Linea è una rete di livello 2 presente all’interno dell’ecosistema Ethereum che fonda il suo funzionamento sullo sfruttamento dei rollup Zero-Knowledge (ZK). Un ambito il quale vede affollarsi un numero sempre maggiore di progetti intenzionati a fornire risposte performanti in tema di scalabilità a favore della finanza decentralizzata.
Il nuovo protocollo ha destato notevole interesse tra tutti coloro che si occupano di DeFi. Un interesse derivante proprio dai livelli tecnologici conseguiti e dal continuo aumento del TVL (Total Value Locked). Andiamo quindi a fare conoscenza con l’azienda, in modo da capirne meglio le eventuali potenzialità.
Linea: cos’è e cosa si propone
Linea è una blockchain layer 2 espressamente rivolta allo scaling di Ethereum. Il lancio della sua mainnet è avvenuto nel passato mese di luglio e ha destato molto interesse tra esperti e investitori, testimoniato in maniera eloquente dagli oltre 50 milioni di dollari che Linea già ha conseguito in termini di TVL.
Sostenuta da ConsenSys, l’azienda si propone ora di coinvolgere in maniera più forte gli utenti, tramite l’ormai prossimo airdrop del suo token nativo, Voyage XP.
Linea si avvale in particolare del meccanismo zk-rollup, utilizzando le prove di Zero-Knowledge (ZK) e la compatibilità con la Ethereum Virtual Machine (EVM) nel preciso intento di assicurare l’integrazione e la migrazione senza soluzione di continuità delle dApps Ethereum già esistenti.
Proprio grazie all’implementazione della tecnologia zkEVM, la sua blockchain è in grado di offrire transazioni rapide e robuste dosi di sicurezza. L’approccio di cui si avvale permette agli sviluppatori la migrazione dei propri progetti senza alcuna necessità di riscrittura o modifica dei contratti intelligenti. In tal modo è possibile non solo efficientare i processi di sviluppo, ma anche ridurre le barriere d’ingresso esistenti.
Linea: come funziona
Il funzionamento di Linea si basa su una serie di caratteristiche tecnologiche di rilievo. Tra di esse, spiccano in particolare gli ZK-rollup, impiegati nel preciso intento di elaborare le transazioni off-chain, ovvero all’esterno della catena.
Il meccanismo in questione prevede il raggruppamento di più transazioni e la loro compressione in un’unica operazione. Una volta eseguito il primo step, il nuovo blocco di transazioni viene inviato alla Ethereum Virtual Machine, grazie ad un procedimento in sono usate le Zero Knowledge Proof. Ne deriva una riduzione del carico di lavoro per Ethereum e un processo di convalida più efficiente.
Sempre grazie agli ZK-rollup è poi possibile conseguire la sospirata compatibilità con la Ethereum Virtual Machine. La tecnologia zkEVM, rende quindi Linea del tutto compatibile con l’ambiente di programmazione di Ethereum. Ne deriva una conseguenza ben precisa: gli sviluppatori possono distribuire su Linea le applicazioni sviluppate per EVM, trovando peraltro lo stesso ambiente di lavoro, ma potendo godere di migliori performance.
In pratica, quindi, Linea è stata ideata nell’intento di consentire agli sviluppatori una migrazione senza attriti da Ethereum. Un procedimento il quale, peraltro, non presuppone modifiche del codice già scritto, risultando all’atto pratico facile e rapido.
Per effetto di queste scelte, inoltre, è stato possibile conseguire un notevole mix tra velocità delle transazioni e convenienza delle commissioni applicate. Aspetti che risaltano soprattutto se confrontati i dati di Ethereum e che potrebbero favorire l’ascesa di Linea.
Infine, per quanto riguarda il lato decentralizzazione, sono stati messi in campo un Bridge Relayer, un Sequencer e un Prover. Grazie ad essi non solo è garantita la comunicazione con EVM, ma anche livelli di sicurezza molto elevati.
Le prospettive per il futuro
Linea sta per lanciare il suo token nativo, Voyage XP. Naturalmente per poterlo ricevere gli utenti sono chiamati a svolgere alcune operazioni e questo dimostra la volontà di formare una comunità coesa intorno al progetto.
Stando ai dati che girano, per gli utenti si profilano guadagni sino a 20mila dollari, a seconda dell’impegno affrontato. Per poter partecipare dovrebbero essere necessari circa 100 dollari di investimento iniziale, quelli necessari per il gas e le transazioni.
Il tutto porterebbe a maturazione il lavoro già condotto sulla mainnet, che è appena stata rilasciata. E che ha già dato risultati con il lancio di una serie di dApps che popolano il suo ecosistema. Tra di esse spiccano Mendi Finance, un fork di Compound, i DEX SyncSwap e Velocore, e Stargate.