L’Inter vince a Roma in rimonta, protagonista di questa vittoria anche l’ex biancoceleste Acerbi, autore del primo gol con i giallorossi e di un dito medio ai tifosi che non sfugge alla Procura Figc che apre un’indagine sul caso.

Il dito medio di Acerbi ai tifosi della Roma è un caso

A due giorni dalla sfida tra Inter e Roma tiene ancora banco il caso del dito medio mostrato dal difensore ex biancoceleste nei confronti dei tifosi giallorossi a seguito della sua rete, la Procura Figc ha registrato l’episodio e ha aperto un’indagine sul caso.

Il gesto in questione sarebbe nato da un clima già teso tra le parti. Essendo Francesco Acerbi un ex difensore della Lazio tra i due non poteva scorrere buon sangue da principio: arrivato alla Lazio nel 2018 è stato perno fondamentale dell’era Inzaghi ma quando il tecnico è passato all’Inter ha richiesto il difensore anche in nerazzurro.

Un feeling importante che ha permesso ad Acerbi di continuare a crescere nonostante l’età avanzata e una carriera che sembrava stesse volgendo al termine. Una rinascita importante che il difensore ha avuto soprattutto dopo la brutta malattia vissuta che lo ha spinto a dare ancora di più e ne ha cambiato la mentalità.

Da allora Acerbi ha raccolto convocazioni dalla Nazionale ed esperienze di massimo livello, compresa la finale di Champions League contro il Manchester City. Anche quest’anno il giocatore sta dimostrando di poter dare ancora il suo contributo, nonostante i suoi ormai 36 anni compiuti proprio il giorno del match contro la Roma.

Un compleanno che, in fondo, meglio di così non avrebbe potuto sperare di vivere. La paura di sbagliare la partita si respirava da entrambe le sponde, con la Roma che giocava per raccogliere il quarto risultato consecutivo e dare ancora più fiducia a De Rossi e ai suoi, e con l’Inter che giocava per allontanare ancora di più il pericolo di un aggancio da parte della Juventus.

La Procura Figc apre un’indagine

Sono i nerazzurri, però, a sbloccare il match proprio con Acerbi: il difensore si fa trovare pronto su spiazzata di Lukaku, che tentava di allontanare la palla da cross di Dimarco, e con un colpo di testa preciso indirizza la palla verso il palo più lontano spiazzando completamente Rui Patricio e tutta la difesa giallorossa.

Non sono mancate polemiche anche su quest’azione, con la Roma che ha protestato per un ipotetico impedimento di Thuram ai danni del portiere giallorosso: Guida viene chiamato dal Var per rivedere e analizzare meglio la situazione, ma la posizione dell’attaccante francese non viene valutata come un ostacolo per il portiere avversario e il gol viene convalidato.

Attimi di nervosismo che hanno innervosito non soltanto la tifoseria giallorossa, che ha preso di mira Acerbi con cori poco dignitosi in cui gli si è augurata la morte, ma anche il difensore stesso che ha reagito alzando un dito medio nei loro confronti.

Un episodio da condannare in toto e che non va preso in alcun modo come ispirazione, da entrambe le parti. Tanto che oltre ad essere stati registrati i cori presunti, che saranno poi analizzati dal Giudice Sportivo, è stata aperta un’indagine dalla Procura Figc per il gesto di Acerbi.

Giuseppe Chiné, dunque, si occuperà di analizzare il caso elemento dopo elemento con il difensore che rischia da una semplice multa al deferimento. Nei prossimi giorni il calciatore verrà convocato e ascoltato dalla Procura.

Non è da escludere che i cori registrati non siano stati gli unici ascoltati dal giocatore che, in caso di menzione da parte dei tifosi giallorossi della malattia mortale superata, potrebbe avere un’attenuante. Probabile che si arrivi ad un patteggiamento e che la cosa si risolva con una multa per Acerbi, difficile che il difensore possa arrivare ad un deferimento con annessa squalifica.