Scuola, si attende il decreto del ministero dell’Istruzione per la partenza dei 1.458 corsi al fine di acquisire i crediti formativi universitari (Cfu) e i crediti formativi accademici (Cfa) dei futuri docenti. Il totale dei posti in tutta Italia è di circa 47.000. La formazione segue le nuove regole dell’abilitazione all’insegnamento in vista dei concorsi pubblici nella scuola.

Le procedure relative alla formazione degli insegnanti derivano da quanto stabilisce il decreto 36 del 2022, a oltre un anno e mezzo dalla sua emanazione. Il provvedimento si integra con quanto richiede il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per le assunzioni scolastiche mediante il superamento di concorsi pubblici e i requisiti di candidatura dei laureati.

Scuola, partenza Cfu docenti: 1.458 corsi per 47mila posti

Si attende solo il decreto del ministero dell’Istruzione per dare il via ai corsi per i crediti formativi universitari (Cfu) e crediti formativi accademici (Cfa), utili nel nuovo ordinamento per la formazione dei futuri docenti e per la partecipazione ai concorsi nella scuola.

Su oltre 1.500 corsi universitari proposti dagli atenei italiani, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) ne ha accolti 1.458, per un totale di posti per gli aspiranti insegnanti che dovrebbe aggirarsi intorno ai 47.000.

Scuola, partenza Cfu e Cfa nel 2024: ecco quali università offrono i corsi

In merito alla ripartizione delle lezioni, 1.144 corsi riguarderanno i corsi di formazioni messi a disposizione delle università, mentre 314 è il numero dei corsi offerto da accademie, conservatori e dall’Alta formazione artistica e musicale (Afam).

Per quanto concerne il dove trovare il maggior numero dei corsi per acquisire i crediti formativi universitari (Cfu) e crediti formativi accademici (Cfa) utili ai concorsi e alle assunzioni nella scuola, il maggior numero lo offre l’università di Venezia Ca’ Foscari (42 corsi in partenza), prima degli atenei di Salerno e Messina che ne offrono 40, mentre Cassino si ferma a 39.

Concorsi scuola 2024, quanti crediti formativi servono agli aspiranti docenti?

Il nuovo ordinamento del reclutamento dei docenti nella scuola stabilisce, che per poter partecipare ai concorsi ordinari, siano necessari, oltre alla laurea, anche 60 crediti formativi universitari (Cfu). La formazione include anche 20 Cfu di tirocinio diretto e indiretto con la frequenza di 12 ore per ogni singolo credito. Come prevede il decreto Pa bis, al termine del percorso di formazione l’aspirante insegnante dovrà sostenere una prova finale consistente in uno scritto e un orale, che comprende la simulazione di una lezione della durata di 45 minuti.

Concorso straordinario ter, candidatura e crediti da recuperare

I crediti formativi università (Cfu) dovranno essere integrati anche dagli aspiranti docenti che usciranno vincitori dal prossimo concorso nella scuola, il bando straordinario ter. Si tratta degli insegnanti che hanno già svolto del servizio da supplenti (per almeno tre anni) o abbiano acquisito 24 crediti formativi universitari (Cfu) con il vecchio ordinamento, in vigore fino al 31 ottobre 2022.

Per tutti questi docenti, l’assunzione definitiva passa per l’integrazione, rispettivamente, di 30 Cfu e di 36 Cfu, per arrivare ai 60 crediti formativi previsti dal nuovo ordinamento del Pnrr. L’acquisizione dei crediti mancanti deve avvenire durante il primo anno di insegnamento al superamento del concorso straordinario ter, momento nel quale l’aspirante docente firma un contratto a tempo determinato in attesa di divenire di ruolo.

Assunzioni scuola 2024 e 2025, quanti posti per il Pnrr?

La partenza dei corsi per l’acquisizione dei 60 crediti formativi universitari (Cfu) e crediti formativi accademici (Cfa) avviene in vista del primo concorso ordinario nella scuola. L’uscita del bando è prevista per il prossimo autunno, in vista del primo reclutamento dei docenti con le regole del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Chi vincerà il concorso ordinario del prossimo autunno, verrà assunto a partire da settembre del 2025. I vincitori del concorso straordinario ter, attualmente in corso, verranno assunti a settembre prossimo e rientreranno nel target dei 70mila immessi in ruolo previsto dal Pnrr.