L’origine della festa di San Valentino risale all’epoca romana nel 496 d.C., quando papa Gelasio I decise di sostituire i riti pagani dei lupercalia, celebrati il 15 febbraio, con una festività dedicata a San Valentino. I lupercalia prevedevano festeggiamenti sfrenati, inclusi giovani nudi che frustavano donne per strada, creando uno spettacolo scandaloso.
Perché San Valentino è il santo degli innamorati?
Papa Gelasio I scelse San Valentino come patrono degli innamorati per “battezzare” la festa dell’amore. Esistono vari Santi di nome Valentino, ma i due più noti sono associati alla protezione degli innamorati e alla celebrazione del matrimonio.
Il primo, nato a Interamna (oggi Terni) nel 176, è considerato un guaritore e un difensore delle storie d’amore. Si narra che abbia messo pace tra fidanzati litiganti, regalando loro una rosa. Il secondo, morto a Roma nel 274, sarebbe stato giustiziato per aver celebrato il matrimonio tra una cristiana e un legionario romano pagano.
Il martirio di San Valentino è stato poi associato alla celebrazione delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia nel poema “The Parliament of Fowls” di Geoffrey Chaucer alla fine del XIV secolo. Questo ha contribuito a consacrare San Valentino come patrono dell’amore, connettendolo all’Amore cortese.