False dimissioni in consiglio comunale, scatta l’esposto in Procura. Saranno i magistrati della procura umbra a stabilire se le due diverse lettere di dimissioni da componente della Consulta giovanile e dello sport, presentate questa mattina a nome del consigliere di opposizione Orlando Masselli, siano state effettivamente scritte entrambe dal consigliere, o se si sia in un primo momento tentato di presentare un documento falso.
Colpo di scena questa mattina a Palazzo Spada durante le operazioni di voto per l’elezione dei membri delle due consulte. Un’elezione movimentata come movimentata è stata l’intera seduta consiliare.
Terni, false dimissioni in Consiglio: esposto in Procura. Bandecchi: “Adesso la magistratura di Terni avrà qualcosa su cui lavorare”
Ma veniamo ai fatto così come si sono svolti. Tutto ha avuto inizio, come già accennato, con l’elezione dei membri della Consulta giovanile e dello sport del comune di Terni. Tra i nomi degli eletti figurava, come membro supplente, anche quello del consigliere di opposizione Orlando Masselli che, però, non era presente in aula e non aveva votato.
E’ in questo frangente che è spuntata la prima lettera di dimissioni, consegnata dal consigliere di Fratelli d’Italia Marco Cecconi su delega – secondo quanto dichiarato da quest’ultimo – del neoeletto.
E’ nato un primo scontro relativo alla legittimità del documento, dal momento che il consigliere Cecconi non era in possesso di una delega scritta rilasciata dal dimissionario che, come ha sottolineato il primo cittadino Bandecchi in aula, non era presente e non aveva potuto prendere parte alle operazioni di voto.
Ma da cosa si stava dimettendo Masselli? In pratica nel documento incriminato il protagonista rifiutava l’elezione a componente della commissione e contestualmente comunicava le dimissioni dalla stessa.
Dopo poco il colpo di scena. Il consigliere Masselli è arrivato in aula e dopo aver strappato la prima lettera, ne avrebbe scritta e firmata una seconda presentandola all’ufficio di segreteria.
E’ in questo momento che il sindaco Stefano Bandecchi è intervenuto nuovamente contestando la regolarità di quanto stava avvenendo e chiedendo al segretario comunale di verificare che i due documenti, fossero stati effettivamente scritti da Masselli.
“Io chiedo di prendere immediatamente le due lettere a nome di Masselli e chiedo che il segretario dovrebbe visionarle per trovarle identiche e uguali, fossero eventualmente diverse si sarebbe commesso in quest’aula un reato molto grave.”
Il controllo è stato fatto e gli esiti non avrebbero chiarito i sospetti tanto che l’amministrazione comunale ha deciso di investire della questione la magistratura ternana affinchè faccia luce sulla questione e se siano state commesse delle irregolarità.
Il racconto del sindaco Stefano Bandecchi: “Le calligrafie sono completamente diverse”
Alla fine del consiglio comunale il sindaco Bandecchi rispondendo alle domande dei giornalisti ha ricostruito così quanto accaduto.
“E’ stato prima protocollato un documento ci siamo opposti perché chi lo stava consegnando non aveva la delega. E’ venuto Masselli che ha preso quel documento lo ha strappato e l’ha buttato, poi ha riscritto il foglio di carta e lo ha firmato. Le calligrafie sono completamente diverse. Finalmente possiamo dare alla magistratura di Terni qualcosa su cui indagare sul serio e vedrà cosa Cecconi ha fatto…”.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi.