Riapertura Ravvedimento speciale 2024 con nuova scadenza e pagamento a rate di quanto dovuto per le dichiarazioni dei Redditi, Iva e Irap. Lo prevede la legge di conversione del decreto “Milleproroghe”, attesa all’approvazione definitiva entro la fine di questo mese. Le dichiarazioni ammesse alla nuova scadenza sono quelle in scadenza al 30 novembre 2023, mentre verrano considerati validi i modelli presentati in ritardo purché non oltre i 90 giorni.
Nel dettaglio, il provvedimento stabilisce che si potranno integrare le dichiarazioni annuali (Redditi, Iva e Irap) riferite al 2022, presentate in maniera valida entro il 30 novembre scorso. La norma prevede la validità della presentazione dei modelli in ritardo, purché non oltre i 90 giorni di tempo. Conti alla mano, dunque, ai fini del Ravvedimento speciale 2024, andranno bene le dichiarazioni che verranno presentate fino al prossimo 29 febbraio.
Riapertura Ravvedimento speciale 2024: nuova scadenza e pagamento a rate dichiarazioni Redditi, Iva e Irap
L’istituto del Ravvedimento speciale consente di ridurre le sanzioni dovute per effetto della regolarizzazione degli adempimenti da parte del contribuente. Nel caso delle dichiarazioni dei Redditi, dell’Iva e dell’Irap ammesse entro il 30 novembre 2023 – con ammissione della presentazione dei modelli fino alla fine di questo mese di febbraio – il mettersi in regola con le violazioni tributarie comporta il pagamento di 1/18esimo della sanzione prevista dalle norme di legge. Ad esempio, se la sanzione a carico di un contribuente è pari a 10mila euro, l’istituto del Ravvedimento speciale consente di ridurla a 1/18esimo, ovvero a un importo di 555,55 euro.
Riapertura Ravvedimento 2024, nuova scadenza prima e unica rata il 2 aprile
La nuova scadenza per pagare quanto prevede il Ravvedimento speciale sulle dichiarazioni dei Redditi, dell’Iva e dell’Irap relative all’anno 2022, è fissata al 2 aprile 2024. La riapertura della sanatoria segue quella in scadenza già al 20 dicembre scorso, con ripristino – in caso di versamento – degli effetti del ravvedimento speciale previsto dai commi dal 174 al 178, dell’articolo 1, della legge 197 del 2022.
La legge di Bilancio 2023 prevede, infatti, che le violazioni commesse in relazione al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 possano essere sanate comunicando all’Agenzia delle entrate i dati corretti ed effettuando il versamento di quanto dovuto entro il 2 aprile prossimo. Il contribuente può effettuare il pagamento anche in quattro rate con le seguenti scadenze:
- 2 aprile 2024 (I rata);
- 30 giugno 2024 (II rata);
- 30 settembre 2024 (III rata);
20 dicembre 2024 (IV rata).
Chi può avvalersi della sanatoria sulle dichiarazioni Redditi, Iva e Irap?
Interessate al Ravvedimento sono, pertanto, le dichiarazioni annuali dei Redditi, dell’Iva e dell’Irap per il periodo di imposta dell’anno 2022. Tali dichiarazioni devono essere state presentate regolarmente entro il 30 novembre 2023 con ritardo consentito, nei successivi 90 giorni, entro la fine di febbraio 2024. Tuttavia, il ritardo prevede il pagamento di una sanzione pari a 25 euro. Tale sanzione è di importo pari a un decimo di 250 euro.
Rottamazione quater, cosi il pagamento delle prime tre rate entro la nuova scadenza del 15 marzo 2024
La legge di conversione del decreto “Milleproroghe” contiene anche la nuova scadenza della Rottamazione quater per le prime tre rate della definizione agevolata 2023. Infatti, nel provvedimento si fa riferimento alla scadenza del 15 marzo 2024 (ulteriormente prorogabile al 20 marzo successivo per i cinque giorni di tolleranza) della prima rata che era scaduta a fine ottobre (e termine ultimo il 6 novembre 2023), della seconda rata scaduta il 5 dicembre e della terza rata, in scadenza alla fine di febbraio 2024.
I debitori fiscali che non siano riusciti a pagare le prime due rate (e che quindi siano decaduti dalla definizione agevolata), potranno recuperare il piano di rate pagando entro metà marzo e continuare a beneficiare del taglio su interessi, sanzioni e aggi.