La sconfitta casalinga contro l’Udinese di Gabriele Cioffi ha fatto scattare l’allarme: la Juventus di Massimiliano Allegri è in crisi. Dopo un esaltante avvio di stagione e il testa a testa con l’Inter, la squadra bianconera ha fermato la propria corsa nelle ultime settimane: nelle ultime tre partite, infatti, la Juventus ha raccolto soltanto un punto. I nerazzurri sono scappati via, mentre il Milan si è avvicinato e ora ha soltanto un punto di svantaggio rispetto al secondo posto. E la domanda sorge spontanea: cosa succede alla squadra di Massimiliano Allegri?

Numeri da crisi per la Juventus

Una sconfitta che brucia, quella contro l’Udinese. La Juventus esce dall’Allianz Stadium con le ossa rotta e la resa definitiva nella corsa allo scudetto. L’Inter, ora a più sette e con la possibilità di allungare a dieci nel recupero contro l’Atalanta, è volata via. La squadra bianconera non solo non è riuscita a tenere il passo, ma si è sciolta nelle ultime settimane. I numeri, ora, si traducono in crisi. Nelle ultime tre partite, infatti, i bianconeri hanno conquistato soltanto un punto contro l’Empoli, poi sono arrivate le due sconfitte contro Inter e Udinese.

Prima della gara casalinga contro la squadra di Davide Nicola, la Juventus aveva un punto di vantaggio proprio sull’Inter: tre partite dopo, sono sette i punti che separano le due squadre. I bianconeri hanno fermato la propria corsa e si sono sciolti proprio nel momento decisivo del campionato, quando avrebbero avuto la possibilità di portarsi a +4 sui nerazzurri (seppur con due gare in più) prima dello scontro diretto di San Siro. Mentre l’Inter corre via, la Juventus deve anche guardarsi alle spalle. Nelle ultime due gare, il Milan ha recuperato ben sei punti, e ora ha soltanto un punto di svantaggio rispetto ai bianconeri. Dalla resa per lo scudetto al consolidamento di un piazzamento per la UEFA Champions League: in questo momento, il vantaggio sulla quinta in classifica è di 13 punti. Un margine importante, ma da non sperperare per Massimiliano Allegri (Le parole nel post Juventus-Udinese).

Confusione e poca pericolosità offensiva contro l’Udinese

La sconfitta contro l’Udinese, la prima interna della stagione, preoccupa per le modalità con cui è arrivata. Dopo aver subito la rete di Giannetti, i bianconeri non sono riusciti a creare occasioni pericolose. Gli unici squilli sono stati una conclusione da fuori area di Adrien Rabiot e il gol giustamente annullato ad Arek Milik, arrivato sugli sviluppi di un calcio piazzato. L’attacco ha perso verve: a eccezione di Dusan Vlahovic, c’è stata un’involuzione generale. Arek Milik è andato in difficoltà nelle ultime due uscite: inconcludente contro l’Udinese, espulso contro l’Empoli per un brutto fallo evitabile. Chiesa e Yildiz, invece, non riescono ad accendere con continuità.

Anche a causa delle scelte di Allegri, i due si sono pestati i piedi nel secondo tempo contro l’Udinese. Tra i dati preoccupanti ci sono sicuramente i tiri in porta: nessuno nel secondo tempo contro la squadra di Cioffi, nonostante il forcing per trovare il pareggio. Anche la difesa non è più solida come prima: tre gol subiti nelle ultime tre uscite, mentre erano arrivati tre clean sheet prima della sfida contro l’Empoli. Numeri da crisi per la Juventus, ormai tagliata fuori per la corsa scudetto.