Il futuro di Antonio Conte resta un tema bollente. Mai banale nelle sue dichiarazioni, il tecnico leccese sogna di tornare presto in panchina. A poco più di un anno dalla conclusione del rapporto con il Tottenham, l’allenatore ha ben chiare le sue idee per il futuro, rilasciando un’interessante intervista al Daily Telegraph. L’ex tecnico di Juventus e Inter è tornato a parlare dopo l’ultima intervista rilasciata programma Belve di Francesca Fagnani lo scorso 24 novembre. Accostato con insistenza all’epoca alle panchine di Napoli e Roma, Conte confermò – con le ultime dichiarazioni – di preferire un anno sabbatico per continuare a studiare nuove tecniche e ripartire più carico che mai dalla prossima estate.

Una volontà coerente con l’atteggiamento rivolto alle squadre che hanno sin qui sondato il terreno per strappare l’ambito sì del tecnico. Antonio Conte tornerà in panchina solo dalla stagione 2024/25. Non è servito a nulla il lungo corteggiamento – anche recente – di Aurelio De Laurentiis. Per l’ex allenatore di Juventus e Inter, all’orizzonte c’è ancora riposo. Ma nell’intervista rilasciata al Daily Telegraph, ha gettato la maschera e fatto presente quelli che sono i propositi per il prossimo anno. I risultati hanno sempre parlato a favore del tecnico, tant’è che è decisamente lunga la lista di pretendenti che hanno bussato sin qui alla porta di casa Conte. Ma nel suo vocabolario, la parola futuro fa rima con l’unico verbo che sa pronunciare, ovvero vincere:

Per me ora è impossibile lavorare per una squadra che aspira solo a dare spettacolo, perché l’aspettativa nei miei confronti è esclusivamente legata alla vittoria. Amo il mio passato, ma allo stesso tempo l’aspettativa che implica è sempre molto alta. E se non vinci, hai fallito. L’opzione ideale è far divertire la gente e vincere. E per essere celebrato, Antonio Conte deve vincere. Altrimenti gli altri non vedono l’ora di festeggiare il suo fallimento. Questa è la verità.

Antonio Conte al Daily Telegraph

Futuro Conte, le parole del tecnico sui prossimi obiettivi

Nel futuro di Antonio Conte c’è solo un dogma. Quello del successo, per non prestare il fianco a coloro i quali vogliono vederlo soccombere. Anche da svincolato, il tecnico non ha lesinato frecciatine a quelli che considera sui detrattori. L’orientamento è sin troppo chiaro: serve un progetto vincente, che possa regalare al tecnico soddisfazioni anche sul territorio internazionale. Non è un mistero: Conte sogna un club che possa regalare l’opportunità di competere per la Champions League. La Coppa dalle grandi orecchie manca ancora nella bacheca personale del tecnico leccese:

Un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League anche da allenatore. Ma so che è molto difficile. La gente pensa che sia semplice, ma devi trovarti nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l’ultimo passo per vincere la Champions. Basta vedere il Manchester City, quanto ci ha messo a costruire quel successo. Vorrei regalare questa gioia a mio padre.

Antonio Conte al Daily Telegraph

Le possibili destinazioni del tecnico

Uno sguardo al futuro e un occhio al passato. Tutta da scrivere la storia dell’allenatore Antonio Conte nei prossimi anni. Tanti i club sulle sue tracce, anche italiani. Il Napoli farebbe carte false per portarlo in Campania, mentre la Roma ha già sondato l’eventuale disponibilità del tecnico a ripartire dalla Capitale nel prossimo anno. Momentaneamente più defilate le possibilità, invece, le ipotesi di un ritorno alla Juventus o un possibile approdo al Milan. Concrete le piste estere che vorrebbero Conte tra i papabili alle panchine di Barcellona, Liverpool e Bayern Monaco, tutte compagini destinate a intraprendere un nuovo percorso tecnico dalla prossima stagione sportiva.