Pensione a 64 anni di età: quanti contributi? Certamente, raggiungere la pensione anticipata a 64 anni di età, senza superare l’età di pensionamento di vecchiaia, rappresenta un traguardo ambito da molti lavoratori. La ricerca di alternative all’uscita a 67 anni di età è un tema che interessa non solo i lavoratori più anziani, ma anche i giovani sotto i 35 anni, consapevoli che potrebbe trattarsi di un’opportunità importante per il proprio futuro previdenziale.
Tuttavia, è importante notare che il numero di lavoratori che possono effettivamente approfittare dell’uscita anticipata a 64 anni di età è in diminuzione, e ciò è dovuto ai requisiti più restrittivi per accedere a questa misura previdenziale. Vediamo insieme i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata contributiva.
Pensione a 64 anni di età: quanti contributi?
La pensione anticipata contributiva, introdotta dalla legge Fornero, ha suscitato inizialmente numerose critiche e contestazioni da parte dei lavoratori. A ben vedere, è indispensabile ricordare il contesto in cui è stata introdotta la riforma “lacrime e sangue”.
Tuttavia, nel corso del tempo, non si è dimostrata essere un’alternativa valida alla pensione di vecchiaia per molti lavoratori. Nonostante le iniziali resistenze e le polemiche, a distanza di un decennio dalla sua introduzione, questa misura previdenziale non si è trasformata in un’ancora di salvezza per alcune generazioni di lavoratori.
È evidente che, a volte, le riforme previdenziali possano portare benefici non immediatamente evidenti, ma questo non è il caso, specialmente considerato che il Governo ha introdotto restrizioni aggiuntive alle misure che rendono più difficile per i lavoratori accedere alle pensioni anticipate o comportano penalizzazioni maggiori per coloro che scelgono di andare in pensione prima dell’età prevista. Analizziamo nel dettaglio come funziona la pensione anticipata contributiva a 64 anni di età
Requisiti
Nella legge di Bilancio sono state introdotte importanti restrizioni per quanto riguarda i lavoratori privi di un accumulo contributivo al 1996. I medesimi paletti riguardano coloro che optano per il computo presso la gestione Separata. Come spiega ipsoa.it, nell’articolo 1, comma 125 della Legge n. 213/2023, sono state previste nuove condizioni per l’accesso alla pensione anticipata contributiva.
Pertanto, possono richiedere il trattamento i lavoratori di 64 anni di età con un accumulo contributivo di almeno 20 anni, di versamenti e un assegno pensionistico, con un limite minimo pari a 3 volte il trattamento minimo sociale.
Non si applicano variazioni per le donne con un figlio, per cui l’assegno resta fermo a 2,8 volte l’assegno sociale, mentre viene ridotto a 2,6 volte per le lavoratrici con 2 o più figli.
Nella Manovra 2024 per quanto riguarda la pensione anticipata contributiva sono state introdotte diverse novità, oltre al tetto massimo di 5 volte il trattamento minimo fino alla pensione di vecchiaia ordinaria e una finestra mobile di 3 mesi.
Quale stipendio e accumulo contributivo ci vogliono per la pensione a 64 anni?
Come detto, le condizioni previste per la pensione anticipata contributiva a 64 anni sono molto restrittive. Possono avvalersi di questa formula previdenziale i lavoratori che hanno maturato un accumulo contributivo pari a circa 402.044,56 euro.
Questo valore è ottenuto dall’applicazione dell’attuale coefficiente di trasformazione sulla base di 64 anni di età, a cui segue un indice pari al 5,184%, che prevede una rendita previdenziale di 1.603,23 euro al mese, ovvero tre volte il trattamento minimo pensionistico.
Per raggiungere un accumulo contributivo di questo tipo, è necessario nel corso della carriera lavorativa un notevole apporto di versamenti.
Basti pensare che per raggiungere un montante contributivo di circa 400.000 euro, sono necessari circa 18.000 euro annui di versamenti contributivi. Alla luce di questa considerazione, appare chiaro che per accedere alla pensione contributiva a 64 anni di età.