Si parla di shock in relazione alla tragedia dell’uomo sbranato da tre rottweiler mentre faceva jogging a Manziana (Roma) l’11 febbraio 2024. Il caso ha sollevato interrogativi sulla natura di questa razza canina e sulle circostanze che hanno potuto portare ad un attacco che è stato fatale, capace di uccidere, gli utenti in rete si chiedono: sono cani aggressivi? Per comprendere meglio la questione, Livia Ventimiglia e Simone Lijoi hanno intervistato Angelo Gazzano, docente universitario di etologia e benessere animale presso l’Università di Pisa, durante il programma “AAA Cercasi stabilità” su Radio Cusano Campus.

I rottweiler sono aggressivi?

L’esperto ha chiarito che non bisogna generalizzare e che non esistono razze cani intrinsecamente pericolose “a priori”, ma, piuttosto comportamenti che possono essere stimolati da una gestione inadeguata da parte di chi vive con i cani.

D: Se fossero stati altri cani sarebbe andata così?

R: Si, ma per un fattore legato alla taglia. Se fossero stati cani piccoli sarebbe andata diversamente. Non ci sono razze pericolose in modo generico: non tutti i rottweiler sono aggressivi, il fatto è che le razze possono diventare pericolose se non gestite in modo corretto.

Ha sottolineato così, il docente, che il rischio di comportamenti indesiderati aumenta se i cani non vengono gestiti correttamente.

Il cane rottweiler gestiva le mandrie del bovino, un guardiano di mandrie, è un cane protettivo e territoriale, chi lo prende all’inizio deve essere pronto abituarlo alla socializzazione e al contatto.

Si diceva che questi tre cani non avevano mai dato segni di aggressività in precedenza, è possibile?

Se così fosse, bisogna tenere a mente che si tratta solitamente di casi di aggressività che è stimolata da particolari eventi ed una gestione non buona. Ad esempio, se il cane viene sempre confidato in giardino, o se non viene mai portato fuori al guinzaglio, se non viene abituato alla socializzazione precocemente.

I rottweiler sono pericolosi? Cosa fare, la corsa stimola il senso di preda

Sul fatto che fossero tre cani coinvolti nell’aggressione dell’uomo a Manziana, Gazzano ha evidenziato l’esistenza di un “effetto branco”, che ha portato allo sviluppo della tragedia.

D: Il fatto che siano stati tre, si sono “aizzati” l’uno con l’altro?

R: C’è sicuramente stato un “effetto branco”. Il correre è un sistema che innesca un comportamento predatorio: automaticamente ai cani viene da inseguire. “Non tutti i rottweiler sono iene assassine” che fanno del male, ce ne sono anzi molti che sono agnellini. C’è la gestione non idonea: non si tengono i cani come delle sentinelle.

Bambini e cani, come comportarsi

Infine, Gazzano ha offerto consigli su come evitare incidenti tra bambini e cani, sottolineando l’importanza della sorveglianza costante e dell’educazione sia per il bambino che per l’animale. Ha enfatizzato l’importanza di premiare il cane quando si comporta in modo calmo e di evitare punizioni davanti al bambino.

D: Vediamo tanti comportamenti, anche sui social, in cui diversi video riprendono i bambini con i cani: magari per gioco tirano le orecchie e fanno magari movimenti bruschi o dispetti al cane, cosa possiamo fare per evitare incidenti?

R: I bambini sono imprevedibili, bisogna sorvegliare e, soprattutto, mai punire il cane davanti al bambino (a parte che in generale non andrebbe comunque mai punito) perché il cane non deve associarlo a qualcosa di negativo, va premiato, anzi, quando sta calmo e convive in simbiosi con il piccolo. Bisogna mostrare grande attenzione a prescindere, educare i bambini affinché rispettino il cane e, per l’animale, addestramento, socializzazione, contatto e convivenza.

L’intervista a Angelo Gazzano ha fornito, così, preziose riflessioni sulla gestione responsabile dei cani e sull’importanza dell’educazione e dell’addestramento per prevenire incidenti e promuovere una convivenza armoniosa tra esseri umani e animali domestici.