La sessualità è imprescindibile dall’essere umano. È intesa come l’espressione di più fattori oltre a quelli di natura biologica, ci sono componenti culturali e psicologiche, queste ultime comprendono la vasta gamma degli affetti e delle emozioni correlate ad essi. Per cui non è facile affrontare la sessualità senza tener conto di tutte le componenti coinvolte. Poiché la sessualità nasce in modo istintivo, ed è governata prevalentemente dalla natura, tiene conto del sistema percettivo degli esseri umani. Ovvero, di tutte le componenti che afferiscono ai sensi. Infatti, è proprio attraverso i sensi che si sprigionano e vengono alimentate le gradazioni del piacere, a cui il sesso è correlato.
Per sessualità intendiamo istinto, incontro, riproduzione della specie, ma tutto cambia nella realtà virtuale
Un istinto, quello della sessualità, che si connota di vari aspetti a seconda della cultura di riferimento, non è infatti pensabile parlare di sessualità senza contestualizzarla storicamente. Il mandato originario della Natura, che vede il piacere quale fonte, per attingere alla riproduzione della specie, oggi viene soppiantato dalle nuove modalità di esprimere questo naturale istinto. Nella cultura corrente infatti la sessualità assume sempre di più un carattere virtuale, a dispetto dell’incontro dei corpi si predilige l’incontro a distanza, con l’utilizzo di chat, messaggi, scambio di foto, dirette video, dove la possibilità di esprimere desideri e bisogni, se per un verso si riduce a mero esercizio mentale, dall’altro sdogana il sesso dai tanti tabù che ancora lo attanagliano.
Sessualità virtuale tra disinvoltura e disinibizione
La sessualità virtuale infatti, sostituendosi al confronto reale tra persone, favorisce un approccio al sesso più disinvolto ed esplicito. Una tastiera, uno schermo, un audio, possono generare uno stato di disinibizione e coinvolgimento molto forte, specialmente quando non si hanno altre modalità di incontro. Certamente è un modo nuovo di conoscere sé stessi, ma anche di conoscere l’altro, la persona con cui si interagisce. Il rischio di queste pratiche virtuali, dove la fantasia erotica è estremamente accentuata, è quello di generare aspettative molto alte, che nell’incontro “reale” possono risultare deludenti e favorire sensi di frustrazione e inibizione.
Il sesso virtuale attiva soltanto due sensi
Nel sesso virtuale, poiché l’attivazione sensoriale è modificata dallo schermo, si ha una percezione di sé stessi e dell’altro attenuata. I sensi in gioco sono soltanto due, quello visivo e quello uditivo, che attraverso una iperattivazione compensativa dei sensi mancanti, (odorato, gusto e tatto) favoriscono una forma di apprendimento di tipo ripetitivo. Questa forma di “apprendimento” sessuale, specialmente per coloro che hanno difficoltà ad esporsi, rappresenta il miglior modo possibile per sperimentare il piacere sessuale, ma certamente non favorisce l’interazione umana e le relazioni sentimentali.
Sesso virtuale e pericolo dipendenza
La pericolosità dell’uso esclusivo e frequente di questo mezzo, è rappresentato anche dalla dipendenza che può generare, proprio per la ripetitività da cui è connotato, comportando stati mentali di compulsione disorganica, che, paradossalmente, escluderebbero il piacere. Tra i giovani il sexting è molto diffuso, proprio in virtù della peculiarità di questa forma di comunicazione, che si sostituisce a relazioni reali, per molti aspetti i giovani si sentono al riparo dalla paura di esporsi e dalla paura del giudizio, senza considerare che in questo modo le alimentano ulteriormente.
Ecco perché la dimensione virtuale allontana la progettualità reale
Nei giovani il sesso online allontana dal costruire relazioni reali e inibisce ogni forma di condivisione personale, allontanandoli sempre di più dalla vita reale. Inoltre, può favorire l’insorgenza di disturbi sessuali legati a fattori psicologici di impotenza e/o di eiaculazione precoce, nel momento in cui si vengono a trovare al cospetto di una donna reale. Pertanto, un uso inappropriato del sexting e della pornografia, non è assolutamente il modo migliore per iniziare una vita sessuale serena, né soddisfacente, né costruttiva.
La sessualità online, se si è in coppia, può alimentare il desiderio
Se a praticare la sessualità online è una coppia già costituita in una relazione sentimentale, può essere un modo per alimentare il desiderio e la passione, ma anche fare da collante al legame costituito, sempreché sia condivisa e accettata da entrambi. Quando la sessualità online viene praticata tra sconosciuti, bisogna tenere presente gli aspetti che riguardano il pericolo che foto e messaggi inviati ad estranei può comportare.
Sexting: altre disfunzioni
È importante sottolineare che, una sessualità vissuta prevalentemente online, specialmente con l’uso di video a contenuto pornografico, può rappresentare un serio rischio di favorire non solo relazioni reali disfunzionali, ma soprattutto disturbi della sessualità. Ad esempio, un uso eccessivo di video a contenuto pornografico, per praticare l’autoerotismo, può generare difficoltà erettive, specialmente in chi ha già una difficoltà, (eiaculazione precoce o ritardata) sia di tipo eiaculatorio che erettivo. Una stimolazione eccitatoria attraverso le forme di sessualità online, può essere un valore aggiunto, ma diventa disfunzionale quando rappresenta il valore assoluto per arrivare al piacere.
False credenze negli uomini
Inoltre, la pornografia online genera nei maschi la falsa credenza di assumere atteggiamenti e comportamenti di tipo violento ed oltremodo intrusivo, come unica modalità di soddisfare il piacere femminile, con l’insorgenza talvolta di un senso di inferiorità e di inadeguatezza, quando le performance sessuali, che vengono proiettate nei video porno, non si è in grado di replicarli nella realtà.
False credenze nelle donne
Nelle femmine invece, potrebbe indurre la falsa credenza di dover soddisfare le fantasie maschili, quale unico modo per sentirsi apprezzate; quindi, di porsi come uno strumento nelle mani del maschio, senza tener conto dell’oggettivizzazione a cui espongono il proprio corpo e la propria persona. La sessualità non è solo eccitazione, erezione e orgasmo, non è solo l’incontro, virtuale o reale che sia, è piuttosto una visione del mondo, dove le componenti emotive hanno il potere di rendere speciale un istinto, che dovrebbe essere sublimato dal genere umano in ogni suo aspetto.
Dott.ssa Maria Tinto
Psicoterapeuta, Sessuologa, Scrittrice Giornalista