Continua la polemica sulla dichiarazione di Ghali dopo la sua esibizione nell’ultima serata di Sanremo 2024. Oggi il capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri ha detto che il comunicato della Rai è stato tardivo e ribadisce il suo sostegno all’ambasciatore israeliano Alon Bar.

Sanremo 2024, Gasparri sulla polemica innescata da Ghali

Sarebbe stato giusto ricordare anche i ragazzi uccisi il 7 ottobre” afferma il capogruppo di FI Maurizio Gasparri commentando cosa è successo nell’ultima serata del Festival della canzone. Lo scorso sabato il rapper 30enne ha lanciato un messaggio dal palco dell’Ariston contro le operazioni militari nella Striscia di Gaza dicendo: “Stop al genocidio“. Una presa di posizione che ha provocato lo sdegno dell’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar che ieri ha scritto un post molto polemico su X.

Il senatore di Forza Italia riprende il discorso del diplomatico dicendo che lo scorso 7 ottobre 360 ragazzi sono stati rapiti e violentati dai miliziani di Hamas. Il comunicato letto ieri da Mara Venier, secondo Gasparri, non basta ed è stato tardivo. “A Sanremo da sempre si parla di tutto, le parole dell’ambasciatore sono condivisibili, concordo con lui” spiega Gasparri.

Andava ricordata la strage del 7 ottobre che è una pagina della storia assimilabile all’Olocausto” prosegue rispondendo a una domanda sulle incursioni militari dell’Idf “Israele adesso sta evitando questo, poi sotto le sedi Onu ci sono i tunnel di Hamas” conclude.

Le reazioni sul caso Ghali

Tantissime le polemiche sulle parole di Ghali da parte della politica ma anche le parole in sostegno del rapper. L’Usigrai ha ribadito anche nei confronti dell’editore, l’autonomia e l’indipendenza dell’informazione dei giornalisti della Rai ribadendo che per nessuna ragione vogliono essere accomunati a posizioni di parte che farebbero venir meno la terzietà propria del ruolo dell’informazione di servizio pubblico.

Il deputato del Pd Alessandro Zan invece ha detto sui social che è stata scritta una pagina nera della Rai a Domenica In ieri:

“Il servizio pubblico che teme gli artisti e la loro voce, che tenta la censura in modo scomposto, smette di essere tale. Ghali e Dargen, con un messaggio di pace, hanno mostrato tutta la debolezza di questo sistema di potere”

Appoggio a Ghali anche dalla senatrice del M5s Sabrina Licheri e dalla deputata del Pd Laura Boldrini. I componenti dem della commissione di Vigilanza Rai hanno scritto una nota sulla libertà d’espressione nella tv:

“La libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono. La questione non è la condanna della strage del 7 ottobre, che ci vede tutti uniti, come ci vede tutti uniti a chiedere il cessate il fuoco umanitario a Gaza, quanto il rispetto degli artisti e la salvaguardia del pluralismo del servizio pubblico, la distinzione e la prerogativa dei ruoli, il rispetto del codice etico, del contratto di servizio e del Tusma. Non compete all’ad entrare sui contenuti, addirittura in prima persona, interpretando arbitrariamente dichiarazioni o performance artistiche e imponendo la lettura di un proprio comunicato in diretta tv per informare gli italiani del proprio pensiero”