Come ottenere la licenza di tassista, come si diventa tassista e soprattutto quanto si guadagna? Andiamo a scoprire tutti questi dettagli, con un focus in particolare sull’ottenimento della licenza e sulla procedura per diventare tassista.
Come ottenere la licenza di tassista, ma cosa fa un tassista?
Il mestiere del tassista va ben oltre la semplice guida di un veicolo. Questi professionisti del volante devono non solo navigare le complessità del traffico urbano, ma anche gestire le interazioni con i clienti, garantendo viaggi sicuri e confortevoli. Ecco perché, per molti, diventare tassista è considerata una vera e propria vocazione. La soddisfazione di guidare i propri concittadini o visitatori attraverso le strade della città, stabilire rapporti, seppur brevi, con persone di ogni estrazione sociale e contribuire al tessuto dinamico della vita urbana rappresenta l’aspetto gratificante e passionale della professione.
Come si diventa tassista
Diventare tassista implica il superamento di specifici requisiti e la partecipazione a corsi formativi dedicati. Tra i criteri fondamentali vi sono l’età minima di 21 anni, il possesso della patente B, l’adempimento dell’obbligo scolastico e la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea. Altri requisiti includono l’assenza di condanne penali e la disponibilità di un veicolo idoneo all’uso professionale.
Il primo passo consiste nell’ottenere il Certificato di Abilitazione Professionale (CAP) con specializzazione KB, attraverso un corso specifico seguito dal superamento di un esame finale presso un ufficio della motorizzazione civile. In aggiunta, è obbligatorio acquisire la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) per persone, un documento essenziale per chi intende trasportare persone a titolo professionale.
L’aspirante tassista deve poi registrarsi presso la Camera di Commercio nella categoria dei conducenti di servizi pubblici non di linea. Per chi sceglie di operare come autonomo, è necessaria l’apertura della Partita IVA e la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di riferimento.
Come ottenere la licenza di tassista
L’ottenimento della licenza taxi è un processo che richiede attenzione e impegno. La procedura per ottenere la licenza taxi varia in base alla regione e al comune di residenza, richiedendo spesso la partecipazione a corsi di formazione e il superamento di esami specifici.
Le autorità locali stabiliscono i criteri e le procedure, che possono includere esami teorici e pratici, verifiche dei requisiti personali e professionali, e la partecipazione a corsi di formazione obbligatori. È importante notare che il numero di licenze disponibili in una data area può essere limitato, rendendo il processo competitivo. Tuttavia, una volta ottenuta, la licenza apre le porte a un’opportunità professionale unica, permettendo di operare sia in modo indipendente sia all’interno di cooperative di radiotaxi.
La licenza per operare come tassista può essere acquisita anche vincendo un concorso pubblico indetto dal Comune o acquistando la licenza da un tassista che intende cederla.
Il concorso pubblico rappresenta la via principale per ottenere la licenza senza oneri diretti. Tuttavia, la frequenza con cui i Comuni bandiscono questi concorsi è variabile e spesso limitata, rendendo questa opzione altamente competitiva. Il processo include di solito una prova scritta e orale, oltre a un periodo di formazione pratica.
L’acquisto di una licenza da un tassista che desidera cederla è un’altra via percorribile, sebbene comporti un investimento economico notevole. Il costo di una licenza può variare considerevolmente a seconda della città, con prezzi che possono raggiungere e superare i 200.000 euro.
Entrambe le strade presentano specificità e requisiti che devono essere accuratamente valutati dall’aspirante professionista.
Quanto si guadagna?
I guadagni di un tassista possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la città di operatività, il numero di ore lavorate e la modalità di gestione della propria attività (autonomo o associato a cooperative). Sebbene alcuni tassisti possano percepire redditi mensili significativi, è fondamentale considerare anche i costi operativi, come il mantenimento del veicolo, il carburante e le tasse. Di conseguenza, la professione richiede una gestione attenta e informata per massimizzare i profitti mantenendo un elevato standard di servizio.
Il reddito mensile di un tassista varia significativamente, oscillando tra 1.000 e 4.000 euro, influenzato principalmente dalla località di operatività. Nelle grandi metropoli e zone turistiche, i guadagni tendono ad essere superiori rispetto a quelli in città minori o meno frequentate turisticamente. Fattori come l’esperienza possono incrementare ulteriormente questi guadagni. Inoltre, diventare tassista autonomo richiede l’apertura di una Partita IVA, optando per un regime fiscale adeguato, come il regime forfettario per chi non supera i 85.000 euro annui, o il regime ordinario altrimenti. Il regime forfettario prevede una flat tax vantaggiosa, mentre l’iscrizione alla Gestione Artigiani dell’Inps è obbligatoria per i contributi previdenziali, con possibili riduzioni per chi adotta il regime forfettario.
L’evoluzione del tassista nell’era digitale
L’avvento delle tecnologie digitali e delle app di mobilità ha introdotto nuove dinamiche nel settore dei trasporti. I tassisti oggi devono non solo competere con i tradizionali servizi di radiotaxi, ma anche navigare le opportunità e le sfide poste dalle piattaforme di ride-sharing. Questo contesto richiede un continuo aggiornamento professionale e la capacità di adattarsi a un mercato in rapida evoluzione, mantenendo al contempo un’attenzione costante alla qualità del servizio e alla soddisfazione del cliente.