Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha annunciato questa mattina sul suo canale X la sua visita a Kiev in occasione del secondo anniversario dell’invasione russa del Donbass.

Era il 24 febbraio del 2022 quando l’Europa si risvegliò improvvisamente con la guerra alle porte. L’occidente si risvegliò con la guerra alle porte. Sono passati due anni da quel giorno e in Ucraina ancora si combatte e le posizioni sono ancora talmente distanti da non lasciar intravedere uno spiraglio di trattativa.

Ucraina, il leader di Azione Carlo Calenda: “Il 24 febbraio tornerò a Kiev per portare nostra vicinanza al popolo ucraino”

In occasione del secondo anniversario dello scoppio del conflitto in Europa il leader di Azione Carlo Calenda annuncia la sua visita a Kiev. 

“Il 24 febbraio tornerò in Ucraina a Kiev e Kherson per portare la nostra vicinanza al popolo ucraino e alla sua lotta di liberazione, in occasione del secondo anniversario dell’invasione russa”

ha scritto Calenda sul suo canale X e poi aggiunge:

“Il fronte della libertà, della difesa delle democrazie e della nuova Europa è lì”.

Dl Ucraina, il Parlamento ha approvato l’invio di armi e equipaggiamenti militari per il 2024

La settimana scorsa, intanto, il decreto Ucraina, che estende a tutto il 2024 l’invio degli armamenti e degli aiuti a Kiev per sostenere la sua lotta di difesa, è diventato legge.

Dopo il via libera del Senato, lo scorso 18 gennaio, anche la Camera ha approvato a larga maggioranza (218 deputati e solo 42 contrari da parte del M5s e Avs) il decreto che autorizza il Governo Meloni a inviare armi ed equipaggiamenti militari in Ucraina.

Come di consueto l’elenco dei materiali e degli equipaggiamenti inviati a Kiev verrà definito di volta in volta con decreto ministeriale del Ministro della Difesa di concerto con i titolari di Esteri ed Economia. I ministri della Difesa e degli Esteri riferiranno alle Camere con cadenza trimestrale in merito all’evoluzione del conflitto in Ucraina.