Il segretario nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, è intervenuto oggi Palazzo Spada a Terni dove era in corso la seduta del consiglio comunale e nel corso della quale ha spiegato le regioni delle sue dimissioni da sindaco.

L’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati lo ha ascoltato in un momento di pausa dei lavori dell’assise civica. La seduta, infatti, era stata sospesa subito dopo l’intervento del sindaco Bandecchi per consentire di riportare la calma.  

Terni, il sindaco Bandecchi: “No al ritiro delle dimissioni a cuor leggero, servono delle basi”

D: Sindaco, c’è la concreta possibilità di ritirare le dimissioni?

R: Il ritiro delle dimissioni non può avvenire a cuor leggero. Oggi è il primo giorno di un nuovo inizio. Oggi è il primo giorno di una serie di verifiche che stiamo facendo tutti insieme. Ora siamo in consiglio comunale, dopodichè la maggioranza si riunirà. Abbiamo un tavolo di lavoro aperto, ma non c’è fretta. Non è stata una finta aver dato le dimissioni e non è una cosa che si può fare a cuor leggero ritirarle servono delle basi, dei motivi precisi. Se abbiamo dato le dimissioni perché alcuni pilastri erano deboli, i pilastri vanno rinforzati sennò non si arriva da nessuna parte.

Bandecchi: “E’ fondamentale arrivare a Palazzo Chigi per portare un’italianità diversa”

D: Si può arrivare a Palazzo Chigi?

R: Si deve arrivare a Palazzo Chigi. C’è un’Italia che va a rotoli. C’è una classe politica che non è rispettosa del cittadino. E’ fondamentale arrivare a Palazzo Chigi e portare un’italianità diversa, non il Ministero del Made in Italy. L’italianità che è una cosa diversa.

D: Venerdì il Ministro Lollobrigida è passato al presidio dei trattori a Roma, lei cosa avrebbe fatto al suo posto?

R: Avrei imparato a guidarlo un trattore perché è sempre utile.