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Guerra Ucraina, la Camera degli USA non vota i nuovi aiuti per Kiev. L’Ucraina abbatte sedici droni russi

La Camera dei Rappresentanti degli USA non voterà il disegno di legge proposto dal Senato riguardante nuovi aiuti nei confronti dell’Ucraina. Intanto durante la notte di oggi 13 febbraio 2024 le forze russe hanno colpito la centrale elettrica di Dnepropetrovsk, causando gravi disagi alla popolazione locale. L’Ucraina invece ha risposto abbattendo 16 droni lanciati da Mosca.

Biden: “Non ci piegheremo alla Russia”

20:48

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha dichiarato che:

Non ci piegano davanti a nessuno, figuriamoci davanti a Putin. Abbiamo unito la Nato, non possiamo andarcene ora. La storia ci guarda

La dichiarazione è giunta in seno alla tragica situazione dell’Ucraina e al voto, atteso alla Camera, relativo all’invio degli aiuti.

biden primarie South Carolina

L’America deve essere ritenuta affidabile, credibile. Gli Stati Uniti hanno messo insieme una coalizione di quasi cinquanta nazioni per sostenere l’Ucraina

Così, ha affermato il presidente, dopo le minacce di Donald Trump e rinnovando l’impegno degli Stati Uniti nella Nato.

McConnell esorta la Camera statunitense ad approvare gli aiuti a Kiev

20:30

Il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell ha invitato la Camera degli Stati Uniti, tramite il portavoce Mike Johnson, ad approvare il voto sugli aiuti a Kiev.

McConnell ha, comunque, precisato che:

Non sono così presuntuoso da dirgli come farlo. Abbiamo sentito ogni sorta di voci sul fatto che la Camera sostenga o meno l’Ucraina. Mi sembra che il modo più semplice per risolvere questo problema sarebbe votare. E spero che lo speaker trovi un modo per consentire alla Camera di esprimere la propria volontà sulla questione degli aiuti all’Ucraina e anche sulle altre parti del disegno di legge

Michel: ”

19:23

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo l’adozione della decisione e del regolamento che chiariscono gli obblighi dei depositari centrali di titoli, i cosiddetti (Csd), che detengono risorse della Banca centrale di Russia:

Accolgo con favore la decisione unanime del Consiglio dell’Ue sulle nuove regole applicate ai beni russi immobilizzati in base alle sanzioni dell’Ue. Verranno accantonati i ricavi straordinari derivanti dalle attività immobilizzate russe e appartenenti ai depositari centrali di titoli dell’Ue. Questo è un primo passo per renderli disponibili per la ricostruzione dell’Ucraina

Dopo le misure restrittive alla Russia, adottate dal Consiglio Europeo, il Michel ha aggiunto:

Dopo l’invasione illegale e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, l’Ue, in coordinamento con i partner internazionali, ha deciso di vietare qualsiasi operazione relativa alla gestione delle riserve e delle attività della Bcr. In conseguenza di tale divieto, le attività pertinenti detenute da istituti finanziari negli Stati membri dell’Ue sono ‘bloccate’

In particolare, il Consiglio ha sottolineato che i Csd possiedono oltre 1 milione di euro di attività della Bcr e devono contabilizzare separatamente le disponibilità liquide straordinarie accumulate a seguito delle misure restrittive dell’Ue. Stando a quanto imposto dall’Ue, i Csd non possono cedere l’utile netto che ne deriva:

In considerazione dei rischi e dei costi connessi alla detenzione delle attività e riserve della Banca centrale di Russia, ciascun depositario centrale di titoli può chiedere alla propria autorità di vigilanza di autorizzare lo svincolo di una quota di tale utile netto al fine di assolvere gli obblighi di legge in materia di requisiti patrimoniali e di gestione del rischio. Il contributo finanziario può essere trasferito attraverso il bilancio dell’Ue allo strumento per l’Ucraina, sul quale il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio il 6 febbraio 2024

Michel e von der Leyen

Biden: “Urgente okay della Camera per i fondi all’Ucraina”

17:42

Dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto soddisfatto dell’accordo raggiunto in senato per i fondi all’Ucraina, ma è necessario con urgenza l’ok della Camera:

Apprezzo la coalizione bipartisan di senatori che si sono uniti per mandare avanti questo accordo e chiedo alla Camera di muoversi con urgenza. Non possiamo permetterci di aspettare più a lungo: il costo dell’inazione è ogni giorno più alto specialmente in Ucraina

Biden ha guardato con favore all’approvazione del Senato del pacchetto da 95 miliardi, in cui oltre ai 60 miliardi destinati al vitale lavoro per difendere la libertà dell’Ucraina, ci sono i fondi di cui Israele “ha bisogno per proteggere il suo popolo dai terroristi di Hamas“, e quelli per “gli aiuti umanitari che salvano la vita per il popolo palestinese, la vasta maggioranza del quale non ha niente a che vedere con Hamas

Così il presidente statunitense ha dichiarato:

È arrivato il momento che la Camera agisca e mi mandi sulla scrivania la legge bipartisan immediatamente in modo che la possa firmare. Vediamo già notizie di truppe ucraine che esauriscono le munizioni al fronte mentre i russi continuano ad attaccare e Putin prosegue il suo sogno di soggiogare il popolo ucraino

Biden

Ungheria: “Nato più forte della Russia”

17:05

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha dichiarato che la Russia non avrebbe motivo di attaccare la Nato:

Perché dovrebbe farlo? La Nato è molto più forte della Russia, perché uno dovrebbe attaccare qualcun altro che è molto più forte di lui? Che senso avrebbe?

Szijjarto ha risposto a quanto detto da alcuni dirigenti occidentali, fra i quali il ministro della Difesa danese. Secondo il ministro ungherese, infatti, sarebbe irrealistico che la Russia possa, tra qualche anno, attaccare un Paese membro della Nato.

Secondo quanto riportato dall’agenzia croata Hina, il ministro si trova nel Paese per l’inaugurazione di una nuova scuola a Petrinja, realizzata con fondi ungheresi. La cittadina croata è stata devastata dal violento terremoto del dicembre 2020. Nell’intervista rilasciata all’emittente, Szijjarto ha sottolineato l’interesse di Budapest a velocizzare l’allargamento dell’Ue ai Balcani occidentali.

Premier estone Kallas e il mandato di arresto della Russia: “Solita intimidazione”

15:23

Kallas Russia

La premier estone Kaja Kallas commenta il mandato di arresto emesso nei suoi confronti dalla Russia. La prima ministra non si dice sorpresa, e definisce questo atto “la solita tattica di intimidazione” del Cremlino.

“L’azione della Federazione Russa non mi meraviglia, poiché si tratta della sua tattica abituale di intimidazione“.

La Kallas ha aggiunto che continuerà a sostenere l’Ucraina e a lottare contro quella che definisce la “propaganda russa“.

Musk e senatori repubblicani contro gli aiuti all’Ucraina

14:45

Nella giornata di ieri, Elon Musk e altri senatori repubblicani si sono incontrati in una riunione virtuale su ‘X’ (ex Twitter) per discutere del pacchetto di aiuti all’Ucraina, approvato oggi al Senato.

Tutti i presenti hanno espresso un parere fortemente contrario ai finanziamenti, con Musk che ha detto agli altri partecipanti che non c’è alcuna possibilità” che la Russia perda la guerra, aggiungendo:

“Questa spesa non aiuta l’Ucraina. Prolungare la guerra non aiuta l’Ucraina”.

D’accordo con lui il senatore Ron Johnson, per il quale coloro che credono in una vittoria di Kiev “vivono in un mondo di fantasia“. Un altro, J.D. Vance, ha detto che devono “uccidere questa cosa“, riferendosi alla legge sugli aiuti, respinta con voto contrario sia da lui, sia dagli altri partecipanti.

Hacker filorussi ‘Noname’ contro siti italiani: disagi limitati

14:02

Gli hacker filorussi di ‘Noname057(16)’ hanno compiuto un nuovo attacco verso alcuni siti italiani.

Il motivo risiederebbe in un appoggio alle proteste degli agricoltori che si stanno svolgendo in tutta Europa, che hanno portato ‘Noname’, nei giorni scorsi, a compiere un’azione analoga in Spagna.

Lo rivendicano gli stessi hacker in un post sul loro canale Telegram:

“Gli agricoltori sono stanchi delle politiche sbagliate delle autorità italiane, che sponsorizzano con tutte le loro forze il regime criminale di Zelensky e non cercano nemmeno di risolvere i problemi interni del Paese, fregandosene dei propri cittadini. Gloria alla Russia!”

Secondo l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale i disagi, al momento, sarebbero limitati.

I siti colpiti vi sono:

  • l’Agenzia del demanio
  • Credem
  • Bper
  • le aziende del trasporto pubblico di Siena, Torino, Palermo Cagliari e Trento.

Delegazione Corea del Nord sarà in Russia nei prossimi giorni

13:47

Una delegazione della Corea del Nord si recherà in Russia per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi.

Lo riferisce l’agenzia nordcoreana ‘Kcna’, che riporta come Kim Su Gil, del Politburo del Partito dei lavoratori, e altri funzionari nordcoreani saranno a Mosca dal 15 al 17 febbraio per il forum intitolato ‘Per la libertà delle Nazioni’.

Zelensky: “Grazie a Senato Usa per aiuti a Ucraina”

13:33

Subito dopo la notizia dell’approvazione del Senato del pacchetto di aiuti da 60 miliardi all’Ucraina, sono arrivati i ringraziamenti del presidente Voldymyr Zelensky.

Attraverso il proprio account ‘X’ (ex Twitter), il leader ucraino ha ringraziato, in primo luogo, i senatori che hanno garantito “la prosecuzione dell’assistenza all’Ucraina“, sottolineando l’importanza degli aiuti americani per la sopravvivenza dell’Ucraina e per la stabilità globale.

L’assistenza americana avvicina la pace giusta in Ucraina e ripristina la stabilità globale, con conseguente aumento della sicurezza e della prosperità per tutti gli americani e per tutto il mondo libero“.

Senato Usa approva finanziamento all’Ucraina

13:09

Come previsto, il Senato degli Stati Uniti ha approvato il pacchetto di finanziamento di 95 miliardi di dollari destinati a Ucraina – che ne riceverà 60 – Israele e Taiwan.

Ora il testo passerà alla Camera dove, però, i Repubblicani hanno promesso che rigetteranno la legge.

Dnipro, evacuato ospedale e scuole chiuse dopo attacco a centrale termoelettrica

12:44

Scuole chiuse e un ospedale evacuato a Dnipro, dopo gli attacchi con droni condotti nella notte dalla Russia e che hanno hanno colpito la centrale termoelettrica di Dnepropetrovsk.

Lo ha comunicato l’ufficio del sindaco di Dnipro, Boris Filatov.

A causa dei bombardamenti notturni, stiamo evacuando uno degli ospedali, fermando l’impianto di riscaldamento e portando fuori un numero considerevole di pazienti sottoposti a cure palliative. Stiamo anche chiudendo le scuole“.

Il problema principale è l’aumento delle temperature dovute all’inverno, con i sistemi di riscaldamento compromessi dagli attacchi che hanno preso di mira gli impianti energetici.

Ministro della Cultura lituano ricercato dai russi: “Tentativo di soffocare la libertà”

12:37

La Russia ha emesso oggi dei mandati di cattura per “azioni ostili nei confronti di esponenti di spicco dei Paesi baltici.

Tra questi, la premier estone Kaja Kallas e il ministro della Cultura della Lituania, Simonas Kairys. Quest’ultimo, nel commentare la notizia, ha dichiarato che si tratta della solita “distorsione dei fatti” tipica del Cremlino:

Il regime sta facendo quello che ha sempre fatto: sta cercando di soffocare la libertà e di continuare a creare la propria versione che è in contrasto con i fatti o la logica“.

Estonia: “Russia prepara conflitto con Nato per il prossimo decennio”

12:16

Secondo Kaupo Rosin, capo dei servizi segreti dell’Estonia, la Russia si starebbe preparando a un conflitto militare contro i Paesi Nato entro il prossimo decennio.

Queste le sue parole:

La Russia ha optato per un confronto a lungo termine e il Cremlino probabilmente deciderà di scatenare un conflitto con la Nato entro il prossimo decennio“.

Rosin invita le forze occidentali a prepararsi a questa possibilità, perché altrimenti “le probabilità di un attacco militare russo saranno maggiori“.

L’avvertimento arriva, forse non casualmente, lo stesso giorno in cui Mosca ha emesso un mandato d’arresto nei confronti della premier estone Kaja Kallas.

Confisca beni russi nelle sanzioni è “furto” che “manderà in frantumi economia globale”

11:37

La Russia torna nuovamente all’attacco delle sanzioni con cui le forze occidentali mirano a indebolirla nella guerra d’invasione all’Ucraina.

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, parla di vero e proprio “furto” riferendosi alla confisca di beni russi, e dichiara che il Cremlino reagirà come si fa con i “ladri, annunciando una risposta dura ai Paesi favorevoli a tali sanzioni.

Le parole della Zakharova si aggiungono a quelle del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui l’espropriazione finirà con il mandare in frantumi tutti i pilastri dell’economia globale.

Intelligence Ucraina: Russia acquista terminali ‘Starlink’ da Paesi arabi

10:36

Starlink Russia

L’Intelligence ucraina accusa nuovamente la Russia di star utilizzando terminali per l’internet satellitare ‘Starlink’, sviluppati dalla compagnia ‘SpaceX’ di Elon Musk.

L’agenzia dichiara di aver intercettato comunicazioni russe in cui viene sostenuto che il Cremlino avrebbe acquistato i terminali da non meglio precisati “Paesi arabi“.

L’11 febbraio, Elon Musk aveva negato che la sua ‘SpaceX’ avesse venduto, direttamente o indirettamente, terminali ‘Starlink’ a Mosca e anche Dmitri Peskov, portavoce di Putin, si era espresso contro questa possibilità, sostenendo che quei sistemi non potessero essere utilizzati in Russia.

Tuttavia, nel suo report, l’intelligence ucraina ha allegato anche il passaggio di una telefonata in cui soldati russi dichiarano di esser riusciti a installare uno di questi terminali.

Quattro ucraini uccisi e 11 feriti nelle ultime 24 ore

9:43

Le autorità ucraine hanno reso note le vittime e i feriti a seguito degli attacchi russi nelle ultime 24 ore.

Si tratterebbe di quattro persone uccise e 11 ferite in una serie di attacchi che hanno colpito nove oblast ucraini, nello specifico:

  • Sumy
  • Chernihiv
  • Mykolaiv
  • Luhansk
  • Kharkiv
  • Dnipropetrovsk
  • Donetsk
  • Kherson
  • Zaporizhzhia

Russia pronta ad ampliare legge su organizzazioni ‘indesiderabili’

8:03

La Russia punta ad ampliare la legislazione relativa alle cosiddette organizzazioni cosiddette ‘indesiderabili’, cui viene impedito di operare nel Paese.

È stata presentata una proposta di legge che includerebbe nell’elenco tutte quelle associazioni o gruppi che sono finanziati da Stati ritenuti ostili a Mosca. In questo senso, ne sarebbero oggetto anche media internazionali come la Bbc.

La legge esiste dal 2015 e colpisce tutti quei gruppi che il governo ritiene oppositori del Presidente russo Vladimir Putin, tra cui Ong, media indipendenti e gruppi per i diritti umani. La stretta, come sostenuto dal legislatore Vasily Piskarev, mira a contrastare le sanzioni, i progetti di investimento bloccati, l’interferenza nelle elezioni russe e l’incitamento all’odio etnico.

Ucraina, danneggiata la centrale termoelettrica di Dnepropetrovsk

7:35

I nuovi attacchi condotti dalla Russia nella notte di oggi 13 febbraio hanno colpito la centrale termoelettrica di Dnepropetrovsk. La stessa struttura è stata danneggiata e, come riferiscono i media ucraini, ha smesso di funzionare causando diversi blackout in varie zone della città.

Ucraina, abbattuti 16 droni russi lanciati nella notte

7:14

La Russia ha lanciato dei nuovi droni contro l’Ucraina.

L’attacco di Mosca è partito da due zone differenti, tentando di colpire Kiev che comunque ha intercettato i droni negli oblast di Kherson, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia.

Al momento, come riferisce il ‘Kiev Independent’, non ci sarebbero feriti o morti.

USA, la Camera dei Rappresentanti non vota i nuovi aiuti per l’Ucraina

7:00

La Camera dei Rappresentanti USA ha deciso di non votare i nuovi aiuti nei confronti dell’Ucraina. Ad affermarlo è il Presidente della Camera Mike Johnson, che ha quindi bloccato il disegno di legge del Senato americano.

Dal punto di vista di Johnson, così come di gran parte dei repubblicani, gli Stati Uniti devono affrontare problemi più urgenti come ad esempio la crisi migratoria al confine con il Messico. La questione del rafforzamento delle frontiere è prioritaria rispetto all’invio di aiuti militari all’estero.