L’INPS si sveglia con un nuovo bonus da 9.600€ in favore dei genitori separati o divorziati che, a causa delle difficoltà economiche legate nel periodo buio della pandemia da Covid-19, non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento. I genitori che rientrano nei requisiti normativi da subito possono presentare la domanda all’INPS per ottenere il beneficio spettante. Vediamo insieme quali sono i requisiti che permettono l’accesso al bonus genitori separati o divorziati.
INPS, bonus da 9.600€ per i genitori separati o divorziati
La novità è contenuta INPS, nel messaggio numero 614 del 09 febbraio 2024, nel quale sono previste le modalità di presentazione delle domande. Nello specifico, nel presente messaggio, l’Istituto mette in chiaro che a partire dal 12 febbraio 2024 e sino al 31 marzo 2024, i genitori separati o divorziati che soddisfano i requisiti di legge possono presentare la richiesta di ammissione al bonus da 9.600 euro annui, ovvero 800 euro al mese per dodici mensilità.
Per garantire il bonus a tutti i genitori aventi diritto, le risorse sono state stanziate risorse pari a 10 milioni di euro in un apposito fondo, il quale si attiva per garantire un contributo economico in favore del genitore che nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (inizio e fine dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19) non ha ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro ex coniuge.
L’INPS accredita l’importo del bonus pieno laddove l’ex coniuge, a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, si sia trovato nella condizione di cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa a partire dall’8 marzo 2020 per un periodo minimo di novanta giorni.
Possono presentare la domanda per il bonus genitori (ex coniuge o ex convivente) che durante il periodo pandemico hanno subito una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto al reddito percepito nel 2019.
Come funziona
Il legislatore ha previsto che il bonus sia messo a disposizione dei genitori separati o divorziati che devono provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave conviventi, come definito dalla legge n. 104 del 5 febbraio 1992, articolo 3, comma 3.
Tuttavia, è evidente che per questa particolare condizione il beneficio è subordinato dal presenza di un reddito. In particolare, il reddito percepito nell’anno a cui si riferisce la norma, ovvero nel periodo in cui l’ex coniuge non ha ricevuto o ha ricevuto in misura ridotta il mantenimento non deve superare il limite di 8.174,00 euro.
La buona notizia riguarda la modalità di accredito del beneficio economico. Infatti, l’INPS procedere all’erogazione del bonus genitori un’unica soluzione e corrisponde all’importo non versato dell’assegno di mantenimento, fino a un massimo di 800 euro al mese, per un periodo di almeno dodici mensilità. Il contributo viene riconosciuto fino all’esaurimento delle risorse disponibili nel fondo, che attualmente ammontano a 10 milioni di euro.
Importante notare che l’INPS non seguirà un ordine cronologico basato sull’arrivo delle domande per la distribuzione del bonus.
L’INPS ricorda che il contributo economico sarà concesso solo ai soggetti che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa e seguendo le indicazioni fornite dal Dipartimento per le politiche della famiglia.
INPS al via le domande per il bonus da 9.600€ per i genitori
I richiedenti devono presentare la domanda per il Bonus genitori separati, divorziati e/o non conviventi esclusivamente tramite modalità telematica utilizzando il servizio denominato “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”. Questo servizio è disponibile sul sito online dell’INPS nella sezione dedicata al “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”.
Per accedere al servizio e presentare la domanda, è necessario autenticarsi utilizzando l’identità digitale SPID, la Carta d’Identità Elettronica (CIE) versione 3.0 o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
La domanda per ottenere il beneficio può essere presentata entro e non oltre il 31 marzo 2024, salvo eventuali proroghe stabilite successivamente.
L’INPS ricorda che la verifica dei requisiti per l’ottenimento del bonus sarà gestita dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Istituto si occuperà dell’erogazione del bonus agli aventi diritto solo previa presentazione di una richiesta apposita pervenuta entro e non oltre la data di scadenza fissata per il 31 marzo 2024.