Il ribaltone finale che ha caratterizzato il 74° Festival di Sanremo ha, come al solito, scatenato un fiume di polemiche. A destarle è stato in particolare il meccanismo del televoto da casa, che aveva consegnato il primato a Geolier.

Il 60% riportato dal rapper partenopeo, infatti, non è stato sufficiente, venendo ribaltato da una nuova votazione in cui il voto popolare ha avuto un peso del 33%, quindi uguale a quello di sala stampa e radio. Il problema è da ravvisare nella mancanza assoluta di trasparenza che ha distinto le nuove votazioni. Le uniche percentuali comunicate, infatti sono quelle della classifica del televoto, in cui la vincitrice, Angelina Mango, si era fermata al 16%.

E proprio in assenza di trasparenza, qualcuno ha deciso di prendere l’iniziativa e fare una richiesta precisa: adottare la blockchain per le votazioni all’interno del Festival della canzone italiana.

Sanremo: una debacle per il sistema di voto

Il confuso finale sanremese ha provocato grandi polemiche e non poteva essere altrimenti. Non solo non sono state comunicate le percentuali, ma non è neanche possibile condurre verifiche sui dati comunicati. Una assoluta mancanza di trasparenza che è stata ben presto ricondotta alla centralizzazione.

Una centralizzazione che, di conseguenza, è stata additata come il mezzo migliore per la manipolazione del risultato finale. Che si sia verificata o no, resta il fatto che quanto accaduto sembra ideale per favorire le teorie del complotto.

In questa atmosfera, si è andato ad inserire anche il Codacons, il quale ha preso la palla al balzo per un esposto all’Autorità delle Comunicazioni, alla RAI e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Al suo interno si invita l’azienda televisiva a fornire tutti i dati relativi ai voti espressi dal pubblico attraverso il televoto e quelli dei singoli componenti delle giurie della sala stampa e delle radio.

Abbastanza chiaro il discorso dell’associazione dei consumatori: “Non entriamo nel merito della classifica finale del festival e delle posizioni occupate dai primi 5 artisti in gara, ma a seguito delle numerosissime proteste giunte dai telespettatori chiediamo chiarezza su quanto avvenuto ieri nel corso della kermesse canora. Si sarebbero infatti verificati problemi tecnici e disservizi durante le fasi finali del Festival, con migliaia di utenti che, pur provando ad inviare telefonicamente la propria preferenza, non avrebbero ricevuto conferma circa la raccolta del voto da parte del sistema”.

La debacle del sistema di voto è quindi da considerare completa. Tanto da spingere qualcuno a proporre quello che da più parti è considerato il vero antidoto alla centralizzazione e alla possibilità di brogli: la blockchain.

Sanremo: la soluzione potrebbe essere fornita dalla blockchain?

Ad avanzare una proposta in tal senso è stato Vincenzo Rana, amministratore delegato di Knobs. Il quale ha avuto gioco facile nel ricordare le caratteristiche che fanno della blockchain una candidata ideale per garantire trasparenza nel voto sanremese.

La tecnologia su cui si basano le criptovalute, infatti, si basa su un registro pubblico distribuito. Un database che può essere consultato da chiunque e il quale, soprattutto, è immodificabile. Ogni voto viene validato e inserito nel registro, senza grandi possibilità di interventi fraudolenti.

Inoltre, la privacy di chi ha votato è garantita in pieno. Ogni voto viene infatti crittografato e collegato in maniera univoca. La decentralizzazione concorre a sua volta a bypassare la dipendenza da un’autorità centrale, permettendo al sistema di resistere ad interventi censori. Inoltre, il conteggio dei voti avviene praticamente in tempo reale, con miglioramenti in termini di efficienza e riduzione dei costi associati al conteggio manuale.

Una serie di caratteristiche le quali hanno spinto da tempo a proporre la blockchain come soluzione ideale per i processi elettorali. Considerate le furibonde polemiche in atto da giorni, chissà che alla fine non sia proprio questa tecnologia ad essere individuata come risposta ideale alle esigenze di maggior trasparenza emerse da Sanremo.