Per un lavoratore freelance o un libero professionista, è fondamentale distinguere tra fatturato e guadagno effettivo. Il guadagno reale si ottiene sottraendo al totale del fatturato tutte le spese, tasse, contributi e costi legati all’attività.

Partita iva, quanto bisogna fatturare per avere 2000 euro al mese?

Quanto bisogna fatturare per avere 2000 euro al mese? Per i titolari di partita IVA in regime forfettario, è necessario fatturare almeno 2.947 euro mensili per raggiungere tale obiettivo. Nel caso del regime ordinario, il fatturato minimo richiesto è di 3.266 euro al mese.

Il regime forfettario, caratterizzato da imposte ridotte, prevede un’addizionale del 15% sulla base imponibile, che scende al 5% nei primi cinque anni di attività. Il regime ordinario, invece, applica le aliquote IRPEF, con una tassazione che varia dal 23% al 43%.

Guadagnare 2000 netti al mese con regime forfettario

Il coefficiente di redditività, determinato dal codice Ateco all’apertura della partita IVA, rappresenta la percentuale di fatturato su cui si applicano imposte e contributi. Ad esempio, un copywriter con codice Ateco 74.90.99 avrà un coefficiente del 78%.

Le componenti da considerare per calcolare quanto bisogna fatturare includono l’imposta sostitutiva, il coefficiente di redditività, i contributi previdenziali e altri costi specifici dell’attività.

Facendo l’esempio di un copywriter, l’imposta sostitutiva è del 15%, il coefficiente di redditività è del 78%, e i contributi previdenziali ammontano al 26,23%. Pertanto, la percentuale totale di imposte e contributi da sottrarre al totale del fatturato è calcolata come segue: (15 x 78 / 100) + (26,23 x 78 / 100) = 32,15%.

Per guadagnare 2.000 euro al mese, il copywriter deve fatturare almeno 2.947 euro mensili.

Guadagnare 2000 netti al mese con regime ordinario

Per determinare l’importo da fatturare al fine di ottenere un guadagno mensile di 2.000 euro, è essenziale comprendere in quale fascia di reddito ci si colloca. Calcolare solamente un fatturato di 2.000 euro al mese risulterebbe insufficiente per rientrare nel primo scaglione.

Considerando che l’aliquota applicata è superiore a quella del regime ordinario, è evidente che sarà necessario fatturare molto più di 3.000 euro. Di conseguenza, è probabile che il professionista debba rientrare in uno scaglione più elevato per guadagnare almeno 2.000 euro mensili.

È importante tenere presente che:

  • Nel primo scaglione, l’aliquota IRPEF è del 23%, e l’aliquota dei contributi è del 26,23%, totalizzando il 49,23%.
  • Nel secondo scaglione, l’aliquota IRPEF è del 25%, e l’aliquota dei contributi è del 26,23%, totalizzando il 51,23%.
  • Nel terzo scaglione, l’aliquota IRPEF è del 35%, e l’aliquota dei contributi è del 26,23%, totalizzando il 61,23%.
  • Nel quarto scaglione, l’aliquota IRPEF è del 43%, e l’aliquota dei contributi è del 26,23%, totalizzando il 69,23%.

Rientrando nel terzo scaglione, il calcolo sarà il seguente:

2.000 : 61,23 = X : 100

X = 2.000 x 100 / 61,23 = 3.266 euro da fatturare

Pertanto, per un titolare di partita IVA in regime ordinario, sarà necessario fatturare almeno 3.266 euro al mese per garantirsi un guadagno di almeno 2.000 euro mensili.