.

È importante non possedere veicoli con una cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc o imbarcazioni da diporto.

L’importo dell’ADI su base annua è subordinato dalla presenza dei seguenti elementi:

  • una componente a integrazione del reddito familiare, quota A, fino alla soglia di 6.000 euro annui, ovvero di 7.560 euro annui se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicata per la scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, decreto-legge 48/2023, verificata sulla base delle informazioni rilevabili dall’ISEE in corso di validità, dagli archivi dell’Istituto e dalle dichiarazioni rese in domanda;
  • un’integrazione al reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto regolarmente registrato, quota B, il cui importo, ove spettante, è individuato sulla base delle informazioni rilevabili dall’ISEE, in corso di validità fino a un massimo di 3.360 euro.

Assegno mamme senza lavoro

Si tratta di un beneficio richiesto dal Comune di residenza ed erogato dall’INPS. L’Assegno mamme senza lavoro viene riconosciuto in occasione dell’evento di nascita di un bambino, dell’affidamento preadottivo o dell’adozione senza affidamento. Per il 2024, l’Assegno mamme senza lavoro è stato rivalutato al 5,4% in base alla variazione dei prezzi al consumo secondo l’indice ISTAT. Pertanto, l’importo riconosciuto alle neo mamme è pari a 404,17 euro per cinque mensilità, per un totale complessivo pari a 2.020,85 euro. Per maggiori dettagli è disponibile l’ultimo aggiornamento.

Assegno unico e universale

Le mamme single possono richiedere l’accesso all’Assegno unico universale. L’INPS riconosce un beneficio economico a partire dal settimo mese di gestazione e fino al compimento del 21º compleanno dei figli. È importante sottolineare che per i figli disabili l’accesso al sussidio è incondizionato a prescindere dall’età. Possono richiedere l’Assegno unico e universale i lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. L’ISEE non è un requisito essenziale per il rilascio dell’Assegno unico e universale per i figli a carico. Tuttavia, la presenza di un reddito superiore a 43.240 euro permette di ricevere un importo minimo.

Bonus mamme single lavoratrici

Le mamme lavoratrici single possono presentare la richiesta per il bonus mamme lavoratrici al proprio datore di lavoro. La novità è contenuta nel messaggio INPS numero 614 del 09 febbraio 2024. Nel presente messaggio, l’INPS spiega che fino al 31 marzo 2024, i genitori separati o divorziati possono presentare la domanda per l’accesso al bonus per un importo fino a 800 euro al mese, per un totale annuo fino a 9.600 euro.