Uno dei beniamini della tifoseria biancoceleste; uno di quei calciatori che, pur essendo nato dall’altra parte del mondo, a Roma ha trovato una seconda casa e ci ha lasciato il cuore. César Aparecido Rodrigues, anzi Cesaretto per il popolo laziale, ha vissuto anni intensi ed importantissimi per la sua carriera, con la maglia della Lazio. Cinque stagioni vissute da protagonista, in cui ha fatto anche grossa esperienza europea. Champions League, Coppa UEFA Coppa Intertoto, non si è fatto mancare davvero nulla e nella Capitale si è consacrato nel calcio italiano. Per commentare il match dello stadio Olimpico in programma questa sera, Lazio-Bayern Monaco, Cesar è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Lazio-Bayern Monaco, Cesar a Tag24

E’ la notte delle stelle, è la notte che tutto il popolo biancoceleste stava aspettando, è la notte della Champions: il momento di Lazio-Bayern Monaco è arrivato. Il primo atto degli ottavi di finale della massima competizione europea sta per andare in scena. Appuntamento allo stadio Olimpico alle ore 21, la squadra di Sarri è pronta per affrontare il colosso di Tuchel. Per la Lazio non sarà certo semplice, ma dovrà provarci con tutte le sue forze perchè nel calcio nulla è impossibile. Il primo obiettivo è quello di mantenere aperta la qualificazione, per poi andarsi a giocare il tutto per tutto in Germania il prossimo 5 marzo. Servirà la partita perfetta, questo è poco ma sicuro. Per commentare Lazio-Bayern Monaco, Cesar, che in biancoceleste ha vissuto 5 stagioni intense, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Alle tue spalle un’importante esperienza europea, ti domando: come si prepara e come si affronta una partita come quella di questa sera?

“Per ogni calciatore un match come quello di stasera è qualcosa di meraviglioso. L’atmosfera sarà straordinaria e arriverà a ognuno di loro un’energia pazzesca. D’altronde poter sentire la musica della Champions League fa sempre un certo effetto. Saranno fondamentali l’atteggiamento e l’approccio della squadra soprattutto nella prima parte di gara. La qualità tecnica alla Lazio non manca di certo, ma dovrà riuscire a tenere botta, soprattutto nei primi 20 minuti. Mi aspetto una squadra determinata, consapevole dei propri mezzi, concentrata e sicura. Tutti sognano di poter giocare gare simili”.

Come ha detto ieri anche il mister, quindi, non è una Lazio che parte già battuta, a prescindere dal fatto che sulla carta il Bayern Monaco è superiore?

“Nessuno parte mai battuto, le partite vanno giocate tutte, per quanto una squadra possa essere forte e l’altra un po’ meno. Nella mia carriera ho pensato che nessuno va mai né sottovalutato, nè sopravvalutato e se sono arrivato a diventare Cesar è stato anche per questo. Durante gli allenamenti mi sceglievo sempre gente come Stam, Nesta, Couto o Mihajlovic per andare uno contro uno. Mi sono sempre rapportato con i migliori per poter poi affrontare anche le partite più semplici. Mi sono sempre sforzato per potermi migliorare e questo ciò che deve fare ogni squadra, senza mai accontentarsi. Credo di essere diventato un giocatore importante per questo”.

Un discorso che possiamo traslare al match tra Lazio e Bayern?

“Certo! La Lazio è quella che è e conosce le sue capacità, così come conosce quella del Bayern. Non si può sottovalutare il momento che stanno vivendo in Bundesliga, ma bisogna metterci tutto l’impegno possibile. I biancocelesti dovranno fare le cose semplici, essere concentrati e determinati, mettendosi tutti a disposizione dei compagni. Tutto questo è fondamentale per non cadere nella trappola e far sì che la partita non venga compromessa”.

Quanto è importante avere in campo uno che ha esperienza europea come Vecino?

“Importantissimo, sia per la sua esperienza sia per il suo fisico. È uno che riesce sempre ad imporsi e considerando il fatto che Rovella non sta bene, sarà fondamentale. Nicolò è un ragazzo che mi piace tanto, che mette sempre tutto ciò che ha a disposizione. Vista la sua assenza, Vecino servirà per contenere, ma anche per attaccare. Ha doti importanti, sa inserirsi benissimo, ha il tiro da fuori e un grande fisico. L’importante è che la Lazio riesca a non andare in difficoltà, soprattutto all’inizio, per mantenere aperta la possibilità di qualificarsi”.

Immobile ieri in conferenza stampa ha detto che finalmente si sente bene sia fisicamente che mentalmente. Lo hai visto meglio ultimamente?

“Assolutamente sì, si vede chiaramente. Di sicuro non è l’Immobile super brillante che abbiamo visto in questi anni, ma d’altronde non lo è neanche la Lazio. La sua crescita però è palese e in una partita del genere non si può fare a meno di un campione simile. Spero solo che sia lui che il resto della squadra abbiano preparato al meglio, anche dal punto di vista psicologico, la partita di questa sera. Sono convinto che la Lazio possa giocarsela”.