Se la sapete cucinare, togliendole quel suo caratteristico sapore di selvatico, la carne di cinghiale è una vera delizia: saporita, intensa, ma non pesante o nauseante. Ma come cucinare il cinghiale? Al sugo, in umido, alla cacciatora… i modi sono moltissimi, tutti speciali. Per un risultato perfetto è però sempre importante trattare la carne nel modo corretto. Vediamo come.
Come togliere l’odore di selvatico dalla carne di cinghiale
Prima di vedere come cucinare il cinghiale al sugo preparando un fantastico ragù, approfondiamo qual è il giusto metodo di trattare questa carne caratterizzata da un intenso odore di selvaggina. La soluzione è semplice: una buona marinatura, che varia però in base all’età dell’animale.
Il cinghiale molto giovane, dai 3 ai 6 mesi di vita, ha una carne tenera e delicata, che non necessita di marinatura. Il cinghiale giovane, dai 6 mesi a 1 anno, ha una carne tenera, dal sapore non accentuato: in questo caso può bastare una leggera marinatura fredda.
Quando invece abbiamo la carne di un cinghiale maturo, 1-2 anni di vita, con pelo scuro e carne dal sapore marcato, si rende assolutamente necessaria una marinatura fredda. Nel caso di un cinghiale adulto, fino a 5-6 anni di vita, la carne sarà un po’ indurita, ma comunque saporita, e necessiterà di una marinatura cotta.
Come cucinare il cinghiale al sugo: il ragù
Come cucinare il cinghiale al sugo se non preparando un ottimo ragù? Sarà fantastico per condire le vostre pappardelle. Partiamo dagli ingredienti che vi servono.
Per il ragù (circa 2 kg):
- Cinghiale 1,5 kg
- Carote 3
- Sedano 4 coste
- Cipolle 2
- Aglio 3 spicchi
- Rosmarino 1 rametto
- Vino rosso 100 g
- Sale
- Pepe
- Olio extravergine d’oliva 30 g
- Concentrato di pomodoro 75 g
- Timo
- Salvia
- Maggiorana
- Cioccolato fondente 10 g
- Bacche di ginepro
- Brodo vegetale 1 l
Per la marinatura:
- Vino rosso 600 g
- Carote 1
- Sedano 1 costa
- Cipolle 1
- Pepe nero in grani
- Alloro 4 foglie
La ricetta passo passo
Come cucinare il cinghiale al sugo di ragù quindi? Tagliate la carne in tranci e metteteli in una ciotola con le verdure tagliate a tocchi e le foglie di alloro. Coprite completamente con il vino rosso e lasciate marinare il cinghiale in questo liquido da un minimo di 12 ore fino a un massimo di 24. Regolatevi comunque in base alle indicazioni date precedentemente, a seconda dell’età del cinghiale.
Trascorso il tempo scolate la carne e tagliatela a pezzettini regolari di circa 1 cm. Tagliate a brunoise sedano, carote e cipolla, quindi fatele soffriggere in un filo d’olio con gli spicchi d’aglio. Aggiungete anche le bacche di ginepro e le erbe aromatiche avvolte con lo spago da cucina, quindi fate appassire bene tutte le verdure per circa 20 minuti. Versate ora il concentrato di pomodoro, sfumate con il vino rosso e, quando l’alcol sarà evaporato, aggiungete la polpa di cinghiale tagliata a tocchettini. Fate cuocere il tutto a fiamma medio/alta per qualche minuto e aggiungete il brodo vegetale caldo.
Ultimi passaggi
Siete alle fasi finali della ricetta, manca davvero poco. Cuocete a fiamma dolcissima con il coperchio socchiuso fino a quando il brodo non si sarà ristretto e la carne avrà una consistenza morbida: ci vorrà all’incirca 1 ora e mezza. Se volete ottenere un ragù di cinghiale ancora più morbido, che quasi si scioglie in bocca, potete prolungare i tempi di cottura oppure cuocere la carne a fuoco più lento.
Una volta ultimata la cottura, aggiungete il cioccolato fondente grattugiato, salate e completate con una bella grattugiata di pepe a piacere. Ecco come cuc inare il cinghiale al sugo in modo semplice e goloso!
Se non lo consumate subito, potete conservarlo in frigorifero per 2 o 3 giorni in contenitore ermeticamente chiuso. Potete anche congelarlo, ma solo se avete utilizzato ingredienti freschi e non decongelati.