Molti individui ritengono che mantenere i propri risparmi sul conto corrente sia la scelta più sicura per evitare l’erosione dei loro fondi nel corso del tempo. Tuttavia, non tutti sono consapevoli che periodicamente, una volta superata una certa soglia, si applicano imposte che vengono dedotte direttamente dal saldo disponibile.
Quanti soldi sul conto corrente senza pagare tasse?
Questo prelievo è noto come imposta di bollo, ammontante a 34,20 euro all’anno. Sebbene possa sembrare una cifra modesta, moltiplicata per 5 o 10 anni diventa un importo considerevole.
Esiste, però, una modalità legale per evitare il pagamento dell’imposta di bollo, soprattutto per i conti correnti intestati a persone fisiche. L’esenzione è garantita se la giacenza media annuale è inferiore a 5000 euro.
Cosa succede se si superano i 5000 euro sul conto corrente?
Superando i 5.000 euro di giacenza media annua, si attiva il prelievo dell’imposta di bollo, fissato a 34,20 euro annui.
Da non sottovalutare sono anche altri fattori che possono influenzare la convenienza di mantenere determinate somme sul conto corrente. Attualmente, gli interessi offerti dalle banche sui conti correnti sono piuttosto bassi e soggetti a una ritenuta fiscale del 26%, detratte direttamente dalla banca.
Inoltre, l’inflazione rappresenta un ulteriore elemento da considerare in quanto può ridurre il valore dei soldi depositati. Ad esempio, un’ inflazione al 2% potrebbe causare una diminuzione del valore dei vostri fondi del 30% in soli 20 anni. Pertanto, è essenziale valutare attentamente quanto denaro conviene mantenere sul conto corrente, tenendo conto di tutti questi aspetti finanziari.