ADI e domande sospese e respinte: le ragioni variano dalla mancanza dei requisiti ISEE alla verifica della residenza incompatibile con l’Anagrafe. Analizziamo dettagliatamente ciascun caso.
Assegno di Inclusione, perché domanda respinta?
Respinta per mancanza requisiti ISEE
L’assenza dei requisiti economici ISEE è motivo di respingimento, non di sospensione. Se la domanda è respinta a causa di un ISEE superiore a 9360 euro, rappresenta una situazione di non idoneità. Se la situazione economica è cambiata, è possibile presentare un nuovo ISEE corrente per riflettere la situazione attuale. Tuttavia, se la situazione economica è rimasta invariata, presentare un ISEE corrente sarà inefficace, e la domanda verrà nuovamente respinta.
Assegno di Inclusione, perché domanda sospesa?
Sospensione per discordanze ANPR
Uno dei motivi principali per la sospensione della domanda riguarda discrepanze tra quanto dichiarato dal richiedente e quanto riscontrato dall’INPS sulla residenza. Se la residenza dichiarata differisce da quella registrata nei registri dell’anagrafe, l’esito della domanda potrebbe essere sospeso. La discordanza tra la residenza effettiva e quella registrata all’anagrafe deve essere corretta confrontando i dati dell’ANPR con quelli dichiarati nella DSU.
Sospensione per controlli con scala di equivalenza 0
In questo caso particolare, la sospensione può derivare da un problema nella presa in carico da parte dei servizi sociali. Se nessun membro del nucleo familiare soddisfa i requisiti per la presa in carico, il risultato potrebbe essere una sospensione della domanda. La presa in carico da parte dei servizi dovrebbe avvenire prima della presentazione della domanda ADI, come indicato dal decreto ministeriale. È consigliabile rivolgersi ai servizi sociali per affrontare la situazione e potrebbe essere necessario presentare una nuova domanda dopo la presa in carico.