Oggi, martedì 13 febbraio, si celebra la Giornata mondiale della radio 2024. La ricorrenza, istituita per la prima volta nel 2012 dopo la conferenza generale dell’Unesco, ricorda a tutti quanti noi l’importanza di questo mezzo di comunicazione. Vediamo insieme i punti principali della storia e alcune curiosità.

Giornata mondiale della radio 2024: la storia

Era il 1946 quando nacque ufficialmente la radio delle Nazioni Unite, che passò alla storia e, a suo modo, cambiò il mondo. Era da poco terminata la Seconda guerra mondiale e venne trasmesso il primo messaggio di pace.

Tale importantissimo mezzo di comunicazione è cambiato e si è sviluppato nel corso degli anni, cercando di rimanere sempre al passo con i tempi e riuscendo a resistere tanto alla diffusione della televisione quanto a quello dei social media e delle nuove piattaforme.

Da tanto tempo la radio è un medium di estrema rilevanza. Oggi riesce a portare nelle case degli italiani e di tutti gli abitanti del mondo non solo informazioni, ma anche intrattenimento. Gli usi e gli scopi della radio poi possono essere molteplici.

La Giornata mondiale della radio 2024, che cade proprio oggi, ci ricorda tutto il percorso compiuto dal mezzo di comunicazione negli anni. La ricorrenza, che si celebra a livello internazionale, ha in realtà delle radici italiane.

Il motivo? Il 3 marzo del 1896 il “nostro” Guglielmo Marconi brevettò per la prima volta nella storia la radio. Da quel momento in poi le cose cambiarono per sempre. Il “papà” della radio portò una novità mai vista prima d’ora che riuscì, mano a mano, a diffondersi in tutto il mondo.

Uno dei primi e importanti momenti di svolta fu quando il segnale riuscì ad arrivare addirittura oltreoceano. Ecco allora che il medium si diffuse a livello globale, modificando la storia della comunicazione e molto altro ancora.

La radio in Italia ieri e oggi

Nel nostro Paese il 6 ottobre del 1924 venne annunciato il primo programma radiofonico. Capiamo dunque che la celebrazione di oggi è molto importante anche perché ricorre l’anniversario dei 100 anni da tale fondamentale evento.

Negli anni ’50 nel nostro Stivale il mezzo venne reso più fruibile, prendendo le sembianze di un apparecchio portatile, più piccolo è più comodo. Iniziarono poi negli anni ad essere trasmesse non solo le informazioni di cronaca nazionale ed internazionale, ma anche trasmissioni dal format popolare come il Festival di Sanremo o le partite di calcio minuto per minuto.

Da quel momento molte cose sono cambiate e oggi si stima che circa 35 milioni di persone nel mondo ascoltino la radio. La Giornata internazionale serve in realtà non solo a ricordarci la sua importanza, ma anche a proteggere e salvaguardare il settore radiofonico.

Sono centinaia di migliaia anche le persone che lavorano in tale ambito. E non parliamo solamente dei conduttori radiofonici, ma anche di tutte le squadre che si trovano dietro i microfoni e che ogni giorno si danno da fare per far funzionare al meglio questa grande macchina.

Perché proprio il 13 febbraio?

Arriviamo a questo punto ad una domanda che in molti si staranno facendo. Come mai la Giornata mondiale della radio, nota anche con la dicitura inglese World Radio Day, si celebra proprio il 13 febbraio di ogni anno?

La risposta è molto semplice. La scelta della data non è casuale. La ricorrenza ricade proprio oggi perché corrisponde al giorno in cui, nel 1946, nacque la radio delle Nazioni Unite di cui abbiamo parlato all’inizio. Ci fu la prima trasmissione.

Il 13 febbraio di 78 anni fa, quando il mondo era uscito dalla guerra solo pochi mesi prima, venne mandato in tutto il mondo il primo messaggio di pace post bellico proprio tramite tale radio. La data dunque è stata scelta dai membri dell’Unesco per questo motivo.