Le proteste previste per oggi, 13 febbraio, in Senegal contro la decisione del presidente Macky Sall di rinviare le elezioni presidenziali a dicembre, sono state posticipate a causa del divieto imposto dalle autorità, come annunciato dagli organizzatori.
Senegal, posticipate le proteste contro il rinvio delle elezioni
Dopo la decisione del presidente Macky Sall di posticipare le elezioni originariamente previste per il 25 febbraio al 15 dicembre, si sono verificate violente proteste in Senegal. I servizi internet mobili sono stati sospesi e si è imposto il divieto di manifestare.
Sall ha annunciato il rinvio delle elezioni a causa di una controversia tra il Parlamento e il Consiglio costituzionale riguardante i potenziali candidati esclusi dalle elezioni e per timore di una ripetizione dei disordini verificatisi nel 2021 e nel 2023.
In precedenza, Sall aveva annunciato di non avere intenzione di ricandidarsi. Secondo i critici, sta cercando di aggrapparsi al potere dato che, in seguito alle elezioni in dicembre, rimarrebbe in carica fino all’insediamento del suo successore, probabilmente nel 2025. Altri, invece, ritengono che Sall stia influenzando le elezioni. Molti candidati, tra cui il leader dell’opposizione Ousmane Sonko, sono stati esclusi dalle elezioni, mentre venti candidati che soddisfano i requisiti sono stati annunciati nella lista finale.
Il Senegal è stato a lungo considerato una delle democrazie più stabili dell’Africa occidentale. Tuttavia, la situazione attuale suggerisce una delle crisi più acute degli ultimi decenni nel paese.
L’Onu esprime preoccupazione per le violenze crescenti in Senegal
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, ha annunciato che l’Organizzazione è “profondamente preoccupata” per la situazione di tensione nel Paese. Throssell ha condannato l’uso “non necessario e sproporzionato della forza contro i manifestanti” e ha denunciato le “limitazioni dello spazio civico”.
Invece, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno richiesto alle autorità senegalesi di ripristinare il calendario elettorale originale.