L’ambito della fatturazione elettronica ha subito un’importante evoluzione con l’introduzione del nuovo tracciato XML dal 1° gennaio 2021. Questo cambiamento ha portato alla differenza chiara tra fattura immediata e fattura differita, due concetti fondamentali per le aziende e i professionisti che navigano nel complesso mondo della fiscalità digitale e per chi è appena entrato nel regime della fattura elettronica.
Fattura immediata e fattura differita: che differenza c’è?
La fattura immediata (TD01) e la fattura differita (TD24) rappresentano ora due categorie ben distinte, ognuna con regole specifiche in termini di tempistiche di emissione e contenuti. La fattura immediata deve essere emessa il giorno stesso della transazione, senza obbligo di accompagnamento merce, mentre la fattura differita riassume le operazioni mensili verso lo stesso cliente o fornitore, richiedendo specifica documentazione di supporto come il DDT (Documento di Trasporto).
Cos’è e quando si usa la fattura differita
La fattura differita, identificata dal codice TD24, è diventata uno strumento importante per le imprese che effettuano numerose operazioni di vendita o fornitura di servizi nel corso di un mese. La fattura differita si rivela quindi uno strumento prezioso per semplificare la gestione delle vendite o delle prestazioni di servizi ripetute nel tempo verso lo stesso soggetto. Questo tipo di fattura permette di riepilogare in un unico documento tutte le operazioni effettuate in un mese solare, facilitando la documentazione fiscale e riducendo il carico amministrativo.
La sua emissione, entro il 15 del mese successivo, deve riflettere accuratamente le operazioni documentate tramite DDT o documenti equivalenti, fornendo una panoramica chiara e dettagliata delle prestazioni effettuate.
Differenza tra fattura immediata e fattura differita: tempistiche e regole di emissione
L’attenzione si focalizza particolarmente sulla data da indicare nelle fatture elettroniche. Per la fattura immediata, la data di emissione e quella dell’operazione devono coincidere, e il documento deve essere inviato allo SDI entro 12 giorni dall’operazione. La fattura differita, invece, segue logiche proprie basate sul riepilogo mensile, con obblighi documentali specifici per legittimare le operazioni riassunte.
Novità nel tracciato XML e implicazioni pratiche
Con il nuovo tracciato XML, diventa fondamentale distinguere correttamente tra i due tipi di fattura, utilizzando i codici TD01 e TD24, per garantire la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni. Questo cambiamento richiede un aggiornamento delle procedure aziendali e una verifica accurata delle date di operazione e di emissione, per assicurare che ogni fattura rispetti le nuove normative.
Cos’è la fattura anticipata
Oltre alle fatture immediate e differite, esiste anche la fattura anticipata, emessa prima dell’effettuazione dell’operazione. Questa tipologia si adatta a specifici scenari commerciali, dove è necessario documentare una transazione prima che questa abbia luogo effettivamente.
Come compilare il campo Data
La corretta compilazione del campo “data” nel documento XML diventa cruciale. Indipendentemente dalla tempistica di generazione e invio della fattura allo SDI, la data dell’operazione deve essere sempre indicata con precisione. Il Sistema di Interscambio fornirà la data e l’ora di trasmissione, semplificando il processo per l’utente.
Per le fatture differite, la data da indicare può essere quella dell’ultima operazione del mese, l’ultimo giorno del mese stesso o la data di emissione della fattura, a seconda delle specificità dell’operazione e delle esigenze aziendali.
L’emissione della fattura elettronica differita richiede tuttavia un’attenzione particolare agli adempimenti documentali. Le imprese devono allegare, quando necessario, i DDT o altri documenti che attestino le operazioni di vendita o di prestazione di servizi.
La fattura immediata: normativa e tempistiche
Parallelamente, la fattura immediata, contrassegnata dal codice TD01, mantiene il suo ruolo tradizionale di documentazione istantanea dell’operazione commerciale. Essa deve essere emessa e trasmessa al Sistema di Interscambio (SdI) entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione, garantendo la registrazione tempestiva delle vendite o dei servizi resi. La precisione nella gestione delle date di operazione e di emissione è fondamentale per assicurare la conformità alle prescrizioni fiscali e la corretta liquidazione dell’IVA.