Gli agricoltori in India stanno manifestando per chiedere prezzi garantiti per i raccolti. Le forze dell’ordine hanno costruito barricate nel tentativo di bloccare la marcia verso la capitale, Nuova Delhi. Anche nel 2020, i coltivatori indiani erano scesi in strada alle porte della capitale. Le proteste durarono per circa un anno.

Proteste agricoltori India, migliaia marciano verso la capitale

Gli agricoltori indiani stanno chiedendo prezzi minimi garantiti per i raccolti. Le nuove proteste in India sono esplose dopo tre anni, dato che le loro richieste non sono state soddisfatte nonostante due cicli di trattative tra i leader dei sindacati agricoli e i ministri statali. I coltivatori chiedono inoltre che il governo Modi mantenga la promessa di raddoppiare i salari.

Alcune delle richieste dei sindacati sono state accettate tra cui il ritiro dei casi registrati contro i manifestanti durante le proteste del 2020. Nel 2021, gli agricoltori di Punjab, Haryana e Uttar Pradesh avevano organizzato manifestazioni contro tre leggi agricole approvate dal governo Modi che successivamente ha deciso di abrogare tutte e tre.

Più di 200 sindacati partecipano alla marcia e i manifestanti provengono da tutte le parti dell’India con una maggiore affluenza da Haryana, Punjab e Delhi.

La polizia usa gas lacrimogeni contro i manifestanti

Le forze dell’ordine hanno vietato l’ingresso dei trattori e grandi raduni nei dintorni della capitale e nelle zone limitrofe. A seguito dei blocchi stradali e delle deviazioni imposte dalle autorità, si sono verificati disagi in tutta Delhi.

Il caos si è scatenato quando la polizia ha sparato gas lacrimogeni sui coltivatori che protestavano al confine di Shambhu, nello stato di Punjab.

Le proteste sono un test per Modi

I sindacati degli agricoltori hanno annunciato uno sciopero per venerdì 16 febbraio. Durante questa giornata, non verranno svolte attività agricole e i mercati, gli uffici e i negozi saranno chiusi in tutti i villaggi.

Le nuove proteste rappresentano una grande sfida per il primo ministro Narendra Modi, che si candida per il terzo mandato consecutivo, e per il suo Bharatiya Janata Party (BJP), dato che le proteste sono esplose negli stati precedentemente dominati dal BJP nelle elezioni.

Il deputato dell’opposizione, Rahul Gandhi, ha criticato le politiche di Modi:

A causa dell’inflazione, i debiti degli agricoltori sono aumentati del 60% perché non hanno ottenuto prezzi equi per i loro raccolti… Coloro che mettono ostacoli sul cammino degli agricoltori non sono degni di fiducia, sradicateli da Delhi, il Congresso fornirà giustizia e profitto agli agricoltori.

Le elezioni legislative si terranno nella primavera del 2024.