Con la pubblicazione della circolare n. 31 del 7 febbraio 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito le indicazioni per quanto riguarda gli importi e i limiti di reddito relativi agli assegni familiari e alle quote di maggiorazione della pensione che sono previsti per l’anno 2024.

La suddetta circolare INPS, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali, dalla Direzione Centrale Pensioni e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alla rivalutazione a partire dal 1° gennaio 2024 in merito a:

  • limiti di reddito familiare da applicare ai fini della cessazione o della riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione;
  • limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini della concessione degli assegni stessi.

Assegni familiari 2024: ecco i nuovi limiti di reddito ai fini della corresponsione da parte dell’INPS

L’INPS ha fornito le istruzioni che andremo ad elencare durante il corso di questo breve articolo nei confronti dei seguenti soggetti, dal momento che sono esclusi dalla normativa attualmente vigente in materia di assegno per il nucleo familiare:

  • coltivatori diretti, i coloni, i mezzadri e i piccoli coltivatori diretti, ai quali continua ad applicarsi la normativa relativa agli assegni familiari;
  • pensionati iscritti alle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi, ai quali continua ad applicarsi la normativa relativa alle quote di maggiorazione della pensione.

A tal proposito, in base a quanto viene disposto dalla disciplina attualmente vigente in materia di reddito familiare l’INPS chiarisce che la cessazione del diritto di beneficiare dei trattamenti di famiglia per questi soggetti non comporta la cessazione di altri diritti e benefici dipendenti dalla vivenza a carico e/o ad essa connessi.

Mentre l’art. 1 della Legge di Bilancio 2022 ha introdotto a partire dal 1° marzo 2022 l’assegno unico e universale per i figli a carico, il successivo art. 10, comma 3, della sopra citata legge ha previsto a partire dalla stessa data la non applicazione della normativa sugli assegni familiari esclusivamente a quei nuclei familiari che hanno carico figli o orfanili.

Pertanto, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale specifica quelli che sono gli importi dei trattamenti, chiarendo che vengono conferiti:

  •  8,18 euro mensili vengono erogati ai seguenti soggetti in relazione a fratelli, sorelle e nipoti:
    • i coltivatori diretti;
    • i coloni;
    • i mezzadri; 
  •  10,21 euro mensili vengono erogati ai seguenti soggetti in relazione a coniuge, fratelli, sorelle e nipoti:
    • i pensionati che sono iscritti alla gestione speciale per i lavoratori autonomi;
    • i pensionati che sono iscritti alla gestione speciale per i piccoli coltivatori diretti;
  •  1,21 euro mensili vengono erogati ai piccoli coltivatori diretti in relazione ai genitori e ai soggetti ad essi equiparati.

Ai fini della cessazione o della riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo, i limiti di reddito familiare da prendere in considerazione vengono rivalutati ogni anno secondo la variazione che subisce il tasso d’inflazione.

Per quanto riguarda l’anno 2023 il tasso d’inflazione programmato è stato pari al +4,3%. Mentre, per il 2024 gli importi sono sono stati rivalutati e sono state fornite le tabelle aggiornate dei limiti di reddito familiare da applicare a partire dal 1° gennaio dell’anno in corso nei confronti dei soggetti esclusi dalla normativa relativa all’assegno per il nucleo familiare.

All’interno dell’allegato alla circolare dell’INPS, dunque, sarà possibile prendere visione delle tabelle per la cessazione o per la riduzione dell’erogazione degli assegni familiari ai lavoratori autonomi o delle quote di maggiorazione della pensione ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

Infine, in base alle disposizioni attuali in merito alla perequazione automatica delle pensioni, dato che il trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti è pari a 598,61 euro per tutto il 2024, ecco qui di seguito i limiti di reddito mensili da considerare ai fini dell’accertamento del carico e del riconoscimento del diritto agli assegni familiari per quanto riguarda l’anno in corso:

  •  843,04 euro per il coniuge, per un genitore, per fratelli, sorelle e nipoti; 
  •  1.475,32 euro per due genitori ed equiparati.