L’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) per il triennio 2019-2021 ha segnato un momento significativo per il settore sanitario italiano, influenzando positivamente la vita professionale di oltre 50.000 professionisti del settore, tra cui medici di medicina generale e specialisti della continuità assistenziale. Dopo anni di attesa e negoziati complessi, questo accordo è stato finalmente ratificato, ponendo fine a un periodo di incertezza e avviando una nuova era di miglioramenti sostanziali per medici e pazienti. Per lo stipendio dei medici di famiglia è previsto un aumento del 3,78%. Andiamo a vedere i dettagli dell’accordo.
Aumenta lo stipendio dei medici di famiglia
Una delle novità più salienti dell’accordo riguarda il significativo aumento retributivo per i medici coinvolti, una misura attesa da tempo che riconosce il loro impegno e dedizione. Il rinnovo contrattuale prevede un aumento del 3,78%, accompagnato dalla regolazione di arretrati che per alcuni medici potranno ammontare fino a 15.000 euro.
Con un incremento retributivo del 3,78% e la regolazione degli arretrati, questo accordo rappresenta un passo avanti verso la valorizzazione del lavoro medico, come evidenziato da Domenico Proietti, segretario generale della Uil-Fpl.
Stipendio medici di famiglia e non solo: i benefici previsti dal nuovo contratto
L’ACN introduce anche importanti novità nel panorama lavorativo dei medici, come l’istituzione del Ruolo Unico. Questa innovazione, prevista per entrare in vigore a partire dal 2025, mira a garantire che ogni medico possa operare a tempo pieno, migliorando sia la qualità del servizio offerto ai pazienti sia la qualità della vita lavorativa dei medici stessi. Inoltre, l’accordo stabilisce un tavolo permanente dedicato alla conciliazione tra vita lavorativa e personale.
Tra le misure più innovative vi è l’accento posto sulla telemedicina e sul lavoro agile, soprattutto per supportare le donne medico in gravidanza o con figli piccoli e per garantire l’accesso alle cure in aree meno servite.
Inoltre, la nuova gestione della malattia e degli infortuni, che non influenzeranno più negativamente i punteggi delle graduatorie, è una conquista importante per garantire che nessun medico sia penalizzato a causa di circostanze avverse.
Tutto rose e fiori? Un bilancio dell’accordo, tra limiti e opportunità
Nonostante l’accordo abbia segnato progressi significativi, alcune richieste non sono state accolte, come l’utilizzo del lavoro part-time per motivi specifici e il riconoscimento del lavoro straordinario. Questi limiti, tuttavia, non offuscano l’importanza di un accordo che apre a nuove tutele del lavoro, interrompendo una lunga stagnazione e gettando le basi per ulteriori miglioramenti.
Uno sguardo al futuro
L’ACN getta le basi per il futuro, anticipando le trattative per il successivo triennio 2022-2024, con l’obiettivo di adeguare ulteriormente le condizioni lavorative e retributive dei medici alle evoluzioni del settore e alle esigenze dei pazienti.
Medico di famiglia: obblighi e come guadagna
Per diventare medico di base nel 2024, è necessario seguire un percorso di studi e formazione specifico, iniziando con una laurea in Medicina e Chirurgia, seguita dalla specializzazione in Medicina Generale. Il medico di base lavora generalmente in ambulatori privati o associati, garantendo assistenza continuativa. La carriera richiede una forte vocazione, competenze trasversali in ambito medico e umano, e l’iscrizione alle graduatorie online regionali dei MMG (Medici di Medicina Generale).
I medici di base devono adempiere a specifici obblighi per ricevere il loro stipendio, inclusa l’apertura dello studio per un minimo di cinque giorni a settimana e la fornitura di assistenza sanitaria per un numero di ore variabile a seconda del numero di pazienti assistiti.
Lo stipendio varia in base al numero di pazienti, all’esperienza del medico e parte da una base di 70 euro lordi per paziente. Esistono opportunità di guadagni extra, come indennità notturne, assistenza agli over 75, e vaccinazioni. Medici ospedalieri e di cliniche private hanno stipendi variabili, con medici ospedalieri che guadagnano dai 1.900 ai 4.500 euro netti mensili, a seconda dell’anzianità e degli incarichi.