Dalla Guerra a Gaza alle proteste degli agricoltori, che si sono messi in marcia fino a Roma. La premier Giorgia Meloni, ospite al Tg5, ha risposto ad alcune domande sulle questioni più scottanti e delicate, attualmente nel nostro Paese.

Governo, Meloni: “Soddisfatta dei risultati. L’opposizione? Più nervosa”

In una intervista al Tg5, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla posizione dell’Italia nel quadro della politica estera. Dopo le recenti critiche di Matteo Renzi, che l’ha definita un’influencer al pari di Chiara Ferragni, la leader di Fratelli d’Italia ha ribadito gli ottimi risultati raggiunti, che confermerebbero quanto fatto finora dal Governo.

Sono soddisfatta della centralità del ruolo che l’Italia sta tornando ad acquisire, banalmente perché quella centralità diventa anche un ritorno per le nostre famiglie e per le nostre imprese. La chiamiamo politica estera ma è anche politica interna. E poi, perché dimostra che con una maggiore consapevolezza di ciò che si rappresenta e di come la nostra nazione è vista all’estero si possono ottenere dei risultati molto importanti. Probabilmente si poteva fare un po’ di più anche prima ma siamo in ogni caso contenti che l’Italia abbia oggi il ruolo che merita

Un ruolo di primo piano, quindi, quello dell’Italia, che sta lentamente riguadagnando terreno. Nel frattempo, il governo deve zigzagare fra le polemiche dell’opposizione. Così la Meloni ha dichiarato:

L’opposizione fa il suo mestiere, la vedo però decisamente più nervosa della maggioranza. La maggioranza la trovo compatta, certo ci sono sfumature diverse che però considero un valore aggiunto altrimenti saremmo un partito unico. Stiamo insieme per scelta e quando dobbiamo trovare soluzioni, le troviamo sempre

Occupazione, salari e famiglie, Meloni: “Dati record, è la strada giusta”

Nella lunga intervista, la premier Giorgia Meloni si sofferma anche sulla delicata questione dell’occupazione e dei salari. La Presidente del Consiglio ha tenuto a precisare l’enorme lavoro del Governo a fronte delle poche risorse disponibili:

Noi abbiamo fatto la scelta di concentrare le poche risorse di cui disponevamo tutte per aiutare il reddito delle famiglie, i salari, il lavoro, le aziende, obiettivamente in una situazione economica molto complessa. I risultati sulla carta ci danno ragione. I dati occupazionali dicono che abbiamo record di occupazione, record di contratti stabili, record nell’aumento dell’occupazione femminile, la più bassa disoccupazione degli ultimi 15 anni. Il reddito disponibile delle famiglie, secondo l’Ocse, è aumentato in Italia 6 volte di più della media delle altre nazioni.

Una strada ancora lunga e decisamente in salita, ma che, sottolinea la Meloni, è quella da seguire:

Significa che la strada è quella giusta, significa che concentrare le risorse su questo rispetto a disperderle su cose che avrebbero avuto un impatto minore era una scelta corretta. Dopodiché non ci accontentiamo, bisogna continuare a lavorare, ma noi abbiamo dato un segnale anche con una serie di provvedimenti rivolti al mondo delle imprese: non saremo mai un ostacolo ma siamo un alleato di chi produce, crea ricchezza e posti di lavoro. E anche questo può fare la differenza

Dall’ex-Ilva al caso Stellantis, Meloni: “Sono dossier complessi, ma trascurati e trascinati per anni”

Si susseguono le polemiche sul caso Stellantis, dopo la notizia della cassa integrazione nello stabilimento di Mirafiori Torino e le dichiarazioni dell’AD, Carlos Tavares, sugli incentivi per il comparto dell’automotive.

A queste si aggiunge la delicata questione dell’ex-Ilva di Taranto, fra le più importanti realtà siderurgiche italiane. C’è la possibilità che tutti questi tavoli aperti pregiudichino le elezioni europee? Così, la Meloni ha dichiarato in merito:

Il modo migliore per fare la campagna elettorale è governare e governare bene. Continuerò a fare il mio lavoro, continueremo a fare il nostro lavoro. Chiaramente sono tutti dossier molto complessi su cui stiamo lavorando tantissimo, e sono molto complessi perché sono stati trascinati e trascurati per anni, li stiamo affrontando con serietà, abbiamo il vantaggio di non avere condizionamenti, i lavoratori lo vedono e facciamo le scelte migliori per il nostro sistema economico

Sono preoccupati gli agricoltori, che negli ultimi giorni si sono messi in marcia da tutta Italia a bordo dei loro trattori per protestare contro le direttive europee e le precarie condizioni in versa il comparto agricolo. Sit-in e blocchi stradali si sono verificati a Roma, dove i trattori si sono riuniti per farsi ascoltare dal Governo. Sul tema, la premier ha affermato:

Capisco le proteste ovviamente perché l’agricoltura é in una condizione molto difficile in Europa Noi abbiamo una situazione per la quale aumentano i costi di produzione, diminuiscono i costi di vendita e in tutto questo hanno impattato una serie di follie di quella che dicevano fosse una transizione ecologica ma in realtà era una transizione ideologica. E se qualcuno ha pensato di poter salvare l’ambiente facendolo contro gli agricoltori piuttosto che con gli agricoltori non sa di cosa parla.

Chiaramente per modificare tutto questo, le prossime elezioni europee fanno la differenza ed è quello che noi speriamo di fare. Quello che oggi gli agricoltori chiedono sono le posizioni che il governo italiano ha tenuto in Europa su molti dossier, in alcuni casi anche vincendo, come sui fitofarmaci. Credo che a livello nazionale si veda che abbiamo investito molto nel settore, le risorse sono aumentate, abbiamo portato da 5 a 8 miliardi i fondi del Pnrr, facciamo del nostro meglio, ma chiaramente l’Europa da questo punto di vista è dirimente

La crisi umanitaria, dall’Ucraina a Gaza. Meloni: “Trovare una soluzione duratura”

Altro tema controverso quello delle due guerre che hanno sconvolto il Medio Oriente, con il conflitto scoppiato il 7 ottobre fra Israele e Hamas, e l’Ucraina, a seguito dell’invasione russa. Nel quadro internazionale, secondo la premier:

L’Italia deve continuare a giocare il ruolo di una nazione che non affronta la storia con gli slogan, che conosce la posta in gioco dell’invasione dell’Ucraina e della questione mediorientale. Occorre trovare una soluzione duratura alla questione mediorientale, chiaramente, difendere il diritto di Israele a esistere ma chiedere il rispetto per la popolazione civile. È quello che l’Italia sta facendo tenendo delle posizioni serie