Resta alta la tensione dentro e fuori la Rai dopo la bufera scaturita dall’appello di Ghali a Sanremo a fermare il genocidio a Gaza e le successive accuse di censura piovute sull’ultima puntata di Domenica In. Mentre si registra sconcerto e preoccupazione per le violenze al presidio davanti alla sede di Napoli e si moltiplicano gli annunci di manifestazioni nei prossimi giorni in altre città, il comunicato dell’Ad Roberto Sergio di sostegno alla comunità ebraica, arrivato dopo la protesta dell’ambasciatore israeliano, Alon Bar, continua a dividere la politica e i piani alti di Viale Mazzini. Dopo le prese di distanza della consigliera in quota Pd, Francesca Bria, e del consigliere eletto dai dipendenti, Davide Di Pietro, che lamentavano la mancanza di equilibrio, a Sergio sono arrivate anche le rimostranze della presidente Marinella Soldi, che ha espresso forte disappunto sia per i contenuti del comunicato che per il metodo, essendo mancata condivisione e cautela su un argomento così delicato. Se ne parlerà con ogni probabilità nel cda in programma il 22 febbraio, perché è evidente che quanto avvenuto lascerà strascichi e forse potrebbe incidere anche sulle scelte del governo in occasione del rinnovo del vertice in primavera, quando sarebbe prevista la staffetta tra Sergio e l’attuale dg Giampaolo Rossi, punto di riferimento di Fratelli d’Italia in Rai.
Pronta la staffetta Sergio-Rossi
I giochi però non sarebbero definiti. Non è passata inosservata, in quest’ottica, la difesa di Matteo Salvini all’attuale Ad. “La mia solidarietà umana e culturale a Roberto Sergio e totale condanna per chi insulta e minaccia professandosi ‘pacifista’”, afferma il leader della Lega riferendosi alle attacchi subiti sui social. Anche la ministra Daniela Santanché e il gruppo di Fdi in Vigilanza esprimono vicinanza ai vertici della tv pubblica, condannando “la violenta manifestazione di Napoli”.