Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA) e della sua crescente capacità di generare testi in modo autonomo, si è aperta una nuova era nel mondo dei contenuti e dei testi per il web.

C’è chi utilizza l’IA per quella che è, un assistente, un aiuto. E c’è chi le fa fare tutto il lavoro, scrivendo e pubblicando testi generati interamente dall’Intelligenza Artificiale.

In questo contesto, Noplagio si è distinto come un potente strumento per identificare e contrastare i testi generati dall’IA.

Scopri come quest’app stia rivoluzionando il panorama dei contenuti online.

Cos’è Noplagio

Noplagio, come dice il sito ufficiale, è un mezzo affidabile per il controllo antiplagio e rilevatore di intelligenza artificiale.

L’utilizzo dell’IA per scrivere testi sta preoccupando non solo il mondo del content editing, ma anche la scuola. Recentemente, anche gli insegnanti delle scuole medie e superiori hanno denunciato un ricorso eccessivo da parte degli studenti a questi mezzi.

Noplagio.it, quindi, è stato ideato in lingua italiana per distinguere se un testo è stato generato dall’IA o scritto da un essere umano, con un’accuratezza che si avvicina al 100%.

Questo è importante soprattutto a scuola, dove l’IA fa il lavoro che invece dovrebbero fare gli studenti, compromettendo la loro preparazione e la loro formazione.

L’accuratezza di Noplagio può arrivare fino al 99,7%. In questo modo si dovrebbe riuscire a contrastare la diffusione di contenuti generati dall’IA che potrebbero diffondere fake news e peggiorare il rendimento scolastico.

Si prospettano tempi duri, dunque, per studenti e content editor che fanno fare tutto il lavoro a ChatGPT.

Scopri le differenze tra Bard e ChatGPT, cliccando qui.

ChatGPT utilizzata a scuola, cosa dice l’IA stessa

L’impiego crescente degli strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale (IA) nelle scuole solleva molteplici questioni, suscitando sia preoccupazioni che opportunità.

Alla domanda: quali sono i pro e i contro del tuo utilizzo nelle scuole? La stessa ChatGPT risponde:

I vantaggi includono il risparmio di tempo per gli insegnanti, il supporto all’apprendimento personalizzato e il potenziale di aumentare la motivazione degli studenti. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla perdita di interazione umana, alla qualità delle risposte e alla dipendenza dalla tecnologia“.

Alla domanda: come possono gli studenti migliorare le loro capacità di scrittura utilizzando ChatGPT?

L’IA risponde: “gli esercizi potrebbero includere la scrittura guidata con suggerimenti da parte di ChatGPT, l’analisi dei testi per errori e concorsi di scrittura che integrano il contributo di ChatGPT“.

Alla domanda: cosa dovrebbero sapere e saper fare gli studenti per lavorare con te?

ChatGPT risponde: “gli studenti dovrebbero comprendere che ChatGPT genera testi basandosi su dati disponibili su Internet e quindi potrebbe non sempre fornire informazioni corrette. Devono avere competenze linguistiche e imparare a formulare domande per ottenere risposte accurate e confrontare le fonti“.

Si comprende bene coma la stessa ChatGPT sia consapevole di essere solo uno strumento, un assistente, di non poter sostituire il lavoro umano, il pensiero critico. Può essere un aiuto, non un sostituto.

L’obiettivo della scuola non dovrebbe essere il divieto generalizzato di ChatGPT, quanto piuttosto di individuare le potenzialità del programma e di utilizzarlo adeguatamente.
Chat GPT può avere numerosi vantaggi sia nella preparazione che durante la lezione.

Quali sono i rischi di utilizzare ChatGPT a scuola

L’uso di Chat GPT in classe presenta diversi rischi da considerare attentamente. In primo luogo, c’è il rischio che il software possa fornire informazioni errate o fuorvianti.

Inoltre, le informazioni fornite potrebbero essere imprecise, incomplete o non aggiornate, poiché il software ottiene le sue fonti esclusivamente da Internet senza valutarle o classificarle secondo criteri etici.

È importante anche tenere presente che l’uso di Chat GPT non dovrebbe scoraggiare gli studenti dal pensare criticamente e risolvere i problemi in modo indipendente.

Inoltre, poiché i server di Chat GPT si trovano negli Stati Uniti, non sono soggetti al Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR), quindi è necessaria cautela quando si trattano dati sensibili.

In conclusione ci vuole equilibrio e un utilizzo etico e responsabile di questi nuovi strumenti a nostra disposizione.

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