L’euforia del mondo Roma procede a gonfie vele, anche se chi non è felice come avrebbe voluto è sicuramente Romelu Lukaku. L’arrivo di Daniele De Rossi ha dato lo scossone all’ambiente, che anche contro l’Inter ha accettato di buon grado la sconfitta, sottolineando l’impegno ma sopratutto la trasformazione di una squadra che ha cambiato totalmente pelle dopo l’esonero di Josè Mourinho.
Molti i giocatori che hanno tratto nuova linfa, eccetto uno, quel Big Rom entrato in un buco nero da cui sta faticando ad uscire. A dimostrarlo il concetto di gol, il belga si è arenato e non riesce a far ripartire i giri.
Roma, Lukaku e il problema del gol
Non è un bel momento per Lukaku, si è fermato. La diapositiva è stata il match contro l’Inter, dove non è riuscito a timbrare il cartellino, ma sopratutto è apparso non lucido, come in occasione del dribbling mal riuscito su Sommer che avrebbe potuto consegnare ai giallorossi il gol del pareggio.
Raffigura il momento del giocatore, fermo a nove gol stagionali in campionato, mentre in Europa sono cinque le marcature su sei uscite. Numeri che rasentano il passato, il presente dice che Romelu ha le polveri bagnate. Non riesce ad essere decisivo, fatica a stare appresso alla manovra di gioco, venendo annullato in un attimo.
Tanti i fattori, come quello relativo alla stanchezza. Perchè con Mourinho Lukaku è stato spremuto in ogni sua goccia. Lo Special One non ha mai fatto a meno di lui, ribadendo sempre come fosse indispensabile in termini di gioco. Perchè lo schema era fisso: palla lunga verso di lui per attirare avversari e far salire i compagni e puntare sulla profondità.
Un lavorone che lo ha sfiancato, tanto da risultare inefficiente in zona gol nel lungo periodo. La benzina sembra essere finita, il giocatore sta faticando nel recuperare nuova energia, visto che non sta trovando momenti di stop in un momento della stagione in cui si decidono molte cose.
Un altro problema anche il nuovo metodo di gioco della Roma. De Rossi non sta usando Lukaku come torre, lavora sul collettivo, cercando di far rendere la sua creatura sfruttando al meglio le incursioni per vie centrali tramite palleggio, usufruendo anche dell’ampiezza.
Che non sta aiutando il giocatore, spesso spalle alla porta alla ricerca del dialogo con i centrocampisti per poter contare sui loro inserimenti, specie se bisogna chiudere l’azione partita dalle fasce. Che in teoria sarebbe oro colato per lui, ma con tutto questo lavoro non riesce ad arrivare in area avversaria lucido.
Mal di big
Andando più nel dettaglio in casa Roma emerge un’altra cosa, che nel corso degli anni ha caratterizzato la carriera di Lukaku, ovvero la mancanza di incisività nei big match. Quando la temperatura sale Big Rom sembra come congelarsi. A non arrivare sono i gol, negli incontri d’alta classifica l’attaccante non è riuscito mai a lasciare il segno. Sì, sono arrivati due gol contro Napoli e Fiorentina, ma se si prendono in rassegna anche Inter, Juventus, Milan, Lazio e Atalanta, il piatto piange.
Di gol nemmeno l’ombra, così come anche in termini di gioco la situazione non è mai stata delle migliori. Romelu è sempre andato in costante difficoltà, con il giocatore che non è riuscito mai a trovare il bandolo della matassa per uscire fuori dall’impasse. Ora i playoff di Europa League contro il Feyenoord, con la speranza dei tifosi di ritrovare la migliore versione di Lukaku, per poter ripartire a segnare.